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Dybala show, doppietta al Monza e Roma già sogna

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La Roma e’ prima in classifica da sola dopo gli anticipi della 4/a giornata e a piazzarvela e’ stato il giocatore piu’ atteso, Paulo Dybala. Con un uno-due frutto di classe e opportunismo, nell’arco di 15 minuti nel primo tempo ha toccato i 100 gol in serie A, ha messo al tappeto un Monza gia’ arrivato all’ Olimpico sotto il peso di tre sconfitte e ha mandato in paradiso una tifoseria che non chiedeva altra risposta all’ ennesimo tutto esaurito garantito alle casse del club. Il compito della Roma contro l’ultima in classifica non era certo da brividi e probabilmente sarebbe stato svolto ugualmente con successo ma i lampi del campione argentino hanno fatto emergere i pregi della squadra, dalla solidita’ difensiva alla capacita’ offensiva, che in altre occasioni non era riuscita a mostrare. E’ presto per sognare dopo questo 3-0, ma comunque e’ piu’ che lecito, come lo e’ pensare sull’altra sponda ad un addio alle porte per Giovanni Stroppa, specie se il prossimo derby in casa con l’Atalanta dovesse finire male.

Jose’ Mourinho aveva promesso un corposo turnover dopo i balbettii dello Stadium e non si e’ rimangiato del tutto la parola, schierando Celik e Zalewski esterni al posto di Karsdorp e Spinazzola, mentre El Shaarawy e’ rimasto in panchina – dove ha trovato posto per la prima volta Belotti – dato che in avanti sono stati confermati Abraham e Dybala, con Pellegrini sulla linea dell’argentino. In difesa Kumbulla ha dato respiro a Smalling, ma solo per mezz’ora a causa di un infortunio muscolare dell’albanese. Nel Monza c’e’ stato l’esordio da titolare di Pessina piazzato a centrocampo con Sensi e Machin alle spalle della coppia Caprari-Petagna. Non intimorito ne’ dall’ambiente bollente ne’ dal finora deludente esordio in A, il Monza ha cominciato la partita meglio dei padroni di casa, piuttosto lenti e quasi distratti, riuscendo a portarsi piu’ volte vicino all’area giallorossa ma senza creare pericoli. A cambiare le carte in tavola – e a togliere spunti per possibili nuove critiche alla squadra da parte di Mourinho – era pero’ in agguato il vero asso in campo, Dybala, che su una buona sponda di testa di Abraham si e’ involato per 50 metri domando il pallone con pochi tocchi e freddando Di Gregorio con un sinistro chirurgico. La prima rete in giallorosso della Joya ha suggellato l’amore gia’ sconfinato dei tifosi per l’ex Juve, osannato dopo la prodezza, e il raddoppio arrivato al 32′, in scivolata su una corta respinta del portiere su tiro di Abraham, e’ stato accolto come il segno di un glorioso destino comune.

Il 2-0 ha dato alla Roma tutta la tranquillita’ necessaria per controllare il resto della frazione, mentre il gioco del Monza e’ diventato ancora piu’ confuso e irrisolto, facilmente arginato dalla difesa di casa. Nella ripresa, dopo un’occasione della tripletta mancata da Dybala, il Monza ha cercato qualche affondo nell’area giallorossa, ma Rui Patricio non ha mai rischiato troppo, mentre la Roma ha avuto piu’ spazi per ampliare il vantaggio. Pellegrini e Abraham ci hanno provato, Ibanez di testa c’e’ riuscito al 16′ per il 3-0 che non e’ piu’ cambiato. Gli ultimi brividi sono venuti dai boati del pubblico per l’uscita di Dybala, sostituito da El Shaarawy, e l’esordio di Belotti, che e’ andato anche vicinissimo a bagnarlo con una rete. Se l’argentino a Roma e’ gia’ un idolo, il secondo avra’ tempo per cercare uguale ruolo.

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Champions, il Real Madrid batte il Bayern e va in finale: Ancelotti re di coppe

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Il Real Madrid ha compiuto un’impresa pazzesca al Santiago Bernabeu, ribaltando le sorti della semifinale di Champions League contro il Bayern Monaco e guadagnandosi un posto nella finale di Londra. La partita sembrava ormai indirizzata verso la vittoria del Bayern, che era in vantaggio grazie alla rete di Davies, ma Joselu ha cambiato il destino del match con una doppietta nei minuti finali.

Carlo Ancelotti, l’architetto di questa incredibile vittoria, ha dimostrato ancora una volta di essere il “re di coppe”. I suoi ragazzi hanno indossato una maglietta con la scritta “a por la 15′”, a testimonianza del desiderio di conquistare la quindicesima Coppa dei Campioni. Ancelotti ha saputo leggere la partita e ha effettuato le sostituzioni giuste al momento giusto, in particolare l’ingresso di Joselu si è rivelato decisivo per il successo del Real Madrid.

Il Bayern Monaco ha offerto una resistenza tenace, ma l’errore di Neuer ha aperto la porta al Real Madrid. La squadra spagnola ha preso l’iniziativa, sostenuta da un tifo assordante, e ha continuato a creare occasioni da gol. Vinicius è stato particolarmente pericoloso sulla fascia sinistra, ma è stata la determinazione di Joselu a fare la differenza.

Ancelotti ha elogiato l’apporto del suo staff e dei suoi giocatori, sottolineando l’importanza di delegare e di avere un gruppo di alto livello. La vittoria del Real Madrid è stata una dimostrazione di carattere e determinazione, e ora la squadra si prepara per affrontare il Borussia Dortmund nella finale di Champions League a Londra.

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Conference League, la Fiorentina pareggia con il Brugge e va in finale

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La Fiorentina conquista la finale di Conference League  contro il Club Brugge. Il pareggio 1-1 in Belgio è stato sufficiente per garantire agli uomini di Italiano la loro seconda finale consecutiva in questa competizione, dopo la delusione dello scorso anno contro il West Ham United. Il match è stato inizialmente tattico, con entrambe le squadre che hanno impiegato venti minuti per calibrare i propri movimenti. Il primo vero sussulto è arrivato con un mancino alto di Mandragora, ma è stato il Bruges a trovare il gol con De Cuyper, che ha sfruttato un’occasione su un errore difensivo della Viola. La squadra italiana ha risposto con determinazione, creando diverse occasioni ma senza riuscire a concretizzare. Tuttavia, il rigore trasformato da Beltran ha ribaltato le sorti del match, portando la Fiorentina in finale. La ripresa è stata un vero e proprio assedio viola, con Kouamé che ha colpito la traversa e Mignolet che ha salvato il Bruges su una punizione magistrale del capitano viola. Ma è stato Beltran a scrivere la storia, con il suo gol che ha garantito alla Fiorentina un posto nella finale. Non sono mancati momenti di tensione, come la parata di Terracciano che ha tenuto la porta inviolata. Ora gli occhi sono tutti puntati sulla finale del 29 maggio allo Stadio Agia Sophia di Atene, dove la Fiorentina cercherà di conquistare il trofeo.

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Internazionali di Roma, Djokovic: sarò al top della forma per Roland Garros

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“Penso di essere sulla buona strada per raggiungere il picco della mia forma al Roland Garros di Parigi”. Lo ha detto Novak Djokovic nella conferenza stampa agli Intenzionali d’Italia. “Spero che qui a Roma possa giocare meglio di quanto ho fatto a Montecarlo – ha proseguito – Il desiderio, ovviamente, è sempre quello di arrivare lontano. Ma vediamo. Adesso è un concetto diverso. È la prima volta che Roma e Madrid durano quasi due settimane, come Indian Wells e Miami. E questo ti da più tempo per recuperare tra una partita e l’altra se continui nel torneo, il che penso sia utile per me”. L’obiettivo, oggi, però non è Roma.

“In termini di preparazione guardo oltre – ha spiegato – Punto al Roland Garros, a Wimbledon e alle Olimpiadi. Questo è il blocco per il quale ci stiamo preparando di più e sono soddisfatto di come sono andati gli ultimi 10-14 giorni di allenamento”.

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