Collegati con noi

Cultura

Campiello, trionfa Bernardo Zannoni con 101 voti: prima opera, ed ho fatto un casino

Pubblicato

del

Con il suo primo romanzo, ‘I miei stupidi intenti’ (Sellerio), 101 voti, in cui la faina orfana Archy riesce a guadagnare la coscienza, il giovane Bernardo Zannoni ha trionfato a sorpresa al Premio Campiello 2022. “E’ la mia prima opera pubblicata e ha gia’ fatto un casino. Non me lo aspettavo, non mi sono nemmeno preparato un discorso. Grazie a chi ha creduto in me, vengo dal nulla, ho girato l’angolo giusto ieri” ha commentato a caldo Zannoni, 27 anni, di Sarzana, sul palco del Teatro La Fenice. “La coscienza e’ una dannazione, un vantaggio, ma bisogna salvare il salvabile prima di scomparire. Ho cominciato il libro a 21 anni. Volevo fare un romanzo su una volpe, le faine sono un po’ come le volpi, ma meno conosciute e cosi’ ho pensato: ‘perche’ non una faina? E’ piu’ originale, meno scontata” ha raccontato lo scrittore. Ha vinto “un ragazzo di 27 anni che ha cominciato a scrivere a 21 anni un libro che parla di un animale in un Paese che si sa non e’ un Paese per giovani” ha commentato il presidente della Giuria dei Letterati Walter Veltroni. “Il Campiello e la letteratura sono la saga della liberta’ di essere se stessi, di avere le proprie convinzioni politiche” ha spiegato Veltroni nell’edizione in cui si sono festeggiati i 60 anni del Campiello. E per l’occasione e’ arrivato ‘Il Campiello dei Campielli’ che ha visto libro prescelto ‘La Tregua’ di Primo Levi, vincitore della prima edizione nel 1963, “per l’importante testimonianza civile e per la straordinaria qualita’ letteraria dei suoi testi”. Levi, che vinse anche nel 1982 con ‘Se non ora quando’, e’ l’autore “in cui c’e’ lo spirito del racconto del Campiello che e’ la liberta’” ha affermato Veltroni e in collegamento video e’ stata emozionante la testimonianza della senatrice Liliana Segre. “Io ho sempre detto le stesse parole di Levi: ‘non dimentico nulla, cerco di ricordarmi i volti, le parole, i colori. Non perdono perche’ non posso perdonare un delitto simile. Ma se avessi odiato sarei diventata come i miei aguzzini, ma io sono diversa da loro, scelgo l’amore”. Al secondo posto “La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini” (Einaudi) di Antonio Pascale, 54 voti, in cui lo scrittore si affida alle piante e dedica ogni capitolo a un albero per raccontare il desiderio di vivere e amare, la forza, la compassione. Al terzo Elena Stancanelli con ‘Il tuffatore” (La nave di Teseo), 46 voti, in cui racconta la parabola di Raul Gardini che diventa il simbolo di una generazione scomparsa. Al quarto Fabio Baca’ con ‘Nova (Adelphi), 43 voti e al quinto Daniela Ranieri con “Stradario aggiornato di tutti i miei baci” (Ponte alle Grazie), 31 voti. Le preferenze arrivate dalla Giuria Popolare di Trecento Lettori Anonimi sono state 270. La serata finale, tornata nella sede storica del Gran Teatro La Fenice che aveva lasciato a causa della pandemia, spostandosi nel 2020 in piazza San Marco e nel 2021 all’Arsenale, condotta da Francesca Fialdini, ha visto la partecipazione di circa 1000 invitati con tra gli ospiti istituzionali il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Inca’ e il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. Trasmessa in diretta televisiva su Rai 5 (al canale 23 della tv) e in streaming dalla piattaforma di Rai Play, la cerimonia ha visto Lodo Guenzi, musicista de Lo Stato Sociale e attore Premio Biraghi 2021, scegliere con grande empatia una parola, “Porta”, per i 60 anni del premio e per ogni libro. Per Antonio Pascale “Ramo”, per Fabio Baca’ “Rabbia”, per Elena Stancanelli “Paura”, per Daniela Ranieri “Segmento” e per Bernardo Zannoni “Inchiostro”. Diodato ha cantato sei canzoni tra cui ‘Lugano addio’ di Ivan Graziani e ‘L’isola che non c’e”’ di Edoardo Bennato. Nel corso della serata sono stati consegnati il Premio Fondazione Il Campiello alla Carriera a Corrado Stajano, 91 anni, che ha svelato in diretta che il suo libro piu’ amato e’ ‘Il sovversivo’, la storia di un ragazzo anarchico ammazzato sul lungarno di Pisa. Il Campiello Giovani 2022 ad Alberto Bartolo Varsalona per ‘La Spartenza’ e il Premio Campiello Opera Prima a Francesca Valente con ‘Altro nulla da segnalare’ (Einaudi). (

Advertisement

Cultura

Scala: la Filarmonica suona il cinema in piazza Duomo

Pubblicato

del

Schindler’s List, E.T, Il Gattopardo e anche Indiana Jones: per l’ormai tradizionale concerto alla città in piazza Duomo il prossimo 9 giugno la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly esplorerà il legame fra la musica sinfonica e il cinema. Solista d’eccezione, nella dodicesima edizione di questo concerto gratuito che sarà trasmesso su Rai 5, Rai Play e Radio3 e all’estero Artè e Wdr, sarà il violinista Emmanuel Tjeknavorian che a 29 anni da poco compiuti ha scelto di concentrarsi in particolare sulla carriera da direttore d’orchestra, ruolo in cui ha da poco preso la guida dell’orchestra Sinfonica di Milano. Quindi il concerto in piazza segna anche una “collaborazione fra enti” milanesi, ha spiegato Chailly, che spera si possa nel tempo allargare.

“Sarà un concerto irrinunciabile e un’occasione per vivere emozioni straordinarie” ha promesso l’assessore milanese Tommaso Sacchi. E sarà anche “divertente” ha aggiunto Chailly, con un programma che include brani come Lollapalooza di John Adams, la suite per violino e orchestra Le bouf sur le Toit di Darius Milhaud il cui sottotitolo è ‘cinema fantasia su arie sudamericane’, e ancora la suite e una selezione di ballabili da Il Gattopardo di Nino Rota (inclusa la sua orchestrazione del valzer di Verdi), Le avventure sulla terra da E.T e Scherzo per motocicletta e orchestra da Indiana Jones composti da John Williams. Al centro del concerto “un momento di spiritualità” tanto più significativo in questo momento di “tragici giorni di guerre parallele” ha aggiunto, ovvero il tema di Schindler’s List.

Il concerto “è la sintesi” dell’impegno della Filarmonica per aprirsi alla città e a un pubblico sempre più vasto, ha ricordato il presidente Maurizio Beretta. Ed è anche una occasione di collaborazione fra realtà diverse. L’appuntamento gratuito è infatti possibile grazie al contributo di Regione Lombardia, al patrocinio del Comune e al sostegno del main partner UniCredit, dallo sponsor Allianz (insieme alla fondazione Allianz Umana Mente) e Esselunga. E sempre con il cinema come filo conduttore, ha spiegato il coordinatore artistico Damiano Cottalasso, la Filarmonica sta pensando a un nuovo concerto con le musiche di John Williams (dopo quello diretto nel 2022 dallo stesso compositore, cinque volte vincitore dell’Oscar su 48 nomination, l’ultima quest’anno per il quinto capitolo della saga di Indiana Jones).

Continua a leggere

Cultura

Il caffè simbolo di Napoli, una due giorni per celebrarlo

Pubblicato

del

Non c’è giornata dei napoletani che non inizi con un caffè: che sia tradizionale, macchiato, schiumato, freddo o caldo, in tazza o in vetro, ma il buongiorno è sempre accompagnato da un caffè. E per celebrare questo legame imprescindibile tra la città e la sua bevanda, il Comune di Napoli propone una due giorni, il 7 e 8 maggio, dedicata interamente al caffè con la manifestazione ‘Nu bbellu ccafè’ in programma al Maschio Angioino. “Parlare del caffè a Napoli è parlare di noi – ha detto il sindaco, Gaetano Manfredi – il senso del caffè è socialità, cultura, storia, è stare insieme. Il grande valore di Napoli oggi è essere una grande capitale in cui le persone stanno insieme ed è importante soprattutto in un momento fatto di grandi divisioni, sofferenze e guerre e il caffè è anche momento di pace”.

Un legame che è celebrato e raccontato da sempre anche dalla musica, dal teatro, dalla letteratura. “Il caffè, insieme alla pizza, è uno degli emblemi della nostra città – ha detto l’assessora al Turismo, Teresa Armato – vogliamo fare in modo che le nostre tradizioni enogastronomiche diventino sempre più attrattori turistici perché a Napoli vengono per tante ragioni e una di queste sono sicuramente il mangiare e il bere le nostre prelibatezze”. L’idea della manifestazione è nata da un ordine del giorno proposto dalla vicepresidente del Consiglio comunale, Flavia Sorrentino, e approvato all’unanimità, con cui si chiedeva di istituire la Giornata del caffè in città.

Al Maschio Angioino, napoletani e turisti potranno partecipare a incontri che spiegheranno il caffè, le sue varianti e come si è arrivati al rito del caffè, potranno partecipare a workshop, a cui si affiancheranno momenti di assaggio, competizioni e contest. Alla manifestazione parteciperanno esperti di caffè, tutte le torrefazioni napoletane, molti bar napoletani fra cui lo storico Gambrinus. Un’iniziativa che si pone anche nel solco del percorso che la città di Napoli, insieme ad altre città italiane, ha messo in campo affinché il caffè sia riconosciuto patrimonio Unesco.

“Con questa manifestazione proviamo a diffondere questa dipendenza – ha sottolineato lo scrittore Maurizio De Giovanni – cerchiamo di fare da ‘pusher’ di una dipendenza fondamentale per i napoletani per cui il caffè è una modalità di incontro sociale”. Il logo della manifestazione è stato realizzato dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.

Continua a leggere

Cronache

Strasburgo: Getty restituisca la statua dell’Atleta di Lisippo all’Italia

Pubblicato

del

L’Italia ha tutto il diritto di confiscare e chiedere la restituzione della statua greca in bronzo dell’Atleta vittorioso attribuita a Lisippo che si trova attualmente nel museo della la villa Getty a Malibu, in California. Lo ha stabilito oggi all’unanimità la Corte europea dei diritti umani respingendo il ricorso presentato dalla fondazione Paul Getty per violazione della protezione della proprietà.

Nella sua sentenza, la Corte di Strasburgo ha quindi riconosciuto la legittimità dell’azione intrapresa dalle autorità italiane per recuperare l’opera d’arte che venne rinvenuta nelle acque dell’Adriatico, al largo delle Marche, nel 1964. E che, dopo varie vicissitudini, venne acquistata dalla fondazioni Getty nel 1977 per approdare infine al museo di Malibu. I giudici, in particolare, hanno sottolineato che la protezione del patrimonio culturale e artistico di un Paese rappresenta una priorità anche dal punto di vista giuridico. Inoltre, diverse norme internazionali sanciscono il diritto di contrastare l’acquisto, l’importazione e l’esportazione illecita di beni appartenenti al patrimonio culturale di una nazione.

La fondazione Getty, sottolinea inoltre la Corte, si è comportata “in maniera negligente o non in buona fede nel comprare la statua nonostante fosse a conoscenza delle richieste avanzate dallo Stato italiano e degli sforzi intrapresi per il suo recupero”. Da qui la constatazione che la decisione dei giudici italiani di procedere alla confisca del bene conteso “è stata proporzionata all’obiettivo di garantirne la restituzione”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto