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Universiadi Napoli 2019, dopo Osakue brilla anche la stella Folorunso: sono già 36 le medaglie azzurre

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Nemmeno la buriana che si e’ abbattuta su Napoli a meta’ pomeriggio e’ riuscita a fermare la corsa di Ayomide Folorunso che regala all’Italia un’altra medaglia d’oro alle Universiadi stravincendo i 400 ostacoli e confermando ancora una volta di essere una delle punte di diamante dell’atletica italiana. Si chiude con l’argento di Linda Caponi nei 400 stile il programma del nuoto mentre deludono le staffette 4×100 misti. Ai piedi del podio Ilaria Cusinato, quarta nei 200 farfalla con Alessia Polieri quinta. La settima giornata delle Universiadi si era aperta con la medaglia di bronzo di Antonio Flecca nel taekwondo (cat. -58 kg), con un po’ di rammarico per aver perso la semifinale contro l’atleta della Mongolia per un solo punto. Al giro di boa della competizione l’Italia ha gia’ superato il bottino delle Universiadi di due anni fa a Taipei: ad oggi sono 36 le medaglie azzurre e le possibilita’ di incrementare il bottino non mancano, soprattutto ora che entrano nel vivo gli sport di squadra. “Quando ho visto Daisy Osakue vincere la medaglia d’oro ho capito che era un momento magico. Siamo grandi amiche e la sua vittoria mi ha ispirato a dare il massimo”, rivela Ayomide Folorunso. “Sono contentissima, euforica. In ogni gara di questa stagione sono riuscita a mettere in pratica qualcosa delle nuove tecniche che sto sperimentando – dice -. Sto trovando la mia ritmica ideale, un abito che sto cucendo su misura per me”. Si e’ concessa una giornata da turista Daisy Osakue dopo la vittoria di ieri sera nel lancio del disco. Alle Universiadi la piemontese di origini nigeriane – protagonista un anno fa di una aggressione, quando fu colpita all’occhio da un uovo lanciato da tre ragazzi da un’auto in corsa – ha migliorato il suo primato personale, segnale incoraggiante in proiezione Mondiali di Doha. “Sono molto felice di aver vinto – dice – anche perche’ avevo di fronte avversarie toste. Soprattutto la tedesca Claudine Vita, la piu’ tosta di tutte. Adesso la mia allenatrice, mi ha dato tre giorni di pausa e me li sto godendo a spasso per Napoli. Anche se oggi mi sono svegliata a mezzogiorno cerco di recuperare il tempo visitando questa citta’ meravigliosa”. Per lei anche i complimenti del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che sul suo profilo Facebook ha sottolineato: “Merita un elogio speciale”. Allo sprint finale gli sport di squadra: le nazionali di pallanuoto sono in semifinale cosi’ come gli azzurrini del calcio che domani sera si giocano l’accesso alla finale contro il Giappone a Salerno e a sostegno dei ragazzi allenati da Daniele Arrigoni arriva anche l’appello ai tifosi di Gennaro Gattuso: “Giocheremo contro la squadra favorita per la vittoria finale delle Universiadi – le parole di ‘Ringhio’ – Aiutiamoli con il tifo, facciamo sentire ai ragazzi della Nazionale il calore”.

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Masters 1000 di Madrid, Matteo Arnaldi elimina Novak Djokovic: il mio idolo, è incredibile

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“Novak è il mio idolo, ero già contento di poterci giocare contro, perchè non era mai successo. Invece l’ho battuto è incredibile”. Così Matteo Arnaldi dopo aver eliminato Novak Djokovic al secondo turno del Masters 1000 di Madrid. “Per riuscirci ho dovuto giocare al mio meglio – ha continuato l’italiano n.44 al mondo -. Sapevo che lui non è in un gran momento di forma così ho cercato di portare avanti gli scambi e cercar di farlo sbagliare”. “Ovviamente ero molto teso all’inizio, quasi me la facevo sotto, anche perchè da quando avevo 9 o 10 anni ho cominciato a guardare le sue partite – ha ammesso Arnaldi, 24 anni – ma poi con l’andare avanti della partita mi sono calmato. Sono stato contento di prendere il break per primo, perchè sapevo che prima o poi me l’avrebbe fatto lui. E’ stato tutto perfetto”.

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A San Siro arriva la Roma, l’Inter cerca il riscatto

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Tornare subito a correre. È questo l’obiettivo dell’Inter di Simone Inzaghi che, dopo le sconfitte contro Bologna e Milan in Coppa Italia, vuole rialzarsi immediatamente per non perdere terreno nel testa a testa scudetto con il Napoli di Antonio Conte. L’ultima volta in cui i nerazzurri incapparono in due sconfitte consecutive, nell’annata 2022/23, servì del tempo alla squadra di Inzaghi per rialzarsi, visto che seguirono due pareggi prima di ritrovare la vittoria. Stavolta però, con il traguardo vicino e la concorrenza spietata, la risposta dovrà essere immediata. Domani a San Siro (si va verso il tutto esaurito), arriverà la Roma di Claudio Ranieri, a caccia di punti preziosi nella corsa per la Champions League.

Inzaghi prepara una mini-rivoluzione nella formazione rispetto al derby perso mercoledì: saranno infatti sette i cambi nell’undici titolare, anche a causa delle assenze per squalifica di Bastoni e Mkhitaryan, con il tecnico che si affiderà agli altri suoi titolarissimi per tornare subito a conquistare i tre punti. Nel consueto 3-5-2, l’Inter dovrebbe schierarsi con Sommer in porta, Pavard, Acerbi e Bisseck a comporre la linea difensiva; Darmian e Carlos Augusto agiranno sulle fasce, con Barella, Calhanoglu e Frattesi in mezzo al campo. In attacco, Lautaro Martinez sarà sicuro del posto, mentre al suo fianco è ballottaggio tra Arnautovic e Correa. Grande fiducia dunque in capitan Lautaro Martinez, vero punto di riferimento per Inzaghi in questa fase cruciale della stagione.

L’argentino infatti ha disputato da titolare 23 delle 27 partite ufficiali giocate dall’Inter nel solo 2025, saltandone due per infortunio e riposando solo in altre due occasioni restando in panchina per tutta la durata del match. E per il capitano interista sorridono le statistiche contro la Roma: nelle ultime sei sfide di Serie A contro i giallorossi, Lautaro ha partecipato a tre reti, con due gol e un assist, riscattando un inizio complicato nei precedenti incroci con la squadra capitolina. Inzaghi potrà inoltre contare su importanti rientri in panchina: Denzel Dumfries e Piotr Zielinski sono nuovamente a disposizione dopo i rispettivi problemi fisici. Più incerta invece la situazione di Marcus Thuram, visto che il francese continua il suo recupero e spera di tornare disponibile per la delicatissima semifinale di Champions League contro il Barcellona, in programma mercoledì prossimo al Montjuïc.

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Conte studia per un Napoli vincente in casa con Torino

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Testa tutta sul Torino, senza pensare all’Inter reduce da due sconfitte, senza farsi condizionare dal risultato che arriverà nel pomeriggio dal match dei nerazzurri contro la Roma. E’ linea che il tecnico Conte ha impartito al suo Napoli in questi giorni. L’aggancio ai nerazzurri in testa alla classifica è avvenuto lo scorso week end grazie a un Napoli, secondo dal 15 febbraio, che non ha mai mollato la presa. La vittoria a Monza coincide con la prima volta in cui il club azzurro è riuscito a vincere due partite di fila, una striscia che non gli riusciva dal 25 gennaio, quando gli azzurri sconfissero la Juventus, inanellando ben quattro vittorie consecutive.

Domani sera il Maradona vuole vedere Lukaku e compagni tornare a quel ritmo, quello dei tre punti a partita, firmando la terza vittoria di fila nella speranza che i giallorossi rallentino la squadra di Inzaghi concedendo al Napoli la vetta in solitaria. Obiettivi importanti, in sostanza, che si costruiscono con determinazione giornata dopo giornata. Lo sa bene il gruppo azzurro che in queste settimane è blindato a Castel Volturno, con pochi occhi a osservare le idee che Conte si prepara a mettere in campo. Il tecnico azzurro ha deciso di non fare conferenza stampa nella giornata in cui si sono celebrati i funerali di Papa Francesco ma qualche idea è trapelata come quella balenata sulla difesa, visto che difficilmente Buongiorno possa recuperare per la partita di domani.

Con Juan Jesus che ha detto addio al finale di stagione, l’alternativa al centro sembra essere solo Rafa Marin. Una soluzione innovativa però potrebbe essere quella di spostare Olivera da terzino sinistro a centrale, al fianco di Rrahmani, mettendo in campo Spinazzola sulla fascia sinistra. Un’idea suggerita dal ruolo di difensore centrale che Olivera ricopre con l’Uruguay ma nella difesa a tre schierata dal ct Marcelo Bielsa. Gli infortuni pesano tanto e questi giorni di avvicinamento al match sono serviti a Conte per capire se si può tentare lo spostamento.

Le risposte arriveranno però solo domani sera, in un match che non vedrà in campo l’ex granata Buongiorno. All’andata la vittoria azzurra venne firmata da McTominay e il centrocampista scozzese ha voglia ancora di segnare e di giocare al meglio, come nelle ultime gare. Come Lukaku, d’altronde, che dopo avere segnato nelle ultime tre partite al Maradona, tiene gli occhi puntati sull’obiettivo scudetto.

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