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Pedofilia, il vescovo di Adelaide prosciolto in appello: non aveva occultato gli abusi su minori di un prete

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Il direttore della pubblica accusa dello stato australiano del New South Wales ha rinunciato a presentare appello contro la decisione di un giudice di annullare la condanna precedentemente comminata all’ex arcivescovo di Adelaide Phillip Wilson per aver occultato gli abusi sessuali a minori di un prete pedofilo negli anni ’70. Wilson, di 68 anni, il più alto prelato cristiano al mondo a essere condannato per aver coperto un prete pedofilo, era stato dichiarato colpevole lo scorso maggio per aver tenuto segreti gravi reati, cioe’ gli abusi sessuali su minori compiuti dal sacerdote James Fletcher, quando entrambi servivano nella diocesi di Maitland, presso Newcastle. Tuttavia questo mese il giudice della Corte distrettuale di Newcastle, a nord di Sydney, aveva accolto il ricorso di Wilson, concludendo che vi era “ragionevole dubbio” che Wilson ricordasse di essere stato informato degli abusi nel 1976, e che i sospetti non sono un sostituto delle prove. Il procuratore generale del New South Wales, che ha funzioni di ministro della Giustizia, aveva subito chiesto al direttore della pubblica accusa di considerare un appello alla decisione, ma ieri ha rivelato che questi non intende piu’ procedere. “La pubblica accusa non ha diritto di appello contro un proscioglimento in queste circostanze. Un appello puo’ essere presentato solo per errori di legge e dopo attenta considerazione e’ stato deciso che non vi siano prospettive ragionevoli di successo in un appello per errori di legge”, ha dichiarato il procuratore generale. L’amministratore apostolico dell’arcidiocesi di Adelaide, vescovo Greg O ‘Kelly, ha espresso soddisfazione per la notizia. “Siamo molto soddisfatti dell’esito e attendiamo la nomina di un nuovo arcivescovo di Adelaide”, ha detto. “L’arcivescovo emerito Wilson, che si era dimesso il 30 luglio, avra’ ora l’opportunita’ di recuperare e di riacquistare forza dopo questo travaglio”, ha aggiunto.

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Trasferita in Germania l’orsa JJ4, uccise Andrea Papi

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L’orsa JJ4, responsabile della morte di un 26enne e da anni al centro di contenziosi e polemiche, ha una nuova casa in Germania. In serata è stata prelevata dal Centro faunistico del Casteller ed è ora in viaggio verso la Germania, dove sarà accolta nel “Parco alternativo per orsi e lupi” della Foresta Nera. La Fondazione tedesca che gestisce il parco, si è assunta totalmente gli oneri tecnici ed economici del trasferimento. A farlo sapere è l’assessore della provincia autonoma di Trento alle foreste, con delega ai grandi carnivori Roberto Failoni, che ha avvisato la famiglia di Andrea Papi.

L’orsa JJ4 nell’aprile del 2023 ha aggredito e ucciso nei boschi della valle di Sole il 26enne di Caldes Andrea Papi. Nella stessa struttura della Foresta Nera dove è stata trasferita JJ4 vivono già da anni altri due esemplari problematici rimossi in Trentino: Jurka e DJ3. Con questa partenza, al Casteller rimane un solo orso, l’esemplare M49. “Oggi si concretizza la volontà, espressa da tempo, di trasferire l’orsa JJ4 in Germania” evidenzia l’assessore provinciale alle foreste, con delega ai grandi carnivori Roberto Failoni, che poco fa ha avvisato la famiglia di Andrea Papi.

“L’obiettivo – conclude Failoni – è riportare il Casteller alla sua funzione originaria, dedicata agli animali feriti o in difficoltà, e non alla captivazione permanente di esemplari problematici”. La vicenda dell’orsa JJ4 è stata molto travagliata, tra ordini di abbattimento, proteste degli animalisti, ricorsi a tar e consiglio di Stato. Tentativi di trasferirla in Romania. E ora la certezza di avere una casa sicura in Germania. L’orsa diede i primi problemi nel 2020 quando il 22 giugno aggredisce Fabio e Christian Misseroni, padre e figlio di Cles sul Monte Peller.

Il 29 luglio viene catturata e dotata di radiocollare. L’ultima cucciolata di JJ4 risale a fine 2021. Poi la vicenda più tragica: il 5 aprile 2023, il 26enne di Caldes Andrea Papi viene ucciso da un orso mentre si allena correndo nei boschi sopra il paese della Val di Sole. Una settimana dopo si accerterà che l’esemplare responsabile è JJ4. Si tratta del primo caso di morte dopo l’attacco di un plantigrado da quando i primi orsi sono stati reintrodotti in Trentino, importati dalla Slovenia a partire dal 1999. Una morte per cui la famiglia Papi continua a chiedere giustizia.

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‘Silurata procuratrice federale figlia di ex capo Fbi’

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 Maurene Comey, figlia dell’ex capo dell’Fbi James Comey, è stata licenziata dal suo incarico di procuratore federale a Manhattan: lo scrive Politico, citando due persone a conoscenza della vicenda. Il motivo non è immediatamente chiaro. Comey, che aveva lavorato presso l’ufficio del procuratore degli Usa per quasi un decennio, ha perseguito sia Jeffrey Epstein che la sua collaboratrice Ghislaine Maxwell per traffico sessuale di minorenni: un caso che ha creato divisioni nell’amministrazione Trump, tra i repubblicani e nella base Maga. Il padre è stato silurato da Trump durante il primo mandato e resta nel mirino del presidente.

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Continua fuga da Tesla, lascia manager per vendite nord America’

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 Continua al fuga da Tesla. Troy Jones, vicepresidente per le vendite in Nord America, lascia l’incarico dopo 15 anni. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti. L’uscita di Jones segue quella di Omead Afshar, braccio destro di Elon Musk, meno di un mese fa e arriva mentre le vendite di Tesla calano in seguito alla crescente concorrenza e al boicottaggio dovuto al sostegno del patron di Tesla a Donald Trump.

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