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Napoli, il messaggio di Conte: “Serve una casa per il Napoli”

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Antonio Conte ha lanciato un segnale forte alla società. Il centro sportivo e il settore giovanile sono temi centrali per l’allenatore, che non vuole essere un semplice traghettatore ma costruire un progetto a lungo termine. Dopo le polemiche di Benitez nel 2015, anche l’attuale tecnico azzurro porta avanti la stessa battaglia: servono investimenti nelle infrastrutture per creare un club che possa competere stabilmente ai massimi livelli.

Un progetto fermo al palo

Nonostante i tanti sopralluoghi e i terreni individuati nel corso degli anni – da Lago Patria ad Afragola, fino a Sant’Antimo e Bagnoli – il Napoli non ha ancora avanzato nessuna richiesta ufficiale per costruire un proprio centro sportivo. Attualmente, resta valido solo l’accordo con Castel Volturno fino al 2026, ma senza una vera evoluzione verso una struttura di proprietà.

Conte ha ribadito la necessità di una “Casa del Napoli”, un investimento che garantirebbe stabilità e crescita al club, invece di spendere cifre folli per singoli calciatori. Un’idea opposta a quella di Gasperini, ma che riflette una visione a lungo termine per il futuro della squadra.

Il problema dello stadio e il rischio per Euro 2032

Se il centro sportivo è un tema delicato, ancora più complessa è la questione dello stadio Maradona. Napoli potrebbe addirittura perdere l’Europeo 2032 senza un progetto di restyling chiaro, ma su questo Conte non si è espresso, consapevole della burocrazia e delle difficoltà politiche che frenano l’evoluzione dell’impianto.

Un Napoli da costruire, dentro e fuori dal campo

Oggi il Napoli è in lotta per lo scudetto, ma Conte guarda oltre. La sua non è un’”exit strategy”, come lo fu per Benitez, ma una richiesta concreta affinché il club cresca anche fuori dal campo. La palla ora passa a De Laurentiis, che dovrà dimostrare di voler investire su una società solida e competitiva, con un futuro ben definito.

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Sci, Federica Brignone trionfa ancora: vinta anche la Coppa di gigante

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Federica Brignone continua a scrivere la storia dello sci alpino. Dopo essersi aggiudicata la Coppa del Mondo generale e quella di discesa, la campionessa valdostana ha conquistato anche la Coppa di gigante nella finale di Sun Valley. Un risultato straordinario, frutto di una stagione vissuta ai massimi livelli, con una continuità di rendimento che le ha permesso di dominare il circuito.

Il verdetto è arrivato dopo l’uscita di Alice Robinson nella prima manche. La neozelandese, che era in testa alla classifica di specialità prima dell’ultima gara, ha dovuto abbandonare la corsa al titolo, lasciando il campo libero a Brignone. L’azzurra ha poi chiuso la gara al secondo posto, alle spalle della svizzera Lara Gut-Behrami, che ha festeggiato il suo 100° podio in carriera. Terza la svedese Sara Hector, mentre Sofia Goggia non ha completato la prova.

Al termine della gara, Brignone ha espresso tutta la sua soddisfazione per questo ennesimo trionfo:

“È stata una stagione incredibile per me. Non avrei mai immaginato di sciare con questa continuità per tutto l’anno. Nella prima manche ho commesso degli errori. Nella seconda ho cercato di dare il massimo, ma ho evitato di rischiare in alcuni passaggi”.

Con questa vittoria, Federica Brignone conferma il suo status di fuoriclasse assoluta dello sci mondiale, regalando all’Italia un’altra stagione memorabile.

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Napoli Tennis Cup, Fognini eliminato da Onclin dopo una battaglia in tre set

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Fabio Fognini esce al primo turno della Napoli Tennis Cup al Circolo del Tennis, sconfitto dal belga Onclin al termine di un match estremamente combattuto, concluso in tre set.

Una partita dai continui capovolgimenti

Onclin parte bene e conquista il primo set con il punteggio di 6-3. Nel secondo set Fognini reagisce prontamente, vincendo 6-4, anche se sembrava avere l’opportunità di allungare ulteriormente il distacco.

Un terzo set combattutissimo

Nel decisivo terzo set, entrambi i giocatori si sfidano in un alternarsi di break e contro-break. Il belga Onclin sembrava inizialmente in grado di chiudere rapidamente il match, ma Fognini ha opposto una strenua resistenza, mantenendo viva la partita fino all’ultimo.

Alla fine è Onclin a prevalere, eliminando così il tennista italiano dal torneo.

Pubblico troppo rumoroso

Durante il match, il pubblico presente al Circolo del Tennis è stato più volte richiamato al silenzio dall’arbitro, evidenziando un comportamento non sempre impeccabile da parte degli spettatori.

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Meret rinnova col Napoli fino al 2027: sarà record di presenze tra i numeri uno

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Alex Meret è pronto a firmare il rinnovo del contratto con il Napoli fino al 2027. «L’accordo è totale», ha confermato con soddisfazione il suo agente Federico Pastorello, dopo mesi di lunghe trattative.

Un futuro da bandiera azzurra

Con questa firma, Meret è destinato a entrare nella storia del Napoli. Già titolare più giovane di sempre nella porta azzurra dal 2018, il portiere ha raggiunto 204 presenze e si avvia ora a superare miti del passato come Sentimenti II (235 presenze in 12 stagioni) e Di Fusco, storica riserva. Meret, da sempre sobrio e determinato, non ha mai nascosto il desiderio di restare al Napoli, nonostante le critiche periodiche ricevute dopo alcuni gol subiti.

Una scelta di cuore e lealtà

Meret avrebbe potuto lasciare Napoli a parametro zero, ma ha scelto di rimanere per riconoscenza verso la società che lo ha reso protagonista nella conquista dello scudetto, della Champions League e dell’Europeo con la Nazionale italiana. Vivendo stabilmente a Lucrino dal suo arrivo, il nuovo contratto lo porterà oltre i record di permanenza di altre stelle come Koulibaly e Mertens (8 stagioni).

La grande tradizione dei portieri azzurri

Il Napoli vanta una straordinaria storia di numeri uno. Tra i grandi predecessori di Meret c’è Ottavio Bugatti, con 256 partite e otto stagioni memorabili negli anni ’50 e ’60. Morgan De Sanctis detiene il primato di imbattibilità casalinga (799 minuti), superando il precedente record di Luciano Castellini. Indimenticabili Claudio Garella e Giuliano Giuliani, portieri dei due scudetti storici, senza dimenticare Luciano Castellini (202 partite) e Pino Taglialatela, amatissimo dai tifosi per le sue sette stagioni in azzurro.

Anche leggende come Dino Zoff e Pepe Reina hanno lasciato segni profondi, mentre Arnaldo Sentimenti resta il re dei rigori parati (9 su 31).

Meret, con il nuovo contratto, punta dunque ad entrare nell’olimpo dei portieri partenopei.

Riassunto SEO: Alex Meret rinnova con il Napoli fino al 2027 puntando a diventare il portiere con più presenze della storia azzurra, superando leggende come Sentimenti, Bugatti e Castellini.

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