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Cronache

Coronavirus, verifiche in 10 residenze sanitarie per anziani nel Napoletano

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Rischio contagio nelle residenze sanitarie assistite, l’Asl Napoli 3 sud avvia le verifiche. Sono infatti state ispezionate, per verificare la corretta applicazione delle misure di prevenzione per la diffusione del Covid-19, le prime dieci Rsa sul territorio servito dall’azienda sanitaria: ”La Napoli 3 Sud – si legge in una nota diffusa dall’ufficio stampa dell’Asl – e’ stata tra le prime in Campania ad attivare un controllo cosi’ diffuso. In sette strutture, cinque per anziani e due per disabili, sono stati eseguiti test rapidi su circa 350 ospiti e 300 operatori. I test effettuati hanno dato esito negativo tranne che in cinque casi (che riguardano tre ospiti e due operatori), i quali sono stati posti in isolamento e sottoposti a tampone ed ora sono in attesa di risultato”. In particolare, alla Rsa di Madonna dell’Arco, dove informa la Napoli 3 Sud ”gli ospiti presenti sono tutti in buone condizioni generali, sono stati effettuati i primi tamponi di controllo sui sei dipendenti positivi. In tre casi i lavoratori si sono negativizzati e appena riceveranno il risultato del tampone di controllo effettuato oggi potranno lasciare la struttura. In due casi il tampone e’ ancora positivo ed in uno e’ da ripetere”. La prossima settimana saranno sottoposti al tampone tutti gli ospiti gia’ risultati positivi. Sempre la settimana prossima continueranno nelle strutture i sopralluoghi per verificare le misure di contenimento Covid e contestualmente saranno eseguiti i test sierologici su ospiti e operatori.

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Cronache

Omicidio Falcone, quel 23 maggio del 1992 raccontato dai testimoni

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Falcone che fuma il suo sigaro cubano in auto e che viene “rimproverato” dall’agente di scorta, Falcone che segue lavorando con la coda dell’occhio dalle telecamere del suo bunker al Palazzo di Giustizia gli agenti in servizio mentre giocano a carte. Queste testimonianze di protagonisti diretti e indiretti della strage di Capaci e i ricordi degli ascoltatori di quel terribile giorno del 1992 animeranno l’intero palinsesto di giovedì 23 maggio dell’emittente radiofonica Primaradio, che trasmette nella Sicilia Occidentale, e che vuole ricordare così il trentaduesimo anniversario della strage. Nel corso dello speciale parlano i poliziotti della scorta di Falcone, l’ex autista Giuseppe Costanza, che si salvò perché seduto nel sedile posteriore dell’auto blindata avendo lasciato la guida al magistrato, i soccorritori, giornalisti e fotografi arrivati sul luogo della strage ma anche semplici cittadini che ricordano cosa stavano facendo quel giorno in concomitanza con la strage. Giuseppe Costanza, autista del giudice Giovanni Falcone, racconta gli ultimi minuti prima dell’esplosione: “si disse che se io fossi stato alla guida il giudice Falcone, stando seduto dietro, si sarebbe salvato.

Ne sarei stato più che felice perché se Falcone fosse rimasto in vita l’Italia oggi sarebbe ben diversa. Lo dico perché la settimana prima dell’attentato, arrivando a Palermo, salendo in macchina mi disse ‘è fatta, sarò il Procuratore nazionale Antimafia, ci organizzeremo come ufficio a Palermo e ci muoveremo con un piccolo elicottero'”. Diego Bonsignore, poliziotto in pensione, ex autista di Giovanni Falcone per 4 anni, ricorda quando il giudice stava fumando un grosso sigaro cubano, lui aprì il vetro e fece notare al magistrato che stavano soffocando: “pensavo che mi avrebbe sollevato dalla scorta invece ha saputo incassare…”.

A Bonsignore viene in mente anche quando giocava con i colleghi a carte nel bunker del Palazzo di Giustizia di Palermo: “lui ci guardava dalle telecamere e quando vedeva che un collega sbagliava tutto usciva e gli diceva in dialetto non sai giocare, levaci mano”. Antonio Vassallo, allora giovane fotografo di Capaci, arrivò sul posto pochi minuti dopo l’esplosione e vide estrarre dall’auto blindata Giovanni Falcone “a cui dondolava ancora la testa” e la moglie Francesca Morvillo. A Vassallo sequestrarono il rullino della sua macchina fotografica che non è mai finito agli atti dell’inchiesta.

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Cronache

Toti davanti ai pm è giovedì 23 maggio

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Il governatore Giovanni Toti, ai domiciliari con l’accusa di corruzione e falso, verrà interrogato dai magistrati genovesi tra due giorni, giovedì 23 maggio. Al momento non è stato reso noto il luogo dell’interrogatorio che verrà condotto dai pm Luca Monteverde e Federico Manotti. Toti si era avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Paola Faggioni, rimandando alla lettura dell’imponente fascicolo di indagine. Nei prossimi giorni verranno sentiti come persone informate dei fatti anche il sindaoc Marco Bucci e l’armatore Gianluigi Aponte.

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San Severo, incidente alla giostra: 9 giovani

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Nove giovani, tutti minorenni e di età superiore ai 10 anni, sono rimasti feriti in un grave incidente avvenuto durante la festa patronale della Madonna del Soccorso a San Severo. L’incidente è accaduto nella serata di ieri presso il luna park di via Fortore, quando una giostra ha subito un cedimento strutturale, presumibilmente a causa del cedimento di due grossi cavi.

Il sindaco di San Severo, Francesco Miglio, ha riferito nell’intervista notturna a un sito web di informazione locale che due dei feriti hanno riportato lesioni gravi e sono stati immediatamente trasportati all’ospedale di San Giovanni Rotondo. Gli altri sette, con ferite più lievi, sono stati ricoverati presso gli ospedali di Foggia e San Severo.

Le autorità locali stanno attualmente conducendo accertamenti per determinare le cause esatte dell’incidente. Al momento, la priorità resta il trattamento medico dei giovani feriti e il supporto alle loro famiglie. Nel frattempo, la giostra è stata chiusa e l’area circostante isolata per permettere agli investigatori di effettuare i necessari rilievi tecnici.

 

 

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