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Lazio, Martusciello: “nessun tradimento, Sarri è andato via per scatenare una reazione”

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Dopo che Maurizio Sarri si è dimesso con tutto lo staff, sulla panchina della Lazio nella gara con il Frosinone c’è rimasto Giovanni Martusciello, da martedì ci sarà Tudor appena ingaggiato dal presidente Lotito. I calciatori hanno abbracciato il mister che non si è sottratto alle domande anche scomode.

#Quando si vince come siamo arrivati a questa partita un po’ di liberazione c’è, ha detto Martusciello ai microfoni di Sky-, i ragazzi non lo fanno apposta a perdere le partite, hanno delle difficoltà in una piazza complicata e anche oggi nel primo tempo eravamo in difficoltà emotiva. Erano contenti di aver vinto la partita, ma devono risalire la classifica. Era una partita complicata per come ci sono arrivati e hanno gioito di questo successo”.

“Ci sono state tante situazioni che ci hanno portato a fare meno dell’anno scorso – ha aggiunto – Nella passata stagione siamo usciti dall’Europa e lì c’è stato il salto che ci ha fatto arrivare al secondo posto. Le annate non sono tutte uguali”.

Lotito

Sulle parole di Lotito, che ha parlato di ‘tradimento’, Martusciello non ci sta: “Sono da tanti anni nel calcio, dice, questo gruppo qui è impensabile possa fare una roba del genere, non appartiene al dna di questi ragazzi. Vi assicuro che non è così, sono professionisti esemplari, solo che alcune volte non riescono a dare il 100% ma tradimento è una parola forte. Ci sono stato due anni a contatto e non ho mai avuto questa sensazione. Sarri? Non si è dimesso perché aveva paura di allenare la Lazio, ma per tentare una reazione”.

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Champions, il Real Madrid batte il Bayern e va in finale: Ancelotti re di coppe

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Il Real Madrid ha compiuto un’impresa pazzesca al Santiago Bernabeu, ribaltando le sorti della semifinale di Champions League contro il Bayern Monaco e guadagnandosi un posto nella finale di Londra. La partita sembrava ormai indirizzata verso la vittoria del Bayern, che era in vantaggio grazie alla rete di Davies, ma Joselu ha cambiato il destino del match con una doppietta nei minuti finali.

Carlo Ancelotti, l’architetto di questa incredibile vittoria, ha dimostrato ancora una volta di essere il “re di coppe”. I suoi ragazzi hanno indossato una maglietta con la scritta “a por la 15′”, a testimonianza del desiderio di conquistare la quindicesima Coppa dei Campioni. Ancelotti ha saputo leggere la partita e ha effettuato le sostituzioni giuste al momento giusto, in particolare l’ingresso di Joselu si è rivelato decisivo per il successo del Real Madrid.

Il Bayern Monaco ha offerto una resistenza tenace, ma l’errore di Neuer ha aperto la porta al Real Madrid. La squadra spagnola ha preso l’iniziativa, sostenuta da un tifo assordante, e ha continuato a creare occasioni da gol. Vinicius è stato particolarmente pericoloso sulla fascia sinistra, ma è stata la determinazione di Joselu a fare la differenza.

Ancelotti ha elogiato l’apporto del suo staff e dei suoi giocatori, sottolineando l’importanza di delegare e di avere un gruppo di alto livello. La vittoria del Real Madrid è stata una dimostrazione di carattere e determinazione, e ora la squadra si prepara per affrontare il Borussia Dortmund nella finale di Champions League a Londra.

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Conference League, la Fiorentina pareggia con il Brugge e va in finale

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La Fiorentina conquista la finale di Conference League  contro il Club Brugge. Il pareggio 1-1 in Belgio è stato sufficiente per garantire agli uomini di Italiano la loro seconda finale consecutiva in questa competizione, dopo la delusione dello scorso anno contro il West Ham United. Il match è stato inizialmente tattico, con entrambe le squadre che hanno impiegato venti minuti per calibrare i propri movimenti. Il primo vero sussulto è arrivato con un mancino alto di Mandragora, ma è stato il Bruges a trovare il gol con De Cuyper, che ha sfruttato un’occasione su un errore difensivo della Viola. La squadra italiana ha risposto con determinazione, creando diverse occasioni ma senza riuscire a concretizzare. Tuttavia, il rigore trasformato da Beltran ha ribaltato le sorti del match, portando la Fiorentina in finale. La ripresa è stata un vero e proprio assedio viola, con Kouamé che ha colpito la traversa e Mignolet che ha salvato il Bruges su una punizione magistrale del capitano viola. Ma è stato Beltran a scrivere la storia, con il suo gol che ha garantito alla Fiorentina un posto nella finale. Non sono mancati momenti di tensione, come la parata di Terracciano che ha tenuto la porta inviolata. Ora gli occhi sono tutti puntati sulla finale del 29 maggio allo Stadio Agia Sophia di Atene, dove la Fiorentina cercherà di conquistare il trofeo.

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Taxi, Urso non rassicura: sciopero nazionale il 21 maggio

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Nessuna rassicurazione dal ministro Urso dopo l’incontro odierno sull’emanazione dei decreti attuativi, tra cui la regolametazione delle piattaforme digitali. Per questo i tassisti hanno indetto uno sciopero nazionale per il 21 maggio e una grande manifestazione a Roma. Lo annunciano Unica Cgil, Fast, Ugl, Uti, Tam, Claai Unione artigiani, Satam, Or.s.a. taxi, Uritaxi, Atlt, Ati taxi, Sitan/Atn, Usb taxi, Unimpresa, Federtaxi cisal.

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