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Sanità, summit a Napoli sulla sfida della I.A. per i grandi ospedali

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Professionisti della sanità, industrie farmaceutiche, direttori generali: tutti a rapporto per la terza edizione di “Open meeting // Grandi Ospedali”, la due giorni che affronta le più attuali sfide del settore. L’appuntamento, presentato oggi (20 febbraio) al Ministero della Salute, è in programma a Napoli per il 28 e 29 maggio 2024, all’AORN A. Cardarelli e AOU Federico II. L’Open Meeting – arrivato alla sua terza edizione dopo quelle di Firenze e di Roma – è stato introdotto dai saluti del ministro della Salute, Orazio Schillaci, e da quelli del presidente Fiaso, Giovanni Migliore. “In questo momento di trasformazione radicale della sanità – dice il ministro della Salute Orazio Schillaci – è stimolante sapere che nei nostri ospedali si stanno portando avanti idee e progetti per individuare le soluzioni migliori per rafforzare la capacità del sistema di rispondere efficacemente ed in modo sostenibile alle esigenze dei cittadini, approfondendo temi attuali e coerenti con il processo di riforma del Servizio Sanitario Nazionale che stiamo implementando”.

Ne è seguita una tavola rotonda, volta ad illustrare i risultati raccolti in passato e le prospettive future, alla quale hanno preso parte Antonio D’Amore (Direttore Generale, AORN A. Cardarelli, Napoli; Vice Presidente Fiaso), Daniela Donetti (Direttore Generale, Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea, Roma), Giuseppe Longo (Direttore Generale, AOU Federico II, Napoli), Paolo Petralia (Direttore Generale, ASL 4 Liguria; Vicepresidente Vicario Fiaso) e Giuseppe Quintavalle (Direttore Generale, Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata, Roma). “Oggi la sanità – ha spiegato Petralia – si trova a dover affrontare sfide nuove e complesse. Dai processi di digitalizzazione, che spaziano dalla dematerializzazione dei documenti all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, fino alla necessità dei Grandi Ospedali di rimanere tali, cioè centri d’eccellenza.

Questo significa riuscire a progredire nella ricerca contro le malattie più complesse, come quelle rare, e verso nuove ed eventuali pandemie, ma anche rimanere aperti verso il territorio, dalla presa in carico dei pazienti alla cure successive. Questioni rispetto alle quali lavoriamo per fornire risposte puntuali, anche mediante momenti come questo”.

All’Open Meeting, infatti, sono già in programma oltre 40 laboratori tematici destinati a coinvolgere professionisti del settore sanitario muniti di competenze e provenienza diverse, grandi aziende dei settori Pharma e Biotech, direttori generali di aziende sanitarie pubbliche e private. Tutti pronti a lavorare in sinergia per due giorni consecutivi, guidati dagli Ambassador, i top manager della sanità che promuovono un’ottica circolare: “Dobbiamo sempre passare – specifica Petralia – dall’idea alla ricaduta concreta sull’attività dei Grandi Ospedali”.

In questo senso, nell’introdurre gli obiettivi del futuro prossimo sono stati evidenziati i risultati raccolti nelle scorse due edizioni e che hanno riguardato – tra i molteplici temi trattati – la creazione di un ambiente favorevole alla ricerca, la digitalizzazione dei Grandi Ospedali, le competenze e la comunicazione interna, le politiche messe in campo per la medicina di genere, l’approccio in tema di malattie rare, chirurgia e robotica. Temi che saranno oggetto di ulteriore approfondimento all’Open meeting 2024, con l’obiettivo di elaborare strategie ancora più aderenti alle nuove esigenze della sanità pubblica e privata.

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Champions, il Borussia Dortmund batte il PSG e vola in finale

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Il Borussia Dortmund ha scritto una pagina indelebile nella sua storia calcistica, conquistando la finale della Champions League 2023/24. Dopo una vittoria di misura in Germania, il Borussia ha replicato il successo anche al Parco dei Principi contro un combattivo PSG.

Il momento decisivo della partita è arrivato al 50° minuto, quando Mats Hummels ha siglato il gol vincente con un poderoso colpo di testa su calcio d’angolo battuto da Brandt. Un’azione che ha lasciato senza parole i tifosi parigini, mentre i sostenitori del Borussia esultavano in delirio.

Nonostante il PSG abbia dominato il possesso palla e creato numerose occasioni da gol, con il portiere Donnarumma autore di interventi miracolosi, i parigini hanno continuato a essere sfortunati davanti alla porta avversaria. Quattro volte il legno ha negato loro la gioia del gol nel secondo tempo, con tentativi di Zaire-Emery, Nuno Mendes, Mbappé e una sassata di Vitinha che ha colpito la traversa.

La scelta di Luis Enrique di schierare Beraldo anziché Skriniar in difesa ha suscitato discussioni, soprattutto dopo il gol di Hummels, dove il difensore brasiliano è stato battuto sul colpo di testa decisivo. Tuttavia, il Borussia Dortmund ha saputo sfruttare al meglio l’unica occasione a disposizione nella ripresa, confermando la sua tenacia e determinazione nel raggiungere la finale.

Undici anni dopo l’ultima volta, il Borussia Dortmund si prepara a vivere un’altra notte magica in Europa, con i suoi tifosi che non vedono l’ora di sognare in grande e di sostenere la propria squadra nella lotta per il trofeo più prestigioso del calcio continentale.

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Kat Mertens e la sua guida di Ischia pubblicata su Instagram

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Una guida di Ischia un po’ particolare, dove chi descrive guarda l’isola e i suoi luoghi con gli occhi curiosi di chi ama i nostri luoghi anche se non è di qui: parliamo di Kat Kerkhofs, signora Mertens: la famiglia belga-napoletana composta da Dries, Kat e dal piccolo Ciro Romeo, quando può sale su un aereo della Turkish Airlines che fa rotta da Istanbul a Napoli, e torna a casa. E la loro casa è a Napoli, a palazzo Donn’Anna, affacciata sulla spiaggia dove Kat ha fatto il bagno anche in pieno inverno quando aspettava il piccolo Ciro ed aveva un pancione grosso così. In gita la costiera o le isola, un salto a Roma: lady Mertens ha già pubblicato tre piccole ma pregnanti guide di luoghi d’Italia: Napoli, Roma e la Costiera. Deliziosi video con i luoghi più iconici, girati e montati direttamente da lei.
Adesso parla di Ischia e lo fa scegliendo luoghi dell’anima, che esprimono sentimenti e che sono anche cool. Certo, non è completa: ma non si offenda nessuno sull’isola: questa guida andrà in mano ai tantissimi amici della coppia in Belgio e nel resto del mondo e per Ischia è una bella occasione.
Il viaggio inizia con una suggestiva immagine del Castello e di Ischia ponte.

Kat, Dries e il piccolo Ciro Romeo sulla spiaggia dei Maronti

E il testo, in inglese, è questo: “Ischia è spesso elogiata per la sua autenticità e bellezza naturale. A differenza di alcune destinazioni turistiche più commercializzate, Ischia conserva gran parte del suo fascino tradizionale e della cultura locale. L’isola è benedetta da una vegetazione lussureggiante, sorgenti termali e una costa pittoresca. I visitatori possono esplorare sentieri che conducono a punti panoramici, rilassarsi nei centri termali con acque curative e godersi spiagge e calette incontaminate. Nel complesso, Ischia offre un’esperienza genuina della vita isolana italiana”.

Ivan Ciaramaglia

Poi Kat spiega come si arriva a Ischia, partendo dal Molo Beverello, con un aliscafo che impiega 50’ circa e allega il link per gli orari. Il viaggio prosegue con la foto di un panorama mozzafiato e di Ivan Ciaramaglia, @ivan.ischia e un invito: “incontra il mio amico Ivan, un vero personaggio del posto – scrive Kat – che conosce tutti i posti migliori! ha una bellissima barca per esplorare la costa e/o può mostrarti il giro dell’isola. è venuto a prenderci al traghetto e ci ha portato a un piccolo aperitivo con la vista più spettacolare. Digli se vuoi che organizzi la tua giornata”: proprio Ivan spesso è andato in giro prima con Dries e Kit e poi anche con il piccolo Ciro in barca, facendo scoprire alla simpatica famiglia le bellezze di Ischia.

Stabilimento “Rena”, Maronti, Ischia

La guida che si può vedere sul profilo instagram di Kat prosegue con un pranzo al Pirata a Sant’Angelo, una gita in gozzo fino al “Rena”, sulla spiaggia dei Maronti, lido di tendenza dove fare un bagno ma anche prendere un aperitivo in riva al mare o fare una bella cena. Il lido è dei fratelli Mancusi, gli stessi che hanno anche il Porto51, locale cool sulla Riva destra del porto di Ischia, dove gustare cocktail di tendenza.


Dal “Rena” si parte e si va al “Faro” di Punta Imperatore: vista pazzesca, terrazzo incantevole, giardino incantato, ottima cucina e 4 camere per dormire. Certo ci sono 155 scalini da ascendere per arrivarvi e 155 per andare via ma la fatica vale la pena. Il giorno dopo tappa al Gabbiano beach: prima in spiaggia dove il piccolo Ciro Romeo può giocare e poi a pranzo. Tutto sempre condito da foto e video particolarmente belli ed interessanti. Poi il week end finisce e si torna ad Istanbul, al Galatasaray, alle partite…

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Scalata e addio, corsa dell’ultimo delfino del Cav

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Dalla tv ad Arcore. E poi ancora, lontano dal Cavaliere – per fondare nell’ordine Cambiamo! Coraggio Italia e poi approdare a Noi Moderati. Dieci anni di vita politica sull’ottovolante quelli del “moderatissimo”, (così si definì), Giovanni Toti. Da Mediaset alla guida della Liguria (è al secondo mandato) passando per Forza Italia e Silvio Berlusconi. Bruciando tutte le tappe, l’ex direttore di Studio Aperto e Tg4 – con un passaggio anche nell’ufficio stampa del Biscione – nel 2014 entra in politica con la ‘chiamata diretta’ dell’ex premier che lo nomina suo consigliere e, di diritto, componente del cosiddetto cerchio magico allora guidato dal duo Maria Rosaria Rossi e Francesca Pascale.

La convivenza di Toti con la cosiddetta vecchia guardia azzurra non è semplice. E’ il periodo dello scontro aperto con Raffaele Fitto. Ma che Berlusconi avesse puntato le sue fiches sul giornalista Mediaset era evidente. Come si sa, per il Cavaliere, l’immagine aveva il suo peso e siccome Toti aveva il ‘difetto’ dei chili di troppo, il leader azzurro decise di metterlo a dieta. Iconica divenne la foto che ritraeva Toti in tutta bianca accanto al Cavaliere in un centro benessere sul lago di Garda. E’ il gennaio del 2014, a giugno arriva il battesimo con la prima linea: Toti viene candidato alle elezioni europee. La permanenza a Strasburgo dura però meno di un anno perchè nel 2015, il fedelissimo di Berlusconi decide di candidarsi alla guida della Liguria, regione di residenza, ma non di nascita. Toti infatti è toscano. La campagna elettorale parte in salita con la gaffe, in diretta Tv, su Novi Ligure che l’eurodeputato collocò erroneamente in Liguria e non in Piemonte. Uno scivolone che però non gli impedisce di aggiudicarsi la vittoria conto Raffaella Paita, candidata del centrosinistra. L’ascesa in Regione – diventa anche il vice di Bonaccini al vertice della conferenza Stato-Regioni – si complica con il referendum fallito sulle trivelle nel 2015 e la tragedia del Ponte Morandi nel 2018.

L’avvicinarsi della scadenza con il mandato da governatore coincide con il progressivo allontanamento da Forza Italia. Annoverato nella lunga lista dei delfini di Berlusconi, Toti lascia gli azzurri nel 2019. L’addio arriva dopo la decisione dell’ex premier di chiudere il tavolo delle regole che aveva come compito principale quello di rinnovare lo statuto di Forza Italia: “Mi pare che ci siano le condizioni per cui ognuno vada per conto suo, è Forza Italia che esce da se stessa. Buona fortuna a tutti”, disse prima di sbattere la porta e lanciarsi nell’avventura di Cambiamo! e nella corsa per il bis della Regione. Nel 2020 viene rieletto alla guida della Liguria.

La sua lista è la più votata ma, nel 2021, Toti scioglie Cambiamo! e dalle ceneri dà vita a Coraggio Italia, formazione politica in condivisione con il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Con la fine anticipata del governo Draghi e le elezioni politiche alle porte, il governatore ligure sigla un accordo con Lorenzo Cesa e Maurizio Lupi presentando la lista Noi Moderati e diventando il presidente del consiglio nazionale del partito. Noi moderati sigla infine un’alleanza con Forza Italia per le prossime elezioni europee. Quasi a chiudere il cerchio di una corsa di Toti che per 10 anni lo ha visto, politicamente, sulle montagne russe.

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