Collegati con noi

Esteri

Violenti scontri armati fra bande in carcere in Ecuador, è una carneficina: 116 morti

Pubblicato

del

Violenti scontri fra bande hanno trasformato per molte ore in un campo di battaglia il carcere El Litoral di Guayaquil, nel sud dell’Ecuador, lasciando sul terreno 116 morti e 80 feriti. Si tratta non solo del piu’ grave episodio della storia ecuadoriana, ma del quinto di tutti i tempi in America latina. Ammutinamenti e rivolte sono comuni nel sistema penitenziario ecuadoriano, ma la violenza e la crudelta’ degli scontri di martedi’ hanno messo le autorita’ con le spalle al muro, costringendo il presidente Guillermo Lasso a decretare lo stato di emergenza carceri per 60 giorni in tutto il Paese e ad autorizzare l’intervento nei centri di reclusione delle forze armate. Lasso ha annullato gli appuntamenti nella sua agenda e si e’ precipitato a Guayaquil per assumere il coordinamento delle operazioni di ripristino della normalita’ nel Litoral e disporre misure di emergenza per sostenere le famiglie dei deceduti. Secondo una ricostruzione dell’accaduto di Procura e polizia giudiziaria, la scintilla e’ stata provocata dalla decisione di una banda di reclusi, Los Choneros,di festeggiare il compleanno di uno dei capi chiamato ‘Victor’, rivendicando nel contempo il controllo del centro di reclusione. Questo avrebbe “suscitato l’ira dei membri di altre due bande – Los Lobos e Tiguerones – che hanno contestato l’ambizione del gruppo avversario, aprendo il fuoco in vari padiglioni della prigione. Secondo i media, comunque, sotto le ceneri covava un fuoco alimentato dalle voci dell’imminenza di una deportazione di massa dei capi dei diversi gruppi verso altri centri di reclusione. Di fronte alla violenza degli scontri, le guardie carcerarie, in numero esiguo, non hanno neppure tentato di intervenire, lasciando quindi per molto tempo i padiglioni del carcere in mano ai detenuti che hanno usato negli scontri numerose armi da fuoco e da taglio, e perfino bombe a mano. L’intervento di corpi speciali della polizia e dell’esercito ha consentito in serata, dopo varie ore, di riprendere il controllo della situazione. L’entita’ del massacro e’ emersa lentamente, a mano a mano che agenti e soldati entravano nelle celle e negli spazi comuni. Almeno otto detenuti sono stati decapitati nella battaglia, mentre cadaveri, anche con mani e piedi mozzati, sono stati trovati oltre che nelle celle, nei bagni, nei corridoi e perfino nei condotti dell’aria condizionata. Inoltre, in un cortile sono stati rinvenuti i resti carbonizzati di numerosi reclusi, evento che ha rallentato la definizione del bilancio e dell’identita’ delle vittime, tanto che pochissimi corpi sono stati riconsegnati alle famiglie I 116 morti del Litoral rappresentano non solo il piu’ grave evento di questo tipo per l’Ecuador, ma anche il quinto di sempre in America latina dopo quelli avvenuti in Honduras (361 nel 2012), Peru’ (250 nel 1986), Repubblica dominicana (135 nel 2005), e Brasile (133 nel 2006).

Advertisement

Esteri

Londra attacca Mosca: risposte inadeguate, stop ad attività maligne in casa nostra

Pubblicato

del

Il ministro dell’Interno britannico, James Cleverly, ha denunciato come “totalmente inadeguate” le spiegazioni offerte da Mosca alle denunce di un’intensificazione di “attività maligne” nel Regno Unito come in altri Paesi occidentali sullo sfondo della guerra in Ucraina. Di qui, ha rimarcato Cleverly, “la nostra risposta risoluta e ferma” annunciata oggi con la prevista espulsione dell’addetto militare russo (accusato d’essere “un ufficiale non dichiarato” dei servizi di spionaggio del Gru), la revoca dello status diplomatico ad alcune proprietà facenti capo all’ambasciata di Mosca nel Regno che sarebbero state usate come basi per operazioni “d’intelligence” e la riduzione della durata dei visti diplomatici. “Vogliamo rendere evidente alla Russia che noi non tollereremo una simile escalation”, ha insistito il titolare dell’Home Office, mettendo poi le mani avanti sulla reazione del Cremlino e alzando ulteriormente i toni della retorica: nelle sue parole, è prevedibile che Mosca risponda evocando accuse di russofobia contro il governo di Rishi Sunak e “teorie della cospirazione”, argomenti a cui i britannici “non intendono abboccare, facendosi prendere in giro da mosche cocchiere, troll e lacchè di (Vladimir) Putin”. “Il nostro messaggio alla Russia è chiaro: deve fermare la sua guerra illegale, ritirare le truppe dall’Ucraina e cessare queste attività maligne”, ha concluso Cleverly.

Continua a leggere

Esteri

Putin: non rifiutiamo il dialogo con i Paesi occidentali

Pubblicato

del

“La Russia non rifiuta il dialogo con i Paesi occidentali, la scelta spetta a loro”. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dall’agenzia Ria Novosti, nel suo discorso di insediamento per il quinto mandato. “Vogliono continuare a cercare di limitare lo sviluppo della Russia, continuare la politica di aggressione, pressione sul nostro Paese che non è cessata da anni, o guardare ad una via per la cooperazione e la pace?” si domanda Putin.

Continua a leggere

Esteri

Guterres: Italia pilastro fondamentale multilateralismo

Pubblicato

del

“L’Italia è un pilastro fondamentale del multilateralismo e un partner esemplare delle Nazioni Unite. In ogni area delle nostre attività l’Italia è sempre presente, nelle operazioni di peacekeeping, nello sviluppo sostenibile, nella protezione climatica, nei diritti umani. E’ molto importante dirlo nel momento in cui l’Italia assume la presidenza del G7” ha spiegato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres incontrando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita al Palazzo di vetro.

“Questo paese – ha proseguito Guterres – è sempre stato un ponte tra nord e sud, un ponte che ora è più necessario che mai, quando si vive in un mondo dove le divisioni geopolitiche hanno creato tante difficolta’ in tutte le aree”. “E’ molto importante avere l’Italia alla guida del G7 – ha continuato – ed essere in grado di raggiungere le riforme della nostra istituzione multilaterale che non rappresenta più la realtà del mondo moderno”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto