Collegati con noi

Cronache

Stefania Formicola sapeva che il marito l’avrebbe uccisa. Carmine D’Aponte condannato all’ergastolo anche in Appello. Video documento del testamento e lettere della donna al suo bimbo per quando non ci sarebbe stata

Pubblicato

del

Stefania Formicola, 28 anni, fu uccisa con un proiettile al cuore dal marito Carmine D’Aponte. Era il 19 ottobre 2016. I due si stavano separando. Lui era troppo violento, prevaricatore, offensivo. La ragazza venne mentre si trovava in macchina con il marito trasformatosi in spietato killer. Troppo diversi. Incompatibili. Stefania Formicola era una ragazza allegra, determinata e generosa. Amava essere di aiuto al prossimo ed era profondamente legata alla sua famiglia. Carmine D’Aponte, in pubblico, appariva  educato, sempre in ordine, teneva all’immagine e ostentava disponibilità economiche presunte. Era già padre di una bambina, aveva una compagna. Stefania Formicola lo scopri solo in un secondo momento. Carmine D’Aponte lo incontrò su Facebook. Si piacquero. Dopo diversi mesi di frequentazioni, Stefania e Carmine che nel frattempo aveva lasciata la vecchia compagna, decidono di andare a vivere insieme a San Marcellino, in provincia di Caserta, e diventare marito e moglie.

Dall’unione di Stefania e Carmine nascono due figli. La vita matrimoniale lontana dalla famiglia per Stefania diventa un inferno. Lui è geloso, prevaricatore,  possessivo, arrivando a insultare la moglie sul suo aspetto fisico e a picchiarla per arrivare poi ad ucciderla quando Stefania decise di andarsene di casa, tornare dalla mamma, perchè non ne poteva più dell’inferno quotidiano.

I giudici in primo grado, il 12 febbraio 2018, hanno condannato Carmine D’Aponte all’ergastolo per omicidio volontario. In appello è stata chiesta la stessa pena: ergastolo. E l’ergastolo è stato confermato. Manca solo la Cassazione per scrivere sul suo certificato penale: fine pena mai.

“Non ha mostrato un minimo segno di pentimento, è ancora spavaldo, così come lo era quando stava con mia figlia. Per tre volte è stato ammonito dal giudice, per i gesti irriverenti che ci ha rivolti”.

Quello che inquieta è che Stefania Formicola, quando era in vita, a 28 anni, dunque nel fiore degli anni, con un bambino, il figlio Mario, da crescere, aveva già scritto, a giudicare da alcuni fogli mostrati in giudizio dai suoi  genitori, un testamento. In caso di morte, avrebbe scritto Stefania Formicola, lei affidava il suo bambino alla sorella Fabiana. A 28 anni Stefania sapeva di dover morire. il 19 ottobre del 2016, la sua vita fu spenta dall’uomo che aveva sposato, dal quale aveva avuto il bambino. Quest’uomo, Carmine D’Aponte, l’avrebbe uccisa con un colpo di pistola al cuore all’incrocio tra due strade, in auto, a Sant’Antimo, paesone alle porte di Napoli. Stefania aveva previsto tutto, compreso il suo omicidio. Aveva messo in conto che quell’uomo violento poteva assassinarla pur di non separarsi da lei. E così fu. Storie tragicamente già scritte, già raccontate mille e mille volte. 

Advertisement

Cronache

Muore poche ore dopo un intervento alla spalla, due indagati

Pubblicato

del

Un uomo di 53 anni, di Motta di Livenza (Treviso), apparentemente in perfette condizioni di salute, è stato trovato morto, nel letto della sua stanza, in ospedale a San Vito al Tagliamento (Pordenone), poche ore dopo un ordinario intervento chirurgico di ortopedia alla cuffia dei rotatori. Da quanto è stato accertato, tutti gli esami pre-operatori risultavano nella norma. Sulla vicenda, la Procura della Repubblica di Pordenone ha aperto un fascicolo d’inchiesta, indagando per omicidio colposo l’ortopedico e l’anestesista che hanno eseguito l’intervento. Si tratta di un atto dovuto, a tutela delle garanzie difensive. Mercoledì prossimo è stata fissata l’autopsia del medico legale incaricato, Antonello Cirnelli, per capire le cause della morte. All’esame potranno essere nominati anche i periti degli indagati.

Continua a leggere

Cronache

La Procura di Milano chiede di processare la ministra Santanchè per truffa

Pubblicato

del

La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Daniela Santanchè e per altre due persone, tra cui il compagno della ministra Dimitri Kunz, e per due società nel filone del caso Visibilia sulla presunta truffa aggravata ai danni dell’Inps sulla gestione della cassa integrazione nel periodo covid.

La richiesta di processo segue la chiusura delle indagini su questa tranche del “pacchetto Visibilia” che era arrivata il 22 marzo. Così come l’avviso di conclusione indagini, la richiesta di rinvio a giudizio riguarda, oltre alla senatrice di FdI e ministra del Turismo, il compagno Kunz e Paolo Giuseppe Concordia, collaboratore esterno con funzioni di gestione del personale di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, oltre alle due stesse società. Secondo l’accusa, non solo in quel periodo, dal “31 maggio 2020 al 28 febbraio 2022”, ad amministrare Visibilia Editore e Concessionaria, ossia a prendere le decisioni, erano Santanchè e Kunz, ma entrambi, assieme a Concordia, sarebbero stati consapevoli di aver richiesto e ottenuto “indebitamente”, per un totale di 13 dipendenti, la cassa integrazione in deroga “a sostegno delle imprese colpite dagli effetti” della pandemia Covid.

L’aggiunto Laura Pedio e i pm Marina Gravina e Luigi Luzi della Procura guidata da Marcello Viola nelle indagini hanno raccolto a verbale le parole dei dipendenti, i quali avrebbero confermato che la ministra sapeva: sarebbe stata a conoscenza del fatto che i dipendenti stavano continuando a lavorare, mentre l’istituto pensionistico versava oltre 126mila euro, per un totale di oltre 20mila ore, “direttamente ai dipendenti o a conguaglio alla società”. In particolare, come si legge negli atti delle indagini condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, oltre 36mila euro “a vantaggio della Visibilia Editore”, per sette dipendenti, e quasi 90mila euro a favore della Concessionaria su sei lavoratori.

A Santanchè, così come agli altri due, viene contestato di aver “dichiarato falsamente” che quei dipendenti fossero in cassa “a zero ore”, quando invece svolgevano le “proprie mansioni” in “smart working”, come Federica Bottiglione, l’ex manager che con la denuncia ha fatto scattare le indagini. Nel mirino dei pm pure le integrazioni che sarebbero state date per compensare le minori entrate della Cig rispetto a quelle dello stipendio: una “differenza”, scrivono i pm, che sarebbe stata corrisposta con “finti rimborsi per ‘note spese'”. L’unico a farsi interrogare dopo la chiusura indagini è stato Concordia. La senatrice di FdI è accusata anche di falso in bilancio, assieme ad altre 16 persone e tre società, nella seconda tranche del “pacchetto Visibilia”, anche questa già chiusa e per la quale nelle prossime settimane ci sarà la richiesta di processo.

Continua a leggere

Cronache

Ancora frane e pioggia, ma il maltempo ha le ore contate

Pubblicato

del

Ultime e ore di pioggia e maltempo sulla penisola, nel weekend torna la primavera con il sole e temperature primaverili. La pioggia ha, infatti, continuato imperversare nel Nord Italia, soprattutto sui settori alpini e sul Friuli Venezia Giulia. In Liguria la frana di un enorme masso – causata dalle forti precipitazioni di ieri – ha portato alla chiusura della strada statale 532 di Sestri Levante con notevoli disagi per lavoratori e studenti pendolari. In Lombardia, il Centro funzionale monitoraggio rischi, ha diramato un’allerta codice giallo per il rischio idrogeologico, a causa dei “rovesci sparsi e locali temporali dapprima a ridosso dei settori prealpini e successivamente anche su parte della pianura”. Situazione simile anche al Centro, con forti precipitazioni nella mattinata su Umbria, Toscana e Lazio.

Il pomeriggio, tuttavia, ha visto le precipitazioni spostarsi sulle regioni adriatiche – Marche, Abruzzo e Puglia – con anche occasionali grandinate che si sono alternate a sporadiche schiarite. Al Sud, invece, la pioggia ha colpito soprattutto la Campania, la Calabria Tirrenica e la Puglia. Sardegna e Sicilia, invece, hanno visto un tempo in gran parte soleggiato. Saranno proprio le isole, nel fine settimana, a beneficiare maggiormente del ritorno del bel tempo. Le temperature massime, infatti, toccheranno i 30 gradi in Sardegna e i 28 in Sicilia.

Sul resto della penisola – nonostante un notevole miglioramento delle condizioni metereologiche – le temperature faticheranno a salire sopra i 22-23 gradi. In particolare, nella giornata di sabato, il sole splenderà sia al Nord che al Sud. Al Centro, invece, il bel tempo sarà prevalente, ma con alcuni possibili rannuvolamenti sulle regioni adriatiche nel corso della mattinata. Nella giornata di domenica il clima si manterrà gradevolmente primaverile e soleggiato in tutta Italia. Le uniche zone interessate da possibili rannuvolamenti e occasionali precipitazioni saranno i settori alpini e la Toscana settentrionale. Tra mercoledì e martedì della prossima settimana torneranno, invece, le piogge al Centro-Nord e progressivamente nel meridione con un leggero calo termico. Solo in prossimità del weekend del 11-12 maggio si potrebbe vedere una stabilizzazione del meteo con un sensibile aumento delle temperature.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto