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Cronache

Paghe da fame e sfruttamento, commissariata d’urgenza la Mondialpol

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Dipendenti con stipendi “al di sotto della soglia di povertà” e sproporzionati rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato, i quali per arrivare ad avere una busta paga accettabile, mantenere le loro famiglie e avere un livello di vita “dignitosa” dovevano fare parecchie ore di straordinari. È una di quelle situazioni definite “tossiche” nel mondo del lavoro e che ha portato il pm di Milano Paolo Storari a disporre d’urgenza il controllo giudiziario della Mondialpol, colosso nel mondo della vigilanza, nell’ambito di una indagine condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf e che ha accertato che la paga oraria in media era di poco più di 5 euro lordi.

La società e il legale rappresentante, Fabio Mura, sono indagati per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro con le aggravanti dovute al numero dei lavoratori – la stima è di un migliaio – e dall’aver commesso i fatti con minaccia “prospettando” a coloro che “‘osavano’ lamentarsi delle condizioni contrattuali (…) il cambio di impiego a ruoli meno remunerativi”. Con il provvedimento, eseguito oggi assieme a perquisizioni e sequestri e che dovrà essere convalidato dal gip Domenico Santoro, è stato nominato anche un amministratore, Giovanni Falconieri: a lui toccherà “affrancare l’impresa da relazioni patologiche” e riportarla nei binari della legalità. A testimoniare come il caporalato da cui deriva anche una concorrenza sleale sul mercato, è l’ipotesi dell’accusa, andasse avanti da anni ci sono i racconti di oltre 40 dipendenti sentiti da inquirenti e investigatori nei mesi scorsi.

“Ho un contratto a tempo indeterminato impostato su 40 ore settimanali (…) a 4.39 euro all’ora” anche se “siamo gravati da responsabilità molto maggiori rispetto alla nostra retribuzione”, ha raccontato uno. Il quale ha aggiunto: “in sede di firma (…) mi hanno ripetuto più e più volte se fossi disposto ad accettare la somma di 950 euro lordi, come compenso mensile” quasi fosse “una richiesta ‘prendere o lasciare'”. Un altro ha spiegato di avere “un contratto a tempo determinato impostato su 40 ore settimanali (…) a 5 euro all’ora, senza nemmeno 10 minuti per la pausa pranzo” e una dipendente ha messo a verbale che, quando doveva firmare l’assunzione, “hanno provato a diminuire il compenso orario da 5 euro l’ora a 3 euro l’ora, ma assieme ad altri colleghi abbiamo richiesto l’intervento dei sindacati e la situazione è rimasta invariata”.

Tra le testimonianze raccolte nei mesi scorsi, ce ne sono parecchie del tenore di quella di chi per avere in busta paga tra i 1.200 e i 1.300 euro al mese ha dovuto “effettuare almeno 70/80 ore di straordinario che influiscono per 450/500 euro” altrimenti lo stipendio mensile “raggiungerebbe gli 800 euro netti”. E ancora: per avere una salario accettabile c’è chi si è ritrovato a dover fare “15/20 ore di straordinario” in media “anche con turni di 12 ore, soprattutto in giornate festive come Natale/Pasqua” o di notte.

Nelle 19 pagine del decreto del pm, che dovrà essere convalidato dal gip Domenico Santoro, spunta pure la deposizione di una donna che non solo ha raccontato che “fanno leva sulla situazione economica consapevoli della necessità” che hanno di mantenere “le nostre famiglie”, ma anche che lei per aver “rifiutato” delle “avances” da uno dei responsabili del suo reparto, si è vista “imporre turni fuori da ogni logica per vendetta”.

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I sindaci dei Campi Flegrei: paura tanta, ma nessun danno

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Paura sì ma nessun danno. I sindaci di Pozzuoli, Gigi Manzoni, e Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, invitano alla calma dopo le preoccupazioni per la forte scossa delle 5,44 che ha svegliato molti residenti dei Campi Flegrei ma anche tanti a Napoli. “La scossa di questa mattina è stata forte, 3.9 la magnitudo registrata dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano. Come accade in queste occasioni ci siamo attivati subito con i volontari della Protezione Civile e la Polizia Municipale. Al momento non si segnalano danni, per eventuali segnalazioni potete utilizzare i numeri della Centrale Operativa della Polizia Municipale: 081/8551891 e quelli della Protezione Civile: 081/18894400”, dice Manzoni.

Il primo cittadino di Bacoli, dal canto suo, spiega: “è stata molto forte. L’abbiamo sentita tutti. E in tanti hanno avuto paura. Magnitudo 3.9. Ore 5:44. Con epicentro in mare, nel nostro golfo, davanti la costa di Bacoli. Voglio rassicurarvi, subito. Non registriamo danni a cose e persone. Abbiamo ben percepito una nuova scossa legata al bradisismo dei Campi Flegrei. Tra le più forti da quando stiamo rivivendo la recrudescenza del fenomeno sismico. Sono in contatto con l’Osservatorio Vesuviano e la Protezione Civile Nazionale. Ho convocato il Centro Operativo Comunale e stiamo operando in sinergia con la Prefettura di Napoli. La situazione è sotto monitoraggio costante. Mi rendo conto delle preoccupazioni”.

Ma, dice Della Ragione rivolto ai cittadini “vi invito a mantenere la calma. Vi terrò constatemente informati. Io sono a vostra completa disposizione, come sempre, insieme a tutta la struttura municipale. Per segnalazioni, potete in qualsiasi momento contattare il 0815231736. Potete chiamare il Comando PM al 0815234057 e 0818553331. Vi lascio anche il mio numero personale 3398766104, a cui potete scrivermi anche su whatsapp. Viviamo nel Campi Flegrei. Dobbiamo imparare a convincerci. Vi sono vicino. Siamo al vostro fianco”. (A

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Blitz dei Carabinieri in un centro scommesse a Arzano, trovati minorenni

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Minorenni in un centro scommesse: è quanto hanno scoperto i carabinieri ad Arzano, in provincia di Napoli. Nel corso di controlli i militari hanno, infatti, accertato la presenza di diversi minori nel locale sorpresi mentre scommettevano. I carabinieri della locale tenenza hanno eseguito un’ordinanza di ingiunzione emessa dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – ufficio dei Monopoli per la Campania – di Napoli chiudendo per 10 giorni il centro scommesse di via Luigi Rocco. Per il titolare della società anche una sanzione di 7mila euro.

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Verona Calcio, revocato il sequestro delle quote

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“Il 26 aprile la Procura di Bologna ha disposto la revoca del sequestro preventivo dell’intera partecipazione della società Hellas Verona Fc Spa e la conseguente restituzione della partecipazione all’avente diritto Star Ball Spa di Maurizio Setti”. Lo riferisce il club sul proprio sito ufficiale.

“La revoca del sequestro preventivo è conseguente al verificarsi dei presupposti per la chiusura del fallimento H23, in seguito agli accordi conclusi tra le società di Maurizio Setti e le società Delta, Lonestar e Santa Benessere”, riconducibili all’imprenditore Gabriele Volpi, prosegue la società veneta.

Gli accordi, continua il Verona, erano stati raggiunti con l’assistenza dello studio Unilegal di Verona, con i partners avv. Antonella Benedetti e avv. Paolo Pasetto, per Maurizio Setti e le sue società, e dello Studio Legale Gratteri di Roma, con l’avv. Luca Gratteri e l’avv. Silvia Di Cesare, per le società Delta, Lonestar e Santa Benessere. Maurizio Setti e le sue società ringraziano anche il pool dei loro legali (prof. avv. Vittorio Manes di Bologna, avv. Fabio Lattanzi di Roma, avv. Nicola Avanzi e avv. Paolo Pasetto di Verona) “per l’efficace difesa svolta nel procedimento penale cautelare, ora concluso con la revoca del sequestro preventivo”.

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