Collegati con noi

Sport

Test maturità per Sinner, c’è Djokovic alle Atp Finals

Pubblicato

del

Jannik Sinner all’esame di maturità. Il talento altoatesino martedì sera affronterà Novak Djokovic, numero 1 del ranking mondiale, nella terza giornata delle Atp Finals di Torino. Una partita importante per capire il livello raggiunto dall’azzurro, ma comunque non decisiva nel torneo dei ‘maestri dei maestri’. Sinner si presenta all’appuntamento sulle ali dell’entusiasmo, dopo aver strapazzato il greco Stefanos Tsitsipas, sconfitto in due set. Djokovic è invece reduce dalla ‘maratona’ contro Holger Rune, vinta dopo tre tiratissimi set e tre ore di gioco.

“Jannik è in ottima forma – ammette il serbo – e questa è stata la migliore stagione della sua carriera. Giocare in casa con il pubblico italiano aiuta molto, aumenta la sua fiducia, gli dà in qualche modo le ali per esprimere il suo miglior tennis”. Aggiunge: “Jannik è uno dei colpitori da fondo campo più veloci e forti al mondo, conosco molto bene il suo gioco. Non ho mai perso contro di lui, ma abbiamo avuto degli incontri molto equilibrati. Mi preparerò bene per la partita, so cosa aspettarmi. Sarà bello per il torneo, noi due uno di fronte all’altro. Penso che siamo entrambi in ottima forma, vediamo cosa succede”. Per preparare al meglio il match Sinner si è chiuso nella sua ‘bolla’ con il suo staff.

Nel pomeriggio di lunedì si è allenato per un’ora e mezza al Circolo della Stampa Sporting, a poche centinaia di metri dal Pala Alpitour dove si giocano le Atp Finals: sugli spalti un centinaio di tifosi ha accolto con applausi ogni colpo vincente del giovane talento italiano. Maglietta azzurra, cappellino di ordinanza, ha preso a ‘pallate’ il peruviano Gonzalo Bueno, sparring partner di giornata. Un allenamento a ritmo serrato, con brevi pause, sotto gli occhi attenti dei tecnici Simone Vagnozzi e Darren Cahill, sempre pronti a dare consigli e correggere eventuali errori. Ogni dettaglio viene curato attentamente, dalla tattica alla posizione del corpo in campo. Sinner ha provato a lungo le ‘diagonali’, di diritto e di rovescio. Sedute intense, scambi di 10 minuti prima di rifiatare e di confrontarsi con il suo team. Poi le volée, gli smash (che nel recente passato gli hanno creato qualche problema), la risposta al servizio e infino la battuta, che recentemente è diventata un punto di forza.

Per il numero 4 del mondo la sfida con Djokovic “sarà una prova di tante cose”. Un test “per vedere a che livello sono arrivato” ha ammesso. L’ultima volta che i due hanno incrociato le racchette è stato a Wimbledon, in semifinale, nel luglio scorso: finì con il successo in tre set del serbo (6-3, 6-4, 7-6). Ora la rivincita. “Sono contento di poterlo affrontare di nuovo. Sono cresciuto dopo Wimbledon, ho una mentalità un po’ diversa” sottolinea Jannik. Ora tocca a lui, giocatore di punta della nuova generazione, dare l’assalto al trono di Nole dopo che Rune ha fallito e che Alcaraz è inciampato nel match di esordio con Zverev. A fare da contorno sarà un Pala Alpitour ‘colorato’ di arancione proprio in omaggio a Sinner.

Advertisement

Sport

Ranieri lascia il Cagliari, ‘giusto andare via adesso’

Pubblicato

del

La decisione era nell’aria. Se l’aspettavano i tifosi, dopo la salvezza conquistata battendo il Sassuolo con una giornata d’anticipo. Claudio Ranieri, compiuta l’ennesima impresa della sua straordinaria carriera – cominciata proprio a Cagliari nel 1988 con la doppia promozione dalla C alla A – lascia la panchina rossoblù a fine stagione. In un video messaggio ai tifosi, il 72enne tecnico romano, però, non fa cenno del suo futuro. Continuerà ad allenare o smetterà? Di sicuro le offerte non mancano. Anche se lo stesso Ranieri ha detto più volte che il Cagliari sarebbe stato il suo ultimo club e che magari avrebbe continuato ad allenare una nazionale.

“Cagliari è e sarà sempre la tua casa. Per sempre grati, Mister”, scrive la società del presidente Giulini sul sito, in un lungo post in cui si ripercorre la carriera di Ranieri, con le sue tante imprese. La prima, nella stagione 1988/89: promozione in Serie B. L’ultima, appena domenica scorsa. Vittoria al Mapei Stadium 2-0 contro il Sassuolo e sardi matematicamente salvi. Senza aspettare l’ultima giornata, contro la Fiorentina. Che a questo punto diventerà il Ranieri day. Con tutto lo stadio che acclamerà l’uomo dei miracoli. Oltre Manica, a Leicester ne sanno qualcosa.

“Il mio viaggio è iniziato nell’88. Tre anni stupendi, poi sono andato via e sono diventato grande. Dopo la promozione in A, che magari non ci aspettavamo così immediata quando arrivai a gennaio, e questa salvezza mi sembra giusto lasciare – afferma Ranieri -. È una decisione sofferta, dura, presa a malincuore ma è giusto lasciare adesso. Preferisco andare così e non magari stare un altro anno e le cose non vanno bene. Già avevo paura nel tornare, temevo di macchiare i tre anni che ho vissuto qua e che mi hanno riempito il cuore. Nei momenti di difficoltà mi attaccavo a Cagliari e a quest’Isola felice. E non volevo venire, poi quando lessi le parole di Gigi Riva (“Claudio è uno di noi”) sono tornato. Mi son detto lasciamo stare gli egoismi e andiamo a rischiare. Adesso è giunto il momento di lasciarci. Mi auguro di essere ricordato come una persona positiva, che ha chiesto aiuto ai cagliaritani e ai sardi, senza di loro non ce l’avremmo fatta, il pubblico è stato l’uomo in più, non ci ha mai abbandonato. Ho vissuto un anno e mezzo meraviglioso. Giovedì ci sarà l’ultima partita e vi abbraccerò calorosamente”.

Continua a leggere

Sport

Il Napoli in ritiro a Castel di Sangro, attesi in 140mila

Pubblicato

del

“Il Napoli porta sempre grande movimento e interesse. La delusione sul campo non inciderà sull’indotto turistico ed economico. In Alto Sangro ci aspettiamo le stesse presenze dello scorso anno”. A dirlo è Giovanni Dell’Armi, albergatore che gestisce alcune strutture ricettive a Castel di Sangro (L’Aquila), città in fermento per il ritorno del Napoli Calcio, che sarà in ritiro dal 28 luglio al 2 agosto, quest’anno senza trofei, ma con lo stesso entusiasmo.

In città sono attese 140mila persone, in linea con il dato registrato nell’estate 2023. L’effetto Napoli si vedrà non solo sulle presenze negli alberghi, ma anche sull’occupazione. Gli operatori, infatti, in vista dell’estate, stanno reclutando forza lavoro. “Lo scorso anno abbiamo avuto un dieci per cento in più di assunzioni negli alberghi. Anche quest’anno ci attestiamo su questa soglia” continua Dell’Armi. Si dice fiducioso anche Dario Colecchi di Federturismo, secondo il quale “il Napoli è diventato un culto per l’Alto Sangro e le prenotazioni sono già buone”.

Lo scorso anno con il Napolicampione si erano registrate oltre 100mila presenze e 7500 accessi allo stadio ‘Patini’ solo per gli allenamenti. Diecimila tifosi al giorno si erano riversati nel capoluogo sangrino per strappare un selfie con i partenopei. Il ritiro estivo aveva portato un incremento del 30 per cento sul mercato immobiliare e assunzioni negli alberghi in risalita del 10 per cento rispetto all’anno precedente.

Continua a leggere

Sport

Roland Garros, Sinner vola a Parigi per conquistare il numero 1 della classifica mondiale

Pubblicato

del

La sensazione è che Jannik Sinner a Parigi giocherà. Troppo ghiotta per l’italiano l’occasione di poter conquistare il numero 1 della classifica mondiale. E così – dopo la rinuncia forzata agli Internazionali e il riposo a Montecarlo per l’infortunio all’anca e la conseguente terapia riabilitativa – l’italiano ha deciso di raggiungere la capitale francese con l’obiettivo di prender parte al secondo Grande Slam della stagione. L’ultima risonanza alla quale si è sottoposto non rileva problemi ma per la certezza sulla sua partecipazione ci sarà da attendere. Sinner si allenerà sui campi in terra rossa sotto la Tour Eiffel e soltanto dopo scioglierà le ultime riserve. Il Roland Garros inizia ufficialmente il 26 maggio, mentre in questi giorni sono in corso le qualificazioni. Il tabellone con i nomi degli iscritti è in via di definizione ma, come consuetudine, sarà pubblicato soltanto a ridosso dell’appuntamenti. La sensazione – come detto – è che in cima alla lista dei partecipanti ci sarà quasi certamente il nome di Sinner. L’altoatesino si è allenato a Montecarlo con la racchetta, provando movimenti sotto sforzo.

Ma i segnali positivi sono numerosi, anche quelli fatti trapelate dal suo team via social. Nella località monegasca l’aveva raggiunto dall’Australia anche coach Darren Cahill: difficile che l’ex campione decida di venire in Europa se non per un impegno importante quale può essere uno Slam. I problemi all’anca sembrerebbero superati e gli allenamenti sulla terra sembrano propedeutici proprio per i match parigini. Per raggiungere la vetta della classifica Atp, tra l’altro, Sinner non è chiamato necessariamente a vincere il torneo transalpino. Molto, infatti, dipenderà da Novak Djokovic che dovrà difendere i punti ottenuti lo scorso anno grazie alla vittoria del torneo. Il serbo ha 9.860 punti, ai quali può potenzialmente aggiungerne altri 250 vincendo il torneo di Ginevra. L’italiano ha 8770 punti e, se Djoko non arriverà in finale, diventerà primo. Se Nole invece dovesse arrivare in finale ma perdendola, Sinner dovrebbe almeno raggiungere la semifinale.

Se invece il campione della Val Pusteria dovesse arrivare in finale, al serbo sarebbe necessario vincere sia a Ginevra sia a Parigi. Alle loro spalle c’è Carlos Alcaraz che non può in nessun modo superare Sinner. Ma l’attenzione del pubblico parigino e di tutti gli appassionati di tennis è anche per Rafa Nadal. Il re indiscusso del torneo – lo ha conquistato 14 volte – è stato accolto ieri da un’ovazione al suo ingresso al campo di allenamento. La classifica deficitaria, dovuta allo stop forzato di un anno, relega lo spagnolo tra coloro che potrebbero affrontare un big già al primo turno. Il sorteggio addirittura potrebbe opporlo proprio a Sinner. In campo femminile la corsa è su Iga Swiatek: la polacca è la donna da battere. Ci proverà ancora una volta la bielorussa Iryna Sabalenka in un duello che sta segnando un’era tennistica. L’Italia punta su Jasmine Paolini nel singolo. Nel doppio la vittoria della stessa Paolini in coppia con l’eterna Sara Errani agli Internazionali di Roma, lascia ben sperare anche per il Roland Garros e, magari, anche per le Olimpiadi che si disputeranno sempre sulla terra rossa parigina.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto