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Cronache

Giornata mondiale del caffè, tra Unesco e sprint mercato

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Domani primo ottobre nel mondo la Giornata internazionale del caffe’. La bevanda identitaria per gli italiani con l’espresso in tazza piccola trova cultori nei quattro angoli del pianeta e raggiunge valori record di consumo nel Benelux e oltreoceano, sia come bibita calda che fredda. Con brand global come Starbucks che ha aperto in questi giorni a Verona il suo ventesimo store in Italia attraverso il Gruppo Percassi, licenziatario unico nel Belpaese. Verona e’ una delle tre citta’ italiane, oltre a Milano e Roma, in cui Howard Schultz, fondatore e Amministratore Delegato ad interim di Starbucks, ha conosciuto per la prima volta la cultura italiana del caffe’ nel 1983. E la sua intuizione di portare la tradizione delle caffetterie italiane negli Stati Uniti ha contribuito all’espansione mondiale del suo business nel caffe’, bevanda salva cuore e salva umore come attestano la passione dei coffee lover da un lato, studi scientifici dall’altro. Intanto il comparto italiano tra torrefattori e locali storici non resta fermo sugli allori: Caffitaly, con proprio sistema brevettato che combina la tecnologia di macchina e capsule, e Caffe’ Borbone, brand dell’espresso napoletano e tra i principali produttori specializzati in caffe’ porzionato, siglano una partnership che da ottobre, come ha detto Giuseppe Casareto, Ceo di Caffitaly, mira a “offrire il miglior caffe’ monodose del mercato”. E in Liguria Pacorini Silocaf, leader mondiale nel mercato della logistica e della lavorazione del caffe’ verde, ha inaugurato nell’area retroportuale di Vado Ligure (Savona) il piu’ grande silos al mondo per dimensioni, tipologia di lavorazione, capacita’ di stoccaggio e tecnologia, dedicato al caffe’ verde, frutto di un investimento di 20 milioni di euro. In Italia ogni giorno si stima un consumo di 30 milioni di tazzine al giorno tra bar, ristoranti e locali pubblici. La filiera del caffe’ espresso vale circa 5 miliardi di euro con quasi 10 mila addetti. Nel settore operano oltre 800 torrefazioni con circa 7.000 addetti. Domani i consumatori potranno essere protagonisti della Giornata attraverso iniziative volte a sostenere la nuova candidatura italiana a patrimonio universale Unesco, e promosse dalle comunita’ emblematiche di Torino, Milano, Venezia, Trieste, Bologna, Roma, Napoli, Lecce, Pescara, Palermo, Modica. Tra queste a Venezia ad esempio visite gratuite al caffe’ Florian; a Bologna percorsi conoscitivi, esperienziali e sensoriali del caffe’ con la partecipazione dell’attore Marco Magnani, e a Palermo verra’ illustrata la storia del caffe’ dalle origini ad oggi in un tour multisensoriale scoprendo le diverse sfumature di gusto presso la Fabbrica museale Morettino. In altre citta’ anche grazie alla Fipe, all’Associazione Locali storici d’Italia, ad alcuni Musei dedicati alla storia del caffe’, il rito del Caffe’ Sospeso. Caffe’ protagonista anche nel menu dei ristoranti stellati con lo chef 1 stella Michelin Paolo Barrale che presenta la sua inedita ricetta Maiale, Mole nero, Indivia e Arancia, piatto in carta ad Aria Restaurant, a Napoli. Chi resta a casa, magari davanti alla propria moka, potra’ invece sottoscrivere online, attraverso il sito www.ritodelcaffe.it, il sostegno della rinnovata candidatura che sara’ formalizzata l’anno prossimo, e la Carta dei Valori. A Trieste la 54esima edizione della Barcolana si apre nel segno della sostenibilita’ in una dieci giorni a tutto caffe’ durante la quale debuttera’ la tazzina speciale Illy Art Collection realizzata da Matteo Thun, che si e’ ispirato ai valori della della regata velica piu’ importante del mondo. Tempo libero, pause di lavoro, digestivo a fine pasto, sono tante le valenze del benessere legate al caffe’. Studi scientifici hanno pareri alterni ma da ultimo sono i cardiologi a sdoganare la tazzurella. “L’alimentazione amica del cuore vuole pasta, peperoncino, cioccolato fondente e caffe’ – spiegano Leonardo Calo’, Direttore Uoc di Cardiologia del Policlinico Casilino e presidente, insieme al Fiorenzo Gaita dell’Universita’ degli Studi di Torino, della nona edizione del congresso Place -. No, dunque, alla demonizzazione del caffe’ (fino a tre al giorno) e della cioccolata (anche 30/40 grammi al giorno purche’ fondente all’80/85%), che hanno ottimi effetti antiossidanti sull’apparato cardiovascolare”.

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Cronache

A New York si commemorano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

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Una giornata speciale per i ragazzi delle medie e delle superiori per commemorare due simboli della lotta alla mafia: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nel triste anniversario della Strage di Capaci. L’appuntamento si è svolto presso la Scuola d’Italia di New York Guglielmo Marconi, guidata da Michael Cascianelli. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino non sono solamente nomi nella storia italiana, ma incarnano valori di coraggio, integrità e impegno civico. Per far comprendere appieno il significato di queste figure agli studenti della Scuola d’Italia Guglielmo Marconi, è stato organizzato un incontro con due esperti del campo: il Professore Antonio Nicaso e il Professore Rosario G. Scalia.

Il Professore Nicaso, storico delle mafie e autore di varie opere sull’argomento, ha condiviso con gli studenti la sua vasta esperienza e aneddoti privati, invitandoli a guardare al futuro con ambizioni elevate e a non scendere mai a compromessi di fronte alle mafie. L’incontro è stato condotto dal Professore Scalia, professore del dipartimento di Italiano alla Rutgers – State University of New Jersey, che ha moderato l’evento e ha portato anche una testimonianza personale, ricordando la sua infanzia a Catania e l’ombra costante della mafia che aleggiava sulla città. Ha evidenziato come frasi dette dai genitori come “stai tranquillo che i mafiosi si uccidono solo tra loro” per tranquillizzare i propri figli, o “ci si uccide solo al sud” o “solo in Italia” abbiano contribuito a creare una distanza emotiva e fisica dalle persone nei confronti della mafia. Ha invitato gli studenti a non voltare le spalle alla realtà, ma ad affrontarla con coraggio e determinazione, senza mai fare un passo indietro.

L’incontro, coordinato dalla Professoressa Cristiana Grassi, ha suscitato grande interesse e partecipazione da parte degli studenti, dimostrando l’importanza di educare le giovani menti alla consapevolezza civica e alla lotta contro ogni forma di criminalità. La morte di Falcone e Borsellino ha avuto un impatto profondo non solo in Italia, ma anche oltre confine. Negli Stati Uniti, Giovanni Falcone è ricordato come un eroe, anche dall’FBI. Una statua eretta a Quantico, sede dell’FBI, testimonia il rispetto e l’ammirazione che gli americani nutrono per il giudice italiano. La relazione tra Stati Uniti e Falcone si consolidò durante il celebre caso “Pizza Connection” durante gli anni del Maxiprocesso di Palermo. Oggi, la collaborazione tra Italia e Stati Uniti nel campo della lotta alla criminalità organizzata prosegue su queste solide basi, dimostrando che l’eredità di Falcone e Borsellino continua a essere una fonte di ispirazione nel cammino verso una giustizia globale e una cooperazione internazionale più stretta.

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Carabinieri: prima confisca e conversione in euro di monete digitali sottratte a napoletani

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La Sezione Criptovalute del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria ha completato con successo la prima operazione di conversione in euro di beni confiscati in monete digitali. L’attività è conseguente al sequestro di Bitcoin e Monero, per un controvalore di circa 11mila euro, avvenuto a gennaio 2023, quando la Prima Sezione Operativa di Roma e la Sezione Criptovalute hanno eseguito otto misure cautelari nei confronti di individui, tutti residenti a Napoli, sospettati di appartenere ad un gruppo criminale dedito alla contraffazione valutaria. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli e condotte con la collaborazione di Eurojust ed Europol, fanno parte di un ampio contesto investigativo iniziato nel 2018, mirato a smantellare una rete di distribuzione di banconote contraffatte attraverso il Darkweb, canali Telegram e il trasferimento di criptovalute come Bitcoin e Monero su wallet dedicati. Lo rende noto un comunicato dell’Arma.

“Nel corso delle operazioni le criptovalute sequestrate – in particolare Monero e Bitcoin, spiega la nota – erano state trasferite dalla Sezione Criptovalute su portafogli dedicati, attraverso l’uso di tecniche e software sviluppati direttamente dal Reparto Specializzato dell’Arma che consentono la creazione dei wallet garantendo, oltre ad una elevata sicurezza, anche una gestione particolare delle chiavi private e/o seed phrase. L’approccio utilizzato dalla Sezione Criptovalute assicura che nessun singolo operatore possieda la conoscenza completa della chiave privata, eliminando così un punto critico di vulnerabilità e aumentando significativamente la protezione contro gli attacchi informatici”.

“Le criptovalute, oggetto di sequestro, sono state confiscate con decreto emesso dall’Autorità Giudiziaria di Napoli la quale – prosegue la nota – ha disposto la conversione e il trasferimento al Fondo Unico di Giustizia. Pertanto, i Carabinieri della Sezione Criptovalute unitamente a personale dell’Exchange italiano Young Platform nominato appositamente ausiliario di polizia giudiziaria per procedere alla conversione, hanno provveduto al trasferimento e cambio in euro per il successivo deposito al Fug delle somme oggetto della confisca”. “La peculiarità di questa operazione non risiede solo nel suo successo e nella sua natura pionieristica, ma anche nel modo in cui dimostra l’efficacia dell’Arma dei Carabinieri nello svolgere operazioni altamente specializzate anche con le nuove tecnologie finanziarie. L’Arma dei Carabinieri, sempre attenta e vigile nelle indagini sul sensibile tema del Cybercrime, ha svolto recentemente il primo corso di perquisizione e sequestri di valute digitali presso l’Istituto Superiore Tecniche Investigative di Velletri, con il quale ha formato 25 operatori già specializzati in indagini telematiche”, conclude la nota.

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Reddito cittadinanza, presi altri 63 beneficiari e denunciati per truffa

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Sono 63 le persone che in provincia di Foggia sono state denunciate per aver indebitamente conseguito il reddito di cittadinanza, per un ammontare complessivo di 691 mila euro. Tra quelle individuate dai finanzieri del comando provinciale di Foggia negli ultimi due mesi ci sono i componenti di un intero nucleo familiare, che vive sul Gargano, e che avrebbero presentato istanze per ottenere il reddito di cittadinanza, allegando una dichiarazione sostitutiva mancante dell’indicazione dell’esatta composizione del nucleo familiare, che ha consentito loro di ricevere indebitamente oltre 21.400 euro. I controlli hanno interessato tutto il territorio provinciale, in particolare Cerignola, San Severo, Vieste e San Nicandro Garganico. I 63 beneficiari sono stati segnalati alla direzione provinciale Inps per la sospensione del sussidio. Numerose le irregolarita’ riscontrate dalle Fiamme gialle: dalla mancanza del requisito della residenza effettiva nel territorio nazionale alle mendaci dichiarazioni inerenti alla composizione del nucleo familiare, dall’omessa dichiarazione dello svolgimento di attivita’ lavorative, in diversi casi anche esercitate in nero, alla perdita del diritto al beneficio in conseguenza dello stato di detenzione.

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