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Cronache

Toh, fanno la guerra ai diplomifici: focus su Campania, Lazio, Sicilia

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Rafforzare i controlli, elaborare interventi di tipo amministrativo e predisporre soluzioni normative. E’ con queste tre direttrici che il Ministero dell’istruzione e del Merito cercherà di arginare i cosiddetti diplomifici e “difesa del sistema pubblico di istruzione” e “contro ogni fenomeno di opacità e illegalità”, anche alla luce dell’incontro di oggi al dicastero su alcune verifiche svolte. Il focus si concentrerà per il momento sugli istituti superiori paritari di tre regioni, Lazio, Campania e Sicilia, dove si sono stati riscontrati la gran parte dei ‘diplomifici’, ovvero istituti che hanno registrato un salto anomalo di iscrizioni per gli ultimi due anni di ciclo scolastico. Secondo un’inchiesta di Tuttoscuola sarebbero 92 gli istituti superiori “che presentano un fortissimo incremento di iscritti tra le quarte e le quinte classi dell’anno successivo” e che si trovano appunto in Campania (dove hanno sede 82 dei 92 istituti), Sicilia e Lazio.

In questi 92 istituti si sono registrati dai 70 a oltre 200 iscritti, con percentuali di aumento fino a +6.800%. I 92 istituti registrerebbero, per Tuttoscuola, un giro d’affari di almeno 50 milioni e, l’inchiesta della rivista specializzata, “almeno 10mila neodiplomati della Maturità 2023 avrebbero acquisito un titolo (che ha valore legale) con modalità sospette”. Dal dossier emerge che i restanti oltre 1.300 istituti paritari superiori presentano un andamento delle iscrizioni del tutto fisiologico o quasi. Nell’incontro al Ministero, al quale hanno partecipato il ministro Giuseppe Valditara, il capo di gabinetto Giuseppe Recinto, il capo dipartimento Carmela Palumbo e il Direttore Generale dell’Usr Campania Ettore Acerra. Quest’ultimo ha consegnato al Valditara una relazione frutto delle verifiche svolte nel corso degli ultimi mesi dopo la richiesta del ministero.

La relazione del direttore della Campania e gli approfondimenti svolti durante l’incontro hanno confermato la necessità di intervenire “in modo sistematico e su più piani per contrastare il fenomeno”. Domani verranno consegnate le prime relazioni ispettive inerenti alle regioni Campania, Lazio e Sicilia, che il Ministro aveva richiesto lunedì scorso. Intanto c’è stato oggi il via libera della Camera alle disposizioni per la prevenzione della dispersione scolastica mediante l’introduzione sperimentale delle competenze non cognitive nel metodo didattico. Lo scopo è di integrare i saperi disciplinari e le relative abilità fondamentali e di migliorare il successo formativo prevenendo analfabetismi funzionali, povertà educativa e dispersione scolastica, oltre che lo sviluppo armonico e integrale della persona, delle sue potenzialità e dei suoi talenti.

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Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Cronache

Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

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E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

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Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

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Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

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