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Tennis, Masters 1000 di Madrid: Sinner troppo forte per l’amico Sonego

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Wta Finals, Jasmine Paolini eliminata a Riad: Coco Gauff troppo forte per l’azzurra

Jasmine Paolini esce dalle Wta Finals di Riad dopo la seconda sconfitta nel girone Steffi Graff. L’azzurra cede in due set a Coco Gauff e conclude la sua avventura nel torneo saudita.

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Si ferma al girone la corsa di Jasmine Paolini alle Wta Finals di Riad.
Nel secondo match del girone Steffi Graff, l’azzurra è stata sconfitta in due set, 6-3 6-2, dalla statunitense Coco Gauff, numero 3 del mondo, e abbandona così il torneo dopo aver perso anche l’incontro d’esordio di domenica.


Un bilancio comunque positivo per la stagione

Nonostante l’eliminazione, la partecipazione di Paolini alle Finals resta un risultato storico per il tennis italiano femminile, confermando la crescita della giocatrice toscana, capace in questa stagione di imporsi nel circuito maggiore e di conquistare il pubblico con determinazione e continuità.

Gauff, campionessa in carica degli US Open, ha dominato il match con ritmo e potenza, impedendo all’azzurra di imporre il suo gioco. Paolini ha lottato fino all’ultimo, ma l’americana si è imposta con autorità, centrando così la sua seconda vittoria consecutiva nel gruppo.


Il futuro di Paolini

Per Jasmine Paolini, che chiude la sua prima esperienza alle Finals, resta la consapevolezza di aver raggiunto un traguardo prestigioso e di poter competere stabilmente tra le migliori al mondo.
Il 2025 potrebbe rappresentare per lei l’anno della definitiva consacrazione nel circuito WTA.

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Colpo del Genoa a Reggio Emilia: battuto il Sassuolo 2-1, Ostigard firma la vittoria al 93’

Il Genoa espugna Reggio Emilia battendo 2-1 il Sassuolo grazie al gol di Ostigard al 93’. Primo successo stagionale e debutto vincente per il tandem Murgita-Criscito dopo le dimissioni di Vieira.

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Un colpo da tre punti pesantissimi per il Genoa, che espugna il Mapei Stadium battendo 2-1 il Sassuolo nel primo dei due posticipi della decima giornata di Serie A.
Decisivo il colpo di testa di Ostigard al 93’, che regala ai rossoblù la prima vittoria della stagione e un po’ di ossigeno in classifica. Con questo successo, il Grifone sale a quota 6 punti, agganciando il Pisa e lasciandosi alle spalle Verona e Fiorentina.


Debutto vincente per Murgita e Criscito

Dopo le dimissioni di Patrick Vieira, il tandem Murgita-Criscito esordisce nel migliore dei modi, riportando entusiasmo tra i 1.200 tifosi genoani presenti a Reggio Emilia.
Il Genoa è apparso finalmente motivato e compatto, capace di ritrovare spirito e determinazione.

La gara si accende già al 18’, quando Malinovskyj, con un sinistro improvviso, sorprende Muric e sblocca il match, interrompendo un digiuno personale che durava da maggio 2024.

Il Sassuolo reagisce timidamente con Pinamonti e Koné, ma è ancora il Genoa a sfiorare il raddoppio con Colombo. Il primo tempo si chiude con i rossoblù avanti e padroni del gioco.


Berardi illude il Sassuolo, Ostigard firma la beffa finale

La ripresa si apre con il pareggio neroverde: al 50’, da un corner di Laurienté, la palla arriva a Berardi che, lasciato colpevolmente solo, batte Leali con un sinistro al volo. È il 150° gol in Serie A per il capitano del Sassuolo, ancora con la stessa maglia.

La squadra di Grosso prende coraggio e sfiora il vantaggio con Thorstvedt, ma Leali salva il risultato. Il Genoa reagisce con orgoglio: prima Messias spreca di testa, poi nel recupero arriva il colpo decisivo.
Punizione perfetta di Martin, palla in area e Ostigard, di testa, sigla il 2-1 che viene convalidato dopo il controllo del VAR.


Festa rossoblù, Sassuolo rallenta

Al triplice fischio esplode la festa del Genoa: tre punti fondamentali che interrompono la crisi e ridanno morale alla squadra e ai tifosi.
Brusca frenata invece per il Sassuolo, che resta comunque in una zona tranquilla di classifica ma paga una prestazione sottotono e la disattenzione finale.

Il Grifone riparte così da Reggio Emilia con una vittoria che vale più di un risultato: un segnale forte di rinascita.

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La Lazio batte il Cagliari 2-0: sesto risultato utile e sogno Europa sempre più vicino

La Lazio supera 2-0 il Cagliari all’Olimpico con i gol di Isaksen e Zaccagni, conquista il sesto risultato utile consecutivo e torna a tre punti dalla zona Europa.

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La Lazio di Maurizio Sarri vince 2-0 contro il Cagliari nell’ultima gara della decima giornata di Serie A e conquista il sesto risultato utile consecutivo, rilanciandosi nella corsa per un posto in Europa.
La squadra biancoceleste, nonostante le assenze di Castellanos, Cancellieri, Rovella e Nuno Tavares, ritrova fluidità di gioco e concretezza, imponendosi con i gol di Isaksen e Zaccagni.


Coreografia per Paparelli e primo tempo equilibrato

All’Olimpico, dopo il minuto di silenzio per Giovanni Galeone e la coreografia della Curva Nord per ricordare Vincenzo Paparelli a 46 anni dalla scomparsa, la gara si apre con 15 minuti di protesta dei tifosi laziali contro il presidente Claudio Lotito.

In campo, la prima occasione è del Cagliari con Folorunsho, ma è Basic a sciupare l’opportunità più ghiotta calciando alto da posizione ravvicinata. Anche Zaccagni spreca poco dopo un’occasione invitante, mentre i sardi si fanno vedere ancora con Folorunsho, fermato da Provedel.


Isaksen la sblocca, Zaccagni la chiude

Nella ripresa Sarri è costretto al cambio: Romagnoli lascia il campo per un problema muscolare e al suo posto entra Provstgaard.
Il copione non cambia, con la Lazio a condurre il gioco e il Cagliari pericoloso solo in contropiede con Gaetano, che trova pronto Provedel.

Il gol che spezza l’equilibrio arriva al 67’: Isaksen si accentra da destra e piazza un sinistro a giro sul palo lungo imparabile per Caprile. L’1-0 galvanizza i biancocelesti, che gestiscono il finale con ordine e lucidità.

Al minuto 88 è Zaccagni a chiudere i conti: destro a giro preciso e 2-0 che manda in delirio l’Olimpico.


Lazio in crescita, Cagliari in crisi

Con questo successo la Lazio sale a 17 punti, a soli tre dall’ultimo posto valido per l’Europa, confermando i progressi sottolineati dallo stesso Sarri.
Il Cagliari di Pisacane, invece, resta impantanato nella zona bassa della classifica e dovrà ritrovare punti e fiducia per tirarsi fuori dalla lotta salvezza.

La squadra di Sarri, ora più solida e compatta, guarda avanti con fiducia: il sogno europeo non è più un miraggio.

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