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Cronache

Per funerali rampollo del clan Spada “esequie private”

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Una cerimonia in forma privata per l’ultimo saluto a Enrico Spada, esponente dell’omonima famiglia, morto nei giorni scorsi in ospedale a soli 33 anni. A stabilirlo la Questura di Roma “per motivi di ordine e sicurezza”. Ai familiari e’ stato notificato un provvedimento che stabiliva di svolgere una cerimonia strettamente privata. Una decisione presa per evitare ‘funerali show’, come avvenne qualche anno fa per Vittorio Casamonica quando alla periferia di Roma cavalli neri trainarono una carrozza mentre una banda musicale accolse il feretro sulle note della colonna sonora del ‘Padrino? e petali di rosa vennero lanciati da un elicottero. Per gli stessi motivi la scorsa estate il questore impose i funerali in forma privata per Fabrizio Piscitelli, ultra’ della Lazio noto come Diabolik ucciso con un colpo di pistola nel parco degli Acquedotti. L’ultimo saluto a Enrico Spada, detto ‘Macistino’ c’e’ stato oggi nella chiesa di Sant’Agostino a Ostia Antica. Per la funzione, a cui hanno partecipato circa duecento persone, e’ stato predisposto un servizio di sicurezza per evitare qualsiasi tipo di manifestazione. Il quartiere era blindato e le strade d’accesso alla chiesa sono state presidiate dalle forze dell’ordine per evitare qualsiasi tipo di fuori programma. Applausi, qualche urla all’arrivo del feretro e palloncini gialli e rossi in omaggio alla sua squadra del cuore. Figlio di Ottavio, in carcere per l’operazione Eclissi, e nipote di Roberto, arrestato per la testata al giornalista della trasmissione “Nemo”, Enrico Spada era considerato da qualcuno l’erede predestinato del clan Spada. Con precedenti per reati contro il patrimonio, era attualmente in liberta’. Solo qualche giorno fa sulla sua pagina Facebook scriveva “Me piego ma non me spezzo!!”. Un post che ha ricevuto alcuni commenti di cordoglio, ma anche alcuni ironici: “E invece… te sei rotto” scrive uno. “Oggi e’ un giorno felice, e’ crepato…bella notizia…che bel regalo di Natale” si legge in un altro post. E ancora: “Dio c’e'”. </modalita’>

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Cronache

Muore la terza vittima ferita nella sparatoria a Monreale

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Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.

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Cronache

Giovane incensurato ferito ad Ercolano

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Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.

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Cronache

Sparatoria in piazza a Monreale, una carneficina: due morti e tre feriti, tutti giovanissimi

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E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.

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