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Cronache

Quintali di cocaina stipati in Campania e poi trasferiti in Australia, il processo a Napoli con il pentito Imperiale

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L’ultima udienza del processo è stata segnata da un colpo di scena quando il pubblico ministero ha chiesto al boss pentito, Raffaele Imperiale, se avesse riconosciuto il presunto ex socio di affari. In un momento di silenzio, le parole di Imperiale sono giunte attraverso la videoconferenza: “Certo che lo riconosco. Il mio ex socio si trova alla destra dei suoi avvocati, lo riconosco. Ha i capelli più corti rispetto al periodo in cui ci siamo frequentati.”

Il diretto interessato, Giovanni Fontana, un imprenditore del Casertano attualmente agli arresti per il suo presunto coinvolgimento nell’aiutare i narcotrafficanti a trasferire seicento chili di cocaina da Amsterdam alle coste australiane, ha reagito prontamente alla dichiarazione di Imperiale. Difeso dai penalisti Giovanni Cantelli e Mario Griffo, Fontana ha chiesto di parlare quando i giudici stavano per lasciare l’aula, dando vita a un confronto diretto.

In una dichiarazione spontanea fuori verbale, Fontana ha evidenziato il suo disappunto rispetto alle accuse di Imperiale, sottolineando che il racconto del pentito rappresenta solo una parte del processo e che la sua verità va presa come tale. Ha inoltre sottolineato che è detenuto da 14 mesi a causa delle accuse di Imperiale, mentre i suoi presunti complici, come Daniele Orsini, godono degli arresti domiciliari da tempo.

Il processo a Fontana, indicato come il titolare del deposito in cui sarebbero stati stipati i seicento chili di cocaina, è iniziato con questa udienza. La Dda di Napoli ha condotto l’inchiesta, con i pm Maurizio De Marco e Lucio Giugliano, partendo dalle indagini del pm Vincenza Marra, oggi impegnata nella criminalità predatoria. La vicenda investigativa ha preso forma dopo gli arresti effettuati un anno e mezzo fa.

Imperiale ha delineato una traiettoria intricata, sostenendo che il carico di cocaina doveva finire in Australia ma che è stato sequestrato durante il transito per controlli sui funghi e batteri all’interno delle navi. L’intera vicenda entra ora nel vivo del processo, con le intercettazioni di Encrochat e le accuse di Imperiale che si sveleranno nei prossimi sviluppi dell’udienza a gennaio.

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Cronache

Coldiretti, 30 aprile agricoltori in assemblea in tutta Italia

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Il prossimo 30 aprile almeno 50mila agricoltori della Coldiretti si preparano a riunirsi in 96 assemblee nelle province di tutta Italia in vista delle elezioni europee e nell’ambito delle celebrazioni degli 80 anni dell’organizzazione agricola. Fra i temi della “giornata dell’orgoglio Coldiretti”, la raccolta firme europea per l’origine obbligatoria su tutti gli alimenti, la fauna selvatica, la moratoria dei debiti a favore delle aziende agricole “che hanno investito e che in questi ultimi due anni hanno subito l’aumento dei tassi di interesse e forti problemi reddituali”.

Lo rende noto la stessa organizzazione agricola in un comunicato. Fra gli altri temi, le “importazioni sleali”, il “falso made in Italy” e “la richiesta di un piano invasi che, soprattutto in questo periodo storico, può e deve diventare un valido alleato contro i cambiamenti climatici”. Al centro degli incontri ci sarà la raccolta di firme “per una legge popolare europea per garantire trasparenza sulle etichette di tutti gli alimenti” e “l’abolizione del codice doganale per l’origine dei cibi, che deve diventare una priorità”. Per la Coldiretti “il 30 aprile sarà l’occasione per rilanciare l’impegno a denunciare alle istituzioni e ai cittadini consumatori, che non si può non stare dalla parte dei produttori agricoli che si impegnano ogni giorno a portare sulle tavole degli italiani le eccellenze dei nostri territori e a fermare l’arrivo incontrollato di prodotti dall’estero”.

Sulla fauna selvatica incontrollata, definita “un’emergenza nazionale dal punto di vista agricolo e della sicurezza”, l’organizzazione agricola rileva che “mancano i piani regionali straordinari di controllo” e “strumenti normativi efficaci per difendere il territorio da una vera e propria invasione che sta mettendo a rischio un comparto”. In particolare, la Coldiretti dice di avere chiesto “un intervento immediato per fermare la diffusione della peste suina”.

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Ambiente

Procida, la Corricella sulla copertina di Lonely Planet

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Una bellissima foto della Marina Corricella, il suggestivo e policromo borgo dei pescatori dell’isola di Procida, è sulla copertina della guida Lonely Planet nella edizione dedicata al Sud Italia appena pubblicata. L’immagine dall’alto dell’anfiteatro di case dipinte di mille colori che si affaccia sul Tirreno è stata scelta dai curatori della guida tustistica più famosa del mondo per rappresentare esaustivamente “Il sud essenziale e sbiancato dal sole dell’Italia è il paese nella sua forma più antica, piena di sentimento e sensuale. Quaggiù le rovine sono più antiche, i pranzi più lunghi, i paesaggi più selvaggi e intensi”. La copertina di Lonely Planet arriva pochi giorni dopo l’annuncio che, sempre la Corricella, è stata scelta dalla Accademia Europea del Cinema presieduta da Juliette Binoche, tra gli otto nuovi “Tesori della cultura cinematografica europea”, luoghi simbolici per il cinema del nostro continente e da preservare per le generazioni a venire.

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Cronache

Rischio eruzione e terremoti nei Campi Flegrei, vertice in Prefettura a Napoli

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Questa mattina si è tenuto un vertice con la Prefettura di Napoli per fare il punto sulla situazione alla luce degli eventi sismici registrati nelle ultime 48 ore nei Campi Flegrei e al Vesuvio. Presenti, oltre ai sindaci e al prefetto, la Protezione Civile regionale, l’Asl Napoli 1, l’Asl Napoli 2 Nord, le forze dell’ordine e l’Osservatorio Vesuviano.

“Ringrazio il prefetto, con il quale siamo costantemente in contatto, per la sensibilità mostrata nel convocare questo vertice. Siamo al lavoro, tutti insieme, per fronteggiare il fenomeno e verificare eventuali criticità, ma soprattutto per dimostrare che noi ci siamo, e stiamo facendo tutto il possibile per garantire la sicurezza del territorio – dichiara il sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni – Dobbiamo fare i conti con il bradisismo da sempre, e oggi abbiamo gli strumenti per farlo in sicurezza. Un punto fondamentale da non sottovalutare deve essere quella della comunicazione che per questo fenomeno ha già le sue direttive. Occorre continuare ad informarsi attraverso le fonti ufficiali: chiunque ricopra un qualsiasi livello di responsabilità deve cercare di non “spettacolizzare” perchè si rischia di entrare in complicate dinamiche sociali. Qui c’è in ballo il turismo, il commercio e la serenità dei cittadini e noi lavoriamo 24 ore su 24 per garantire la serenità di tutti”.

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