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Spese militari, il programma per il caccia F35 sarà rivisto

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Il maxi-programma riguardante i caccia F-35 sarà sicuramente rimodulato, ma per conoscere l’entita’ della sforbiciata bisogna ancora aspettare qualche mese. Dopo giorni di fibrillazioni – e le parole del sottosegretario pentastellato alla Difesa, Angelo Tofalo, interpretate come una sorta di “riabilitazione” del supercaccia (“ha un’ottima tecnologia, forse la migliore al mondo”) – oggi da palazzo Baracchini hanno fatto il punto della situazione. “E’ ancora in corso la valutazione tecnica avviata sul programma del caccia F35”, fanno sapere dal ministero guidato da Elisabetta Trenta. “Come ripetuto piu’ volte riteniamo prioritaria una interlocuzione con gli USA, ma quel che e’ certo e’ che il programma sara’ rivisto, nel rispetto degli impegni presi ma tenendo anche conto dell’interesse nazionale. Nei primi mesi del 2019 comunicheremo l’esito della valutazione”.

Caccia F 35. Gli eurofighters sono aerei veloci d’attacco che il Giappone vuole comprare per contrastare lo strapotere cinese nella zona

Poi la puntualizzazione finale, gia’ ripetuta in passato: “finora questo governo non ha speso un solo euro per comprare nuovi F35”. Insomma, la Difesa sta ancora valutando la questione dal punto di vista dell’analisi costi-benefici, tenendo conto che i ritorni economici e occupazionali sono importanti per l’Italia e che le Forze armate non possono ormai fare a meno di questo velivolo. Lo ha ripetuto anche di recente il capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, Alberto Rosso: “Per noi e’ un aereo fondamentale”. Il problema, adesso, e’ capire di quanto sara’ alleggerito il costoso programma, che attualmente prevede l’acquisto di 90 F35, di cui 11 gia’ consegnati e operativi (l’Italia e’ stato il primo Paese europeo a conseguire per gli F35 la “Piena capacita’ operativa”). Il vicepremier Di Maio oggi ha spiegato che nella legge di bilancio e’ previsto un “taglio di mezzo miliardo alla spesa militare inutile” e che quello degli F35 “e’ un programma su cui continuiamo ad essere molto molto perplessi”. Il fatto che ci sia “non vuol dire che rifinanziamo tutto il programma, c’e’ una parte che e’ stata finanziata dagli anni precedenti”, ha aggiunto. La Sinistra pero’ critica i 5stelle, che rispetto alla netta contrarieta’ al programma in campagna elettorale ora, come dice Giuseppe Civati, di Possibile, “hanno fatto un triplo passo indietro”, con “il sottosegretario Tofalo che ha alzato bandiera bianca, tessendo le lodi di questo ‘prodigio della tecnologia’”. Il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali, parla di “ennesimo voltafaccia. Questa volta tocca all’acquisto degli F35, con il M5S conquistato da queste ‘meravigliose’ e costosissime macchine da guerra. Continuano a ingannare e prendere in giro i loro elettori”.

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San Severo, incidente alla giostra: 9 giovani

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Nove giovani, tutti minorenni e di età superiore ai 10 anni, sono rimasti feriti in un grave incidente avvenuto durante la festa patronale della Madonna del Soccorso a San Severo. L’incidente è accaduto nella serata di ieri presso il luna park di via Fortore, quando una giostra ha subito un cedimento strutturale, presumibilmente a causa del cedimento di due grossi cavi.

Il sindaco di San Severo, Francesco Miglio, ha riferito nell’intervista notturna a un sito web di informazione locale che due dei feriti hanno riportato lesioni gravi e sono stati immediatamente trasportati all’ospedale di San Giovanni Rotondo. Gli altri sette, con ferite più lievi, sono stati ricoverati presso gli ospedali di Foggia e San Severo.

Le autorità locali stanno attualmente conducendo accertamenti per determinare le cause esatte dell’incidente. Al momento, la priorità resta il trattamento medico dei giovani feriti e il supporto alle loro famiglie. Nel frattempo, la giostra è stata chiusa e l’area circostante isolata per permettere agli investigatori di effettuare i necessari rilievi tecnici.

 

 

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Campi Flegrei: notte in strada per centinaia, in tanti rientrano a casa

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E’ stata una notte in strada per tantissimi cittadini di Pozzuoli, che però fortunatamente non hanno percepito nessuna scossa di terremoto. In tanti hanno trovato riparo a bordo di auto posteggiate lontane dagli edifici, oppure nelle due piccole tendopoli allestite dalla Protezione civile rapidamente nella zona del porto e in quella di lungomare Pertini. Poco sonno comunque per tutti: c’è stato chi ha trascorso il tempo giocando a carte o chi è stato per l’intera notte con la radio accesa in attesa di avere notizie. All’alba, e a causa di un repentino abbassamento della temperatura, in tanti sfidando la paura hanno deciso di far rientro a casa. Non sono mancati momenti di tensione anche durante la notte: c’è chi ha lamentato l’assenza di bagni chimici, arrivati a Pozzuoli stamattina.

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Ingv: nei Campi Flegrei dalle 19.51 di ieri circa 150 terremoti: protezione civile in stato di allerta

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Dalle 19:51 di ieri lo sciame sismico in corso nell’area dei Campi Flegrei ha fatto registrare, fino alle ore 00:31 di oggi, circa 150 terremoti, il più forte dei quali di magnitudo 4.4, all’interno della Solfatara. Lo evidenzia l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) aggiungendo che non si registrano allo stato attuale un aumento della velocità di sollevamento, che attualmente è di 2 cm/mese, né variazioni di andamento nelle deformazioni orizzontali o deformazioni locali del suolo diverse rispetto all’andamento precedente. L’Ingv quindi ricorda che durante la crisi bradisismica del 1982-84 il sollevamento del suolo raggiunse i 9 cm al mese, e si superarono anche 1300 eventi sismici al mese.

Attualmente, invece, nell’ultimo mese sono stati registrati circa 450 eventi. Inoltre, i parametri geochimici “non mostrano variazioni significative rispetto agli andamenti degli ultimi mesi, se non il ben noto incremento di temperatura e pressione che caratterizza il sistema idrotermale”. “La sismicità – aggiunge l’Ingv – non è un fenomeno prevedibile, pertanto non può essere escluso che si possano verificare altri eventi sismici, anche di energia analoga con quanto già registrato durante lo sciame in corso”.

L’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv continua le attività di monitoraggio ordinarie e straordinarie al fine di “individuare anche le più piccole variazioni nei parametri di monitoraggio utili per definire al meglio l’attuale fenomeno in corso”. Inoltre, le strutture dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dedicate al monitoraggio dell’area della caldera dei Campi Flegrei “sono sempre operative h24 e oggi saranno effettuate misure e campionamenti in alcuni siti della caldera”. L’Ingv, con la sua sezione di Napoli Osservatorio Vesuviano, “è costantemente in collegamento con la Protezione Civile nazionale, regionale e con i Comuni interessati, oltre che con tutte le Autorità competenti alla tutela del territorio”.

Sono continuati durante la notte le attività del Centro di coordinamento soccorsi riunito dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, al verificarsi dell’evento sismico più importante ai Campi Flegrei. La sala operativa della Protezione civile in prefettura si è collegata con il Dipartimento di Protezione civile, diretto da Fabrizio Curcio, ed il Coc di Pozzuoli, presieduto dal sindaco Luigi Manzoni, cui ha partecipato personalmente il presidente della Regione, Vincenzo de Luca, per fare il punto sulla situazione anche con il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il direttore dell’Ingv, Carlo Doglioni, il direttore dell’Osservatorio vesuviano, Maurizio di Vita, il direttore della Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, quello del 118, Giuseppe Galano, le Forze dell’ordine, la Capitaneria di porto, la Croce rossa e i sindaci e commissari dei comuni flegrei di Bacoli, Josi della Ragione, Monte di Procida, Vincenzo Chietti, e Quarto, Antonio Sabino. Sono state attivate otto squadre dei Vigili del fuoco e tre squadre di Polizia locale a Pozzuoli, che hanno evidenziato le varie criticità, con lo sgombero – come già detto – di 35 famiglie che hanno trovato autonoma sistemazione.

Il Comune di Pozzuoli ha indicato la struttura del Palatrincone dotata di brandine e servizi igienici per la prima accoglienza. Non sono state rilevate, si apprende dalla prefettura, criticità nelle strutture ospedaliere e in particolare presso l’ospedale San Paolo e quello di Santa Maria delle Grazie, che hanno continuato la loro attività. Il prefetto ha disposto il potenziamento per 48 ore dei Vigili del fuoco, della Polizia stradale, delle polizie locali e dei Carabinieri per assicurare la viabilità. I comuni di Pozzuoli, Bacoli, Quarto, Qualiano e Napoli, per le municipalità 9 e 10, hanno disposto la chiusura, in via precauzionale, delle scuole.

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