Niente piu’ restrizioni per i vaccinati, anche in zona rossa, green pass con durata illimitata per chi ha completato il ciclo vaccinale ma anche per chi ha fatto solo due dosi di vaccino ed e’ guarito dal Covid, quarantena a scuola da 10 a 5 giorni e solo per i non vaccinati, Didattica a distanza che scatta da cinque casi in su per nidi, materne ed elementari, stranieri che potranno accedere ad alberghi e ristoranti anche se hanno solo il pass base. A distanza di un mese dall’ultimo decreto, il Governo rivoluziona nuovamente le regole anti Covid ma stavolta l’obiettivo, grazie alle vaccinazioni e sulla base dei dati che indicano da giorni il calo della curva dei contagi, e’ quello di garantire ancora maggiore liberta’ a chi ha seguito le indicazioni e si e’ vaccinato, semplificare le regole, ridurre le restrizioni e riaprire l’Italia nelle prossime settimane. Il decreto con le nuove norme entrera’ in vigore il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dunque nelle prossime ore, in modo che sia operativo per lunedi’ 7 febbraio. “Siamo in una fase e in un tempo nuovo” sintetizza il ministro della Salute Roberto Speranza. Nulla cambia invece per il lavoro da remoto: “Sullo smart working restano vigenti i provvedimenti attuali, nessuna modifica dal Cdm”, precisa Speranza.
SCUOLA, CAMBIA TUTTO: l’intervento piu’ importante, come era stato ampiamente annunciato, e’ quello sulla scuola, dove la babele di regole ha creato problemi e disagi a migliaia di famiglie e mandato nel caos il sistema scolastico anche se il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi rivendica, dati alla mano, cio’ che e’ stato fatto finora, che ha consentito di avere “l’81,3% degli alunni, il 92% dei docenti e il 93,2% del personale tecnico amministrativo in presenza”. Ora pero’ si cambia poiche’, aggiunge, “stiamo marciando verso una nuova normalita’”. Nella bozza si prevede di dimezzare la durata della Dad, che passa da 10 a 5 giorni in tutte le scuole di ogni ordine e grado e rimarra’ solo per i non vaccinati, ad eccezione della fascia 0-6 anni, nella quale non e’ autorizzata la vaccinazione. La differenza, dunque, e’ che negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, tutti i bambini rimarranno a casa quando in classe ci sono 5 o piu’ casi di positivita’ al Covid e non piu’ alla presenza di un caso come avviene oggi. Alle elementari, medie e superiori, invece, la didattica a distanza scattera’ solo per i non vaccinati: alle primarie, cosi’ come per la fascia 0-6, dal quinto caso in su, alle secondarie dal secondo in poi. Chi resta in classe e ha piu’ di sei anni dovra’ utilizzare le mascherine FFp2 mentre a nidi e infanzia, dove per i bimbi non c’e’ obbligo di dispositivi di protezione, ad usare le Ffp2 saranno solo i docenti. Il decreto introduce un’ulteriore novita’, i tamponi ‘fai da te’ per scuole dell’infanzia ed elementari. Fino a 4 casi, infatti, si rimane tutti in classe, ma se un bambino dovesse mostrare sintomi del virus, dovra’ sottoporsi ad un tampone, molecolare, antigenico oppure “autosomministrato”. In caso quest’ultimo desse esito negativo, per rientrare in classe bastera’ l’autocertificazione. Chi, invece, va in quarantena, in ogni ordine e grado d’istruzione, per tornare a scuola dovra’ fare un tampone antigenico o molecolare e non avra’ bisogno del certificato medico.
NIENTE PIU’ DIVIETI PER VACCINATI – Un’altra misura che rivoluzionera’ radicalmente le regole con cui gli italiani hanno vissuto per mesi e’ quella che modifica le restrizioni in zona rossa. Le fasce di colore rimarranno ma anche in quelle Regioni che dovessero finire in rosso non ci saranno piu’ divieti per chi ha completato il ciclo vaccinale, come gia’ avviene di fatto in zona gialla e arancione. Le restrizioni rimarranno invece per i no vax.
GREEN PASS SENZA LIMITI – Dopo aver ridotto la durata del certificato da 9 a 6 mesi – a differenza di quel che accade nel resto d’Europa – il governo torna sui suoi passi per risolvere un problema che si sarebbe posto a meta’ marzo quando migliaia di italiani, poiche’ hanno fatto il booster a meta’ settembre e non essendo autorizzata la quarta dose, si sarebbero veduti scadere il green pass e non avrebbero potuto accedere ad attivita’ e servizi pur avendo rispettato le indicazioni del governo. La bozza del decreto prevede dunque che, per chi ha completato il ciclo vaccinale e anche per chi si e’ contagiato e e’ guarito dopo essersi vaccinato, il pass ha validita’ “senza necessita’ di ulteriori dosi di richiamo”. Dunque, illimitata. Per chi, invece, si e’ contagiato dopo la prima dose, il certificato varra’ 6 mesi.
TURISTI IN HOTEL E RISTORANTI CON PASS BASE – Con il provvedimento si risolve anche un problema sollevato nei giorni scorsi dal mondo del turismo: fino ad oggi, infatti, gli stranieri potevano entrare in Italia con il pass base ma non alloggiare in hotel o mangiare al ristorante o accedere a tutte quelle attivita’ per le quali e’ previsto il pass rafforzato, che all’estero non esiste. Dall’entrata in vigore del provvedimento, chi e’ vaccinato e guarito da meno di 6 mesi, potra’ accedervi con il pass base. Chi invece ha un certificato di guarigione o vaccinale da piu’ di sei mesi – compresi quelli ottenuti con Sputnik o con altri vaccini non autorizzati dall’Italia – dovra’ mostrare l’esito negativo di un tampone effettuato 48 ore prima se antigenico o 72 se molecolare. Tampone che non e’ obbligatorio se si e’ guariti dopo aver completato il ciclo di vaccinazione.