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Napoli

Elezioni Napoli, Bassolino: voglio riparare, ricucire e rilanciare

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Tre parole con la R – riparare, ricucire, rilanciare – sono la sintesi del programma del candidato sindaco Antonio Bassolino, che stamane ha tenuto una manifestazione per presentare i candidati delle cinque liste che lo sostengono. Napoli, per Bassolino, e’ una citta’ “scassata, in tutti i sensi, da riparare. Le buche, i costoni, le strade ma anche il bilancio e l’apparato. Senza una Giunta di alto livello, e senza 70-100 dirigenti, funzionari, tecnici di grandissima qualita’ non si va da nessuna parte e non si colgono le enormi opportunita’ del Pnrr. Il recovery puo’ essere per Napoli cio’ che allora fu il G7”. Ricucire: anzitutto le ferite sociali, riducendo le disuguaglianze. “Girare a piedi mi ha fatto bene, ho visto scene come quelle dei nuovi poveri fuori delle mense che dimostrano come nemmeno la pandemia sia uguale per tutti”. Infine rilanciare Napoli, il suo ruolo nel mondo, anzitutto digitalizzando il Comune e la Pubblica amministrazione. “Come e’ possibile che oggi un cittadino del Vomero per rinnovare la carta di identita’ riceva una prenotazione a 13 mesi, e nel quartiere Stella?”. Bassolino rivendica il cammino compiuto dal 13 febbraio, data dell’annuncio della sua candidatura, “senza soldi e senza apparati”. Un percorso nel quale “io che sono e resto di sinistra ho ricevuto sostegno e sollecitazioni da cittadini di ogni parte politica. Il sindaco deve saper rappresentare tutti i cittadini ed io ho gia’ dimostrato di saperlo fare”. Il candidato vuole soprattutto riportare al voto gli astensionisti: “Un sindaco che, come cinque anni fa, venga eletto al ballottaggio dalla maggioranza del 36,9% dei napoletani sara’ inevitabilmente debole, comunque si chiami”. “Napoli e’ Napoli”, insiste piu’ volte, “non un laboratorio politico ma una citta’ da amministrare mantenendo una forte connessione con i cittadini. Abbiamo problemi enormi ma anche grandi risorse umane, civili e culturali”. La strada per arrivare al ballottaggio “e’ tutta in salita, molto difficile ma non impossibile”. “Sento un dovere verso questa citta’, verso tanti che pur non conoscendomi mi hanno mostrato sostegno e fiducia negli anni dei 19 processi, mentre chi mi conosceva da una vita non diceva una sola parola. Il mio compito attuale e’ dare la spinta, la prima fase, far crescere tante forze soprattutto giovani che possano ricostruire Napoli, una sfida che durera’ anni e anni”. A conclusione il motto gia’ lanciato sui social: “Non succede, non succede. Ma se succede…”.

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Cronache

Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Cronache

Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Cronache

Soldi falsi, ai 4 indagati sequestrati anche tre case e due magazzini

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Sequestro preventivo di beni per un milione di euro emesso dal Gip di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di quattro soggetti gravemente indiziati dei reati di associazione per delinquere e di falsificazione e spendita di banconote contraffatte, già destinatari, di una ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere.

Il provvedimento di sequestro scaturisce da accertamenti economico-patrimoniali che hanno fatto emergere significative incongruenze in un ampio arco temporale, compreso tra il 2004 e il 2022, fra i beni nella disponibilità degli indagati e dei rispettivi nuclei familiari e i redditi dichiarati o le attività economiche svolte.
Tale circostanza, sintomatica di un’illecita accumulazione patrimoniale protratta nel tempo, è alla base del sequestro preventivo per sproporzione eseguito dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza, avente ad oggetto tre abitazioni ad uso civile e due magazzini siti in Napoli nonché i rapporti bancari e finanziari risultati nella disponibilità degli indagati, anche per interposta persona. È stato inoltre sequestrato un immobile ubicato nel quartiere Pendino di Napoli, costituente la base operativa del sodalizio nonché il luogo utilizzato dagli indagati per lo smercio delle banconote contraffatte.
Il valore complessivo dei beni in sequestro ammonta a circa 1 milione di euro. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i relativi destinatari sono persone
sottoposta ad indagini e, quindi, presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

Fiumi di euro falsi da Napoli anche in altri paesi d’Europa, decine di indagati e arresti in Italia e all’estero

Alla banda di falsari clan Mazzarella chiedeva pizzo “a piacere”

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