L’amore dei compagni di squadra Kalidou Koulibaly l’ha sentito negli spogliatoi del San Paolo. L’affetto e la vicinanza della famiglia De Laurentiis è nota. La società sta trattenendo a Napoli KK davanti a cifre astronomiche perchè su di lui ha investito per una grande squadra. L’amore dei tifosi del Napoli il ragazzo senegalese lo sente sempre, ad ogni passo. Kalidou è amato ed apprezzato non solo dai napoletani ma anche da tanti altri tifosi di altre squadre che lo ammirano come calciatore e come uomo per serietà e irreprensibilità fuori dal campo.
E poi a riscaldare il cuore di questo ragazzone buono sono arrivate le manifestazioni di affetto di tanti campioni del calcio, da Cristiano Ronaldo a Lionel Messi, passando per Balotelli e mille altri. Ieri il suo ex tecnico azzurro Sarri, ora alla guida del Chelsea, ha espresso la sua vicinanza al suo ex calciatore: “Sono davvero dispiaciuto per Kalidou che è un ragazzo meraviglioso”.
Oggi a Napoli, al San Paolo, arriva il Bologna. E per il difensore senegalese, che non ci sarà perchè squalificato da un beffardo Gennaro Mazzoleni, è cambiato poco o nulla. È sereno. Quegli ululati razzisti della curva nerazzurra sembrano acqua già passata. A Castel Volturno ieri sorrideva con i compagni in allenamento. Soliti siparietti con “frate” Ghoulam, che sul suo profilo Intasgram si è messo la maschera di Koulibaly e con il commento: «Domani saremo tutti Koulibaly».
Potrebbe essere la sorpresa di oggi dei calciatori azzurri all’ingresso in campo, tutti con la maschera di Kalidou. E chissà. magari Kalidou, troverà una bella sorpresa anche sugli spalti. Anzi, ci sarà sicuramente uno stadio tutto suo. Lui assisterà al match in Tribuna, forse accanto al presidente De Laurentiis, all’altro squalificato Insigne e agli infortunati Hamsik e Chiriches. Anche quello sarà un segnale di compattezza all’esterno.
Al San Paolo ci saranno migliaia di tifosi mascherati da Koulibaly: le maschere saranno distribuite dal gruppo Qdsa (Quelli dal Sangue azzurro). Rivedremo, forse ancora più bello e amplificato, lo stesso San Paolo del 7 febbraio 2016 in occasione della partita contro il Carpi: si giocò subito dopo il match all’ Olimpico contro la Lazio in cui la curva biancoceleste lanciò ripetuti buu razzisti all’indirizzo del difensore di colore del Napoli e la gara venne sospesa per 3 minuti e 40 secondi dall’arbitro Irrati. Oggi, è questo il messaggio #SiamotuttiKoulibaly.
Sul fronte squalifica il club azzurro farà ricorso contro le due giornate di squalifica a Koulibaly per provare a dimezzare il provvedimento. Analoga iniziativa per Insigne, anche lui fermato per due turni dal Giudice Sportivo. L’avvocato Mattia Grassani sta studiando gli atti per valutare la strategia da adottare e il modo migliore per procedere: il tutto è destinato a slittare nei prossimi giorni visto che il campionato riprenderà il 20 gennaio con il match contro la Lazio al San Paolo.
Salgono a tre le vittime della sparatoria della scorsa notte a Monreale (Palermo). E’ morto in ospedale uno dei tre feriti: si tratta di Andrea Miceli, 26 anni, era ricoverato al Civico di Palermo. Gli altri due deceduti sono Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo, 26 anni.
Questa notte i carabinieri della locale tenenza di Ercolano sono intervenuti in corso Resina per un 26enne ferito. Il giovane, incensurato, sarebbe stato colpito da alcuni proiettili all’addome e a una gamba. E’ stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, non in pericolo di vita. Indagini in corso per ricostruire dinamica e matrice dell’evento. Rilievi a cura del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata.
E’ di due morti e tre feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta in nottata nella centrale piazza Duomo a Monreale (Palermo). Le vittime hanno 25 anni e 23 anni; i feriti 26 anni, 33 anni e 16 anni. La sparatoria è avvenuta in una piazza affollata, davanti ad almeno un centinaio di testimoni. Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato in seguito a una rissa per futili motivi davanti ad una pizzeria. Poi i due gruppi di giovani si sono affrontati in piazza. Uno dei protagonisti dell’aggressione, armato di pistola, ha iniziato a sparare. I feriti sono in gravissime condizioni. Le indagini sono condotte dai carabinieri.
Le vittime della sparatoria sono Salvatore Turdo di 23 anni e Massimo Pirozzo di 26. Sono morti subito dopo essere stati trasportati negli ospedali Ingrassia e Civico del capoluogo. Anche uno dei feriti sarebbe in gravissime condizioni. Davanti agli ospedali si sono presentati numerosi familiari e amici delle vittime, con grida e scene di disperazione.