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Mancini prima da ct Arabia, domani test a Newcastle

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Tutto il mondo del calcio parla dell’offensiva dell’Arabia Saudita e dei suoi petrodollari, Roberto Mancini la guida. C’e’ Riad nel destino dell’ex 10 sampdoriano, prima ct dell’Italia che comincio’ il suo cammino proprio affrontando la nazionale araba, ora demiurgo di un calcio che vuole conquistare posizioni nel mondo, a livello di considerazione ancor prima che nella classifica Fifa. Cosi’ domani la nuova avventura del ‘Mancio’, da ct dei Falconi, parte da Newcastle. Per provare a ridare una prospettiva (l’ultima coppa d’Asia vinta e’ del ’96) e per mettersi alle spalle le polemiche sull’addio all’Italia che ancora lo insegue. Al St.James Park, alle 22 locali, l’Arabia Saudita gioca la sua prima amichevole in vista della Coppa d’Asia, contro Costa Rica.

La citta’ non e’ scelta a caso: il Newcastle, club di Premier League, e’ di proprieta’ del fondo saudita arabo. Anche per questo fuori dallo stadio e’ attesa per domani una protesta dei tifosi inglesi, guidati da un ex che e’ un’icona, Alan Shearer, che protestano contro la proprieta’. Oggi i club dell’Eca, l’associazione europea, hanno espresso dietro le porte chiuse dell’assemblea di Berlino, la preoccupazione sulle garanzie di pagamento degli oltre 800 milioni di euro spesi dai club della Saudi League per acquistare campioni e giocatori medi dai club europei: non che a Riad manchi la liquidita’, ma qualsiasi ritardo dei tempi o mancato rispetto delle modalita’ farebbe scattare le rigide norme Uefa sulla sostenibilita’.

Le preoccupazioni di Mancini, ovviamente, sono altre. L’Arabia Saudita viene da tra sconfitte di seguito, contro Oman, Venezuela e Bolivia e da novembre comincia il cammino di qualificazione ai Mondiali 2026; attualmente ricopre la posizione numero 54 della classifica mondiale Fifa, e l’avversario di domani – in attesa della Corea del Sud martedi’ – e’ al 46. Cominciare bene per confermare la buona stella e’ fondamentale, ma il ct degli arabi piu’ che su valori tecnici assoluti e preparazione (pochi giorni di allenamento nel Regno Unito) deve puntare necessariamente sull’entusiasmo. A Riad ancora ricordano la storica vittoria sull’Argentina di Messi, nella prima partita di un Mondiale poi chiuso con l’eliminazione al primo turno.

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Paolo Montero guiderà la Juventus fino a fine campionato

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Paolo Montero guiderà la Juventus fino a fine stagione: l’annuncio arriva direttamente dalla società.

“Le prossime due giornate di Serie A, le ultime del Campionato 2023/24, vedranno Paolo Montero sulla panchina della Prima Squadra Maschile: Montero – è scritto nella nota-è attualmente il tecnico dell’Under 19 che proprio ieri, 18 maggio, ha concluso il Campionato Primavera 1: questa mattina, domenica 19 maggio, dirigerà il suo primo allenamento con la squadra che poi guiderà nelle partite contro il Bologna (lunedì 20 ore 20.45 al “Dall’Ara”) e contro il Monza, all’Allianz Stadium, in data e orario ancora da definire, match che chiuderà la nostra stagione”.

“A Paolo, conclude il comunicato, prima leggenda bianconera in campo, poi portatore del DNA Juventus in panchina (come conferma l’Original “Plantar una Semilla”, prodotto da Juventus Creator Lab qualche settimana fa), auguri di buon lavoro per questo doppio impegno.

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Inter al bivio finanziamento, Zhang la difende da Oaktree

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Il tempo stringe per la proprietà dell’Inter. Nei prossimi giorni si deciderà infatti il futuro del club nerazzurro, visto che tra lunedì e martedì scadranno i termini del finanziamento da 275 milioni che il fondo Oaktree ha garantito alla proprietà interista nel maggio 2021. La cifra da ripagare (anche se non lunedì, visto che sarà festa nazionale in Lussemburgo cioè il Paese in cui hanno sede le holding di Suning e Oaktree che hanno firmato ufficialmente gli accordi, ma entro martedì) è pari a circa 385 milioni, dopo interessi annui al 12%, soldi che Suning puntava a trovare da un accordo con un altro fondo, ovverosia Pimco. Una operazione quest’ultima da circa 430 milioni che si è raffreddata ma non sembra ancora essere definitivamente saltata, anche se ormai il tempo è sempre meno per giungere ad un accordo. Anche perché nel frattempo sono cominciate schermaglie pubbliche e non solo tra Zhang e Oaktree.

E il presidente dell’Inter oggi è tornato all’attacco, con una lettera aperta al mondo nerazzurro. “Mentre ci avviciniamo alla fine di questa fantastica stagione, voglio rispondere alle speculazioni sulla stabilità finanziaria del nostro club – le parole del numero uno -. Gli anni 2020 e 2021 sono stati indimenticabili per la nostra generazione, poiché la pandemia globale ha cambiato profondamente molti aspetti della nostra vita. Per continuare a sostenere l’Inter, dopo avere già investito nel Club oltre un miliardo, abbiamo aperto la linea di credito con Oaktree, con l’obiettivo di proseguire il progetto vincente che abbiamo avviato nel 2016. Da allora, io e il mio management ci siamo impegnati a sviluppare successi sul campo, allo stesso tempo mantenendo una rigorosa disciplina finanziaria”.

“Nel corso dei mesi che hanno condotto alla data di scadenza della struttura di finanziamento con Oaktree, abbiamo fatto ogni tentativo per trovare una soluzione amichevole con il nostro partner, compresa l’offerta di molteplici possibilità per Oaktree di ottenere un ritorno finanziario completo e immediato – la spiegazione di Zhang -. Purtroppo, i nostri sforzi finora sono stati esasperati da minacce legali e dalla mancanza di un coinvolgimento significativo da parte di Oaktree. Tutto ciò è stato molto frustrante e deludente, ma questo comportamento sta ora creando una situazione di rischio per il Club che potrebbe metterne seriamente a repentaglio la stabilità”, ha attaccato il presidente nerazzurro. Concludendo con la speranza di trovare un accordo: “Ci impegniamo a lavorare per una risoluzione pacifica con Oaktree e a continuare la nostra storia di successi per la nostra amata Inter”, ha concludo Zhang.

Nessuna replica ufficiale da parte del fondo californiano; ma da Oaktree filtra la sottolineatura del fatto che la propria posizione non è cambiata negli ultimi giorni così come nel corso di questi tre anni, considerato che le condizioni e le clausole contenute nell’accordo sono note già dal 2021. Dunque, per il fondo americano non c’e’ stata alcuna minaccia, poichè il rispetto di una data limite fissata da tre anni non può essere considerata tale, e neanche la la volontà di mettere i bastoni tra le ruote; semmai, gli americani avrebbero aspettato di arrivare alla scadenza dei termini del finanziamento per intervenire.

Insomma, nel caso in cui Zhang non riuscisse a trovare le risorse necessarie per ripagare il prestito né riuscisse a strappare una eventuale proroga (magari finalizzata a una vendita del club in tempi rapidi, anche se un rinvio appare una ipotesi particolarmente complicata ad oggi), Oaktree dovrebbe fin da subito avviare le pratiche per l’escussione del pegno sulle quote di maggioranza del club: diventerebbe così proprietario dell’Inter, come era successo nell’estate 2018 con il Milan in una situazione simile tra Yonghong Li e il fondo Elliott.

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Pari a Firenze, il Napoli è ‘quasi’ fuori anche dalla Conference League

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Fiorentina e Napoli si dividono la posta in palio al termine di una gara che è stato un lungo inseguimento reciproco ricco di gol, emozioni e colpi di scena. Alla fine il 2-2 al Franchi consente a Biraghi e compagni di confermarsi all’ottavo posto ma non ancora poter festeggiare il ritorno certo nelle prossime coppe europee perché servirà almeno un punto nell’ultimo turno contro il Cagliari, e lenisce parzialmente l’emorragia di punti per gli ormai ex campioni d’Italia. Gli ospiti iniziano la gara come meglio non si potrebbe passando già all’8′ con Rrahmani, capitano di serata stante l’assenza per problemi di gastroenterite di Di Lorenzo, che anticipa Martinez Quarta su calcio d’angolo di Politano. Gli uomini di Calzona giocano in maniera eccellente la prima mezz’ora tanto che vanno più volte vicini al raddoppio in particolare con Kvaratskhelia. Proprio su una palla riconquistata da Dodo sull’esterno sinistro offensivo georgiano, su cui il Napoli si lamenta per una mancata sanzione del fallo da parte del direttore di gara, prende avvio l’azione che porta alla punizione poi segnata da Biraghi al 39′ per l’1-1.

I gigliati ribaltano il risultato tre minuti più tardi con Nzola bravo a superare Politano e di destro a sorprendere Meret. Lo svantaggio del Napoli è una punizione eccessiva per i partenopei che però rischiano di subire per due volte la terza rete entrambe le volte con Nico Gonzalez, con nella seconda circostanza un ottimo intervento di Meret. Il 2-2 lo segna Kvaratskhelia anche lui con una bellissima punizione (57′), con Politano che centra un palo 5′ più tardi. Nella parte centrale la sfida diventa equilbrata e l’ultimo vero sussulto giunge all’80’ quando Marchetti assegna calcio di rigore per un presunto fallo di Lobotka su Belotti, quest’ultimo subentrato a Nzola, ma la revisione al Var sollecitata da Valeri fa poi cambiare idea al direttore di gara. Il punteggio non cambia più e si chiude dunque con un pareggio l’ultima partita casalinga di Vincenzo Italiano, con lo stadio Franchi che la prossima estate vedrà anche l’inizio di lavori che porteranno poi alla costruzione di una nuova curva Fiesole.

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