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Cronache

Testi del Papa per Via Crucis, al Colosseo ci sarà Reina

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Nonostante la malattia e l’attuale convalescenza, papa Francesco non ha rinunciato a preparare e firmare le meditazioni della prossima Via Crucis al Colosseo. Saranno suoi i testi del tradizionale rito del Venerdì Santo – come già l’anno scorso, ma si trattava di una raccolta di suoi discorsi – mentre a guidare la Via Crucis come suo delegato sarà il cardinale vicario di Roma, Baldo Reina. Il Vaticano ha reso noto i primi sostituti del Papa nei riti del triduo pasquale. Il giovedì santo, 17 aprile, la messa del Crisma alle 9.30 nella basilica di San Pietro sarà presieduta dal cardinale Domenico Calcagno, presidente emerito dell’Apsa (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica).

Il giorno successivo, venerdì santo, il cardinale Claudio Gugerotti, prefetto del dicastero per le Chiese orientali, celebrerà alle 17.00 nella basilica vaticana la celebrazione della passione. Sarà invece appunto Reina, a presiedere la via Crucis al Colosseo. Tutti e tre i celebranti – com’era stato per il cardinale Leonardo Sandri per la messa della domenica delle Palme – sono delegati dal Papa. Dalla Santa Sede non sono invece arrivate ancora indicazioni sulla messa pomeridiana del giovedì santo, ‘in Coena Domini’, che prevede il rito della lavanda dei piedi, che comunque non era indicata nel calendario delle celebrazioni pontificie e che negli anni precedenti veniva celebrata da Francesco in carceri, luoghi di cura o di accoglienza.

Sempre per ora – se ne saprà di più venerdì – non ci sono informazioni su chi presiederà i riti successivi, cioè la veglia pasquale del sabato santo in basilica e la messa della domenica di Pasqua in piazza San Pietro, con la successiva benedizione e il messaggio ‘Urbi et Orbi’. Né è stato ancora indicato se e in che forma si avrà ai vari riti la presenza del Papa: si valuterà volta per volta, in base, tra l’altro, alle condizioni del tempo. Ma visto quanto accaduto alla messa delle Palme, come prima già per il Giubileo degli ammalati, è probabile che Francesco appaia magari per una parte della celebrazione e saluti e faccia i suoi auguri ai fedeli. Sue, inoltre, saranno le omelie lette dai celebranti. La salute del Pontefice, intanto, continua a migliorare: ne è segno anche il fatto che nelle ultime uscite non aveva le cannule per la somministrazione di ossigeno.

E’ in miglioramento – ha riferito oggi la sala stampa vaticana – dal punto di vista motorio, respiratorio e anche per quanto riguarda l’uso della voce. Francesco porta avanti la sua attività con incontri di lavoro, in particolare con alcuni superiori di Curia, tra i quali ieri il prefetto per le cause dei santi, cardinale Marcello Semeraro. Intanto prosegue le terapie, soprattutto dal punto di vista motorio, respiratorio e per la voce. A proposito dell’ossigeno, ha spiegato sempre la sala stampa, ci sono tempi più lunghi in cui Francesco riesce a rimanere senza la somministrazione: gli alti flussi restano un uso residuale, di notte, ma solo all’occorrenza e a scopo principalmente terapeutico.

Il Papa vede con regolarità il suo medico referente in Vaticano, Luigi Carbone, ma a proposito della sua volontà espressa all’uscita dal Gemelli di incontrare tutta l’equipe che l’ha avuto in cura, al momento non ci sono indicazioni su quando questo potrà avvenire. E non è dato ancora sapere se ci potrà essere un incontro, anche breve, tra il Pontefice e il vice presidente americano J.D. Vance, il numero due di Trump, che sarà a Roma dal 18 al 20 aprile, con tutta l’intenzione di partecipare anche alla messa di Pasqua in Piazza San Pietro. Negli ultimi tempi – a parte i reali d’Inghilterra – i capi di Stato in visita in Vaticano sono stati ricevuti in segreteria di Stato dal cardinale Pietro Parolin. Ma in occasione di solenni celebrazioni in San Pietro si sono avute in passato occasioni in cui il Papa salutava brevemente capi di delegazioni. Al momento non si può escludere, se Francesco come si pensa sarà presente, che ciò accada anche per Vance.

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Cronache

Volvera, tragedia in un condominio: uomo uccide due vicini a coltellate e si toglie la vita

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Duplice omicidio seguito da suicidio questa sera nel cuore di Volvera, cittadina della pianura torinese a 25 chilometri dal capoluogo piemontese. In un appartamento al primo piano di un condominio di via XXIV Maggio 47, un uomo di 34 anni ha ucciso a coltellate i suoi due giovani vicini di casa – una donna di 28 anni e un uomo di 23 – per poi togliersi la vita con la stessa arma.

Secondo una prima ricostruzione, il delitto sarebbe maturato al culmine di una lite esplosa tra la coppia e l’aggressore, già noto alle forze dell’ordine. Per compiere l’atroce gesto, il 34enne avrebbe usato un coltello da sub, colpendo a morte prima i due vicini, che avrebbero cercato invano di fuggire nel cortile dell’edificio, e poi si sarebbe inferto un fendente mortale alla gola.

I primi a intervenire sono stati i carabinieri della stazione di None e i soccorritori del 118, seguiti dai militari del comando provinciale e dalla compagnia di Pinerolo. I corpi sono stati trovati nel cortile della palazzina: per tutti e tre non c’è stato nulla da fare. Sul posto anche la Scientifica, impegnata nei rilievi e nell’analisi della scena del crimine.

Le indagini sono in corso per chiarire le cause esatte della lite che ha scatenato la furia omicida. I carabinieri stanno ascoltando i vicini di casa e ricostruendo le relazioni tra i protagonisti della tragedia. La comunità di Volvera è sotto shock, sconvolta da una violenza improvvisa e brutale che ha spezzato tre vite nel cuore di una tranquilla zona residenziale.

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Abuso di sostanze, madre indagata per morte feto

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Una donna è indagata per omicidio colposo perché ritenuta presunta responsabile della morte del feto, quando era incinta, dovuta a un sospetto abuso di sostanze cannabinoidi e benzodiazepine. Sulla vicenda, avvenuta in provincia di Pordenone, indaga la polizia, coordinata dalla Procura della Repubblica: il fascicolo è stato affidato al sostituto Enrico Pezzi. La magistratura, sospettando un ‘distacco intempestivo massivo di placenta in travaglio precipitoso’, ha indagato la donna e disposto l’autopsia del corpo della neonata. La vicenda risale ad alcuni giorni fa. L’esame autoptico sarà eseguito sabato mattina all’ospedale civile di Pordenone dall’anatomopatologo Antonello Cirnelli – lo stesso che si occupò del caso di Giulia Cecchettin – e dai professori Pantaleo Greco (direttore di Ginecologia e Ostetricia del Sant’Anna di Ferrara) e Marny Fedrigo (specialista in Anatomia patologica dell’università di Padova).

La Procura ha incaricato i tre periti di accertare se il decesso del feto sia avvenuto prima, durante o dopo il travaglio. Le indagini sono scattate dopo che l’Azienda sanitaria Friuli Occidentale ha riferito alla polizia – le indagini sulla vicenda sono svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Pordenone – della morte di un feto in un’abitazione privata di una cittadina contermine a Pordenone. Su quanto accaduto vige comprensibilmente il massimo riserbo anche perché tra le persone offese ci sarebbe il padre della bimba morta. I medici che si sono presi cura della donna nella fase di emergenza hanno manifestato sospetti e chiesto dunque un supplemento di indagine e l’esecuzione dell’esame autoptico. Secondo quanto si è appreso, infatti, sarebbero state riscontrate incongruenze tra il racconto della donna e quanto accertato dal personale che ha preso in carico la stessa paziente senza poter fare nulla per poter salvare la vita alla nascitura.

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Torre Annunziata, orrore in famiglia: 91enne colpisce la moglie a martellate e si toglie la vita

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Tragedia questa mattina in via Carminiello 9, nel cuore del centro abitato. Un uomo di 91 anni avrebbe aggredito la propria moglie, una donna di 78 anni, colpendola ripetutamente con un martello. Subito dopo, si sarebbe lanciato nel vuoto dal balcone del proprio appartamento situato al quinto piano, togliendosi la vita.

Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri della compagnia locale per i primi rilievi e per avviare le indagini. Al momento le cause del gesto restano da accertare, ma si ipotizza un raptus improvviso.

La donna, ferita gravemente ma ancora vigile al momento dei soccorsi, è stata trasportata d’urgenza all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia in codice rosso. I medici hanno riscontrato un trauma cranico importante, ma al momento la sua vita non sarebbe in pericolo.

Le forze dell’ordine stanno ascoltando i vicini e acquisendo eventuali immagini delle telecamere di sorveglianza della zona per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. L’episodio ha sconvolto l’intera comunità, rimasta attonita di fronte a un gesto di tale violenza all’interno delle mura domestiche.

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