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Cronache

La caccia al tesoro della Lega tra finanziarie in Lussemburgo e banche a Bolzano

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I finanzieri di Genova hanno interrogato funzionari di banca e di una società finanziaria in Lussemburgo. Il tentativo è quello di ricostruire i flussi di denaro dai conti della Lega Nord. Occorre rintracciare e sequestrare i quasi 49 milioni di contributi pubblici  truffati allo Stato dall’ex stato maggiore della Lega. Occhi puntati sulla Pharus Management e sulla banca Rotschild. Loro potrebbero offrire un contributo alle indagini patrimoniali in corso  fondamentale. C’è collaborazione massima. Almeno questo è quello che si dice. Gli operatori della Pharus Lussemburgo, lo scorso gennaio,  segnalarono all’ufficio vigilanza di Banca Italia una movimentazione sospetta di 3 milioni dal Granducato all’Italia, dopo essersi consultati con alcuni esperti di banca Rothschild. 

La caccia. Il tesoro della Lega cercato tra Lussemburgo e Bolzano

Erano i giorni in cui l’inchiesta genovese sui fondi della Lega e sulla caccia a tre milioni di euro del tesoretto di cui si erano perse le tracce finiva sui giornali. Forse qualcuno li voleva mettere al sicuro altrove. Tra le “casseforti sicure” ipotizzate, figurava proprio il Lussemburgo. Esattamente in quei giorni gli operatori di Pharus avevano per le mani la gestione di un’operazione per una cifra simile che doveva rientrare in Italia.
Da qui la decisione di mandare un report alla Banca d’ Italia. E siamo all’inizio di marzo. Poi ci furono le elezioni, l’affermazione della Lega  nel centrodestra, le carte dell’inchiesta sui fondi della Lega che finiscono ai pm Paola Calleri e Francesco Pinto. Sono loro a decidere di aprire un fascicolo. Cominciano le indagini. Si cerca di capire come dalle sedi di Bolzano e Milano della Sparkasse  (una banca) i soldi avrebbero fatto avanti e indietro col Lussemburgo.
Il movimento sospetto ammonta a 3 milioni ma gli accertamenti riguardano 10 milioni complessivi. Il reato ipotizzato è il riciclaggio. Al momento non ci sono ancora indagati. La Procura è però impegnata a rintracciare i 48,9 milioni che la Lega è stata condannata a restituire alle casse dello Stato a seguito della condanna in primo grado di Umberto Bossi e Francesco Belsito. E tocca setacciare conti correntiriconducibili al partito. Per ora i finanzieri su ordine della procura sono riusciti a recuperare appena due milioni. Ma la caccia al denaro è solo all’inizio.Una cosa è certa: i 48,9 milioni la Lega li ha incassati. E usati. In particolare dal 2013 in poi. La Price Water House ha certificato come nel 2013 il partito avesse disponibilità di oltre 40 milioni. Un patrimonio poi letteralmente dilapidato. Da chi, per fare che cosa, chi aveva accesso ai conti di Sparkasse? Così come occorre capire chi avesse in uso il portafoglio obbligazionario di oltre 10 milioni in Unicredit sempre della Lega. Non sarà facile, ma qualcuno ha nascosto da qualche parte il tesoro della Lega. Ed è probabile che di questo Tesoro lo stesso Salvini non sappia tutto. Anche perchè molti milioni di euro e beni sono stati sistemati ai tempi in cui Roberto Maroni diventò leader facendo fuori Umberto Bossi.

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I sindaci dei Campi Flegrei: paura tanta, ma nessun danno

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Paura sì ma nessun danno. I sindaci di Pozzuoli, Gigi Manzoni, e Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, invitano alla calma dopo le preoccupazioni per la forte scossa delle 5,44 che ha svegliato molti residenti dei Campi Flegrei ma anche tanti a Napoli. “La scossa di questa mattina è stata forte, 3.9 la magnitudo registrata dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano. Come accade in queste occasioni ci siamo attivati subito con i volontari della Protezione Civile e la Polizia Municipale. Al momento non si segnalano danni, per eventuali segnalazioni potete utilizzare i numeri della Centrale Operativa della Polizia Municipale: 081/8551891 e quelli della Protezione Civile: 081/18894400”, dice Manzoni.

Il primo cittadino di Bacoli, dal canto suo, spiega: “è stata molto forte. L’abbiamo sentita tutti. E in tanti hanno avuto paura. Magnitudo 3.9. Ore 5:44. Con epicentro in mare, nel nostro golfo, davanti la costa di Bacoli. Voglio rassicurarvi, subito. Non registriamo danni a cose e persone. Abbiamo ben percepito una nuova scossa legata al bradisismo dei Campi Flegrei. Tra le più forti da quando stiamo rivivendo la recrudescenza del fenomeno sismico. Sono in contatto con l’Osservatorio Vesuviano e la Protezione Civile Nazionale. Ho convocato il Centro Operativo Comunale e stiamo operando in sinergia con la Prefettura di Napoli. La situazione è sotto monitoraggio costante. Mi rendo conto delle preoccupazioni”.

Ma, dice Della Ragione rivolto ai cittadini “vi invito a mantenere la calma. Vi terrò constatemente informati. Io sono a vostra completa disposizione, come sempre, insieme a tutta la struttura municipale. Per segnalazioni, potete in qualsiasi momento contattare il 0815231736. Potete chiamare il Comando PM al 0815234057 e 0818553331. Vi lascio anche il mio numero personale 3398766104, a cui potete scrivermi anche su whatsapp. Viviamo nel Campi Flegrei. Dobbiamo imparare a convincerci. Vi sono vicino. Siamo al vostro fianco”. (A

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Blitz dei Carabinieri in un centro scommesse a Arzano, trovati minorenni

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Minorenni in un centro scommesse: è quanto hanno scoperto i carabinieri ad Arzano, in provincia di Napoli. Nel corso di controlli i militari hanno, infatti, accertato la presenza di diversi minori nel locale sorpresi mentre scommettevano. I carabinieri della locale tenenza hanno eseguito un’ordinanza di ingiunzione emessa dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – ufficio dei Monopoli per la Campania – di Napoli chiudendo per 10 giorni il centro scommesse di via Luigi Rocco. Per il titolare della società anche una sanzione di 7mila euro.

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Verona Calcio, revocato il sequestro delle quote

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“Il 26 aprile la Procura di Bologna ha disposto la revoca del sequestro preventivo dell’intera partecipazione della società Hellas Verona Fc Spa e la conseguente restituzione della partecipazione all’avente diritto Star Ball Spa di Maurizio Setti”. Lo riferisce il club sul proprio sito ufficiale.

“La revoca del sequestro preventivo è conseguente al verificarsi dei presupposti per la chiusura del fallimento H23, in seguito agli accordi conclusi tra le società di Maurizio Setti e le società Delta, Lonestar e Santa Benessere”, riconducibili all’imprenditore Gabriele Volpi, prosegue la società veneta.

Gli accordi, continua il Verona, erano stati raggiunti con l’assistenza dello studio Unilegal di Verona, con i partners avv. Antonella Benedetti e avv. Paolo Pasetto, per Maurizio Setti e le sue società, e dello Studio Legale Gratteri di Roma, con l’avv. Luca Gratteri e l’avv. Silvia Di Cesare, per le società Delta, Lonestar e Santa Benessere. Maurizio Setti e le sue società ringraziano anche il pool dei loro legali (prof. avv. Vittorio Manes di Bologna, avv. Fabio Lattanzi di Roma, avv. Nicola Avanzi e avv. Paolo Pasetto di Verona) “per l’efficace difesa svolta nel procedimento penale cautelare, ora concluso con la revoca del sequestro preventivo”.

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