Collegati con noi

In Evidenza

L’Italia in prima linea per la Luna

Pubblicato

del

L’Italia è in prima linea per l’esplorazione lunare con la partecipazione diretta al programma Artemis della Nasa e attraverso l’Agenzia Spaziale Europea, con un forte coinvolgimento dell’industria. Per il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente, lo spazio italiano è pronto ad affrontare la rivoluzione in corso, che vede tanti protagonisti, come la Cina che ha raccolto i primi campioni dal lato nascosto della Luna con la missione Chang’e 6, a bordo della quale c’è anche uno strumento italiano, e con i recenti test dei veicoli privati: la navetta Starliner della Boeing e Spaceship di SpaceX.

“Non c’è dubbio che siamo entrati in una nuova e incredibile fase”, dice il presidente dell’Asi. Si sta affermando “una nuova visione che riconosce allo spazio la funzione trainante nel generare sviluppo economico e tecnologia innovativa con ritorni benefici nella vita di tutti i giorni e per la protezione del nostro Pianeta. Questi ultimi giorni sono il riassunto completo di questo unico momento, la direzione verso cui stiamo andando è entusiasmante”, osserva. Importante anche l’annuncio, da parte dell’Esa, del primo volo dell’Ariane 6 per il 9 luglio: “rappresenta per l’Europa il forte segnale che il nostro continente vuole essere protagonista nel segmento importantissimo dell’accesso allo spazio. Senza un lanciatore non si è autonomi nelle proprie scelte che si rafforzeranno anche con il ritorno al volo del Vega C.”.

Il settore dei lanciatori è, per Valente, anche un esempio di come sia “sempre più chiaro che i privati sono chiamati a contribuire con i loro investimenti nel sostenere gli impegni delle istituzioni. A queste ultime spetterà, sempre, il ruolo di guida e di scelta strategica dei programmi”. E’ uno scenario nel quale “siamo molto ben posizionati a livello europeo e internazionale. In Esa siamo terzi contributori a un passo dal secondo posto dei francesi. Siamo i primi per i programmi opzionali. Un posizionamento di tutto rispetto. L’Asi supporta le attività che generano e spingono l’innovazione”, dice Valente. “Con le politiche governative in forte crescita in favore del settore, sia dal punto di vista delle risorse investite sia da quello dell’attenzione in generale posta a questi temi” e la futura legge sullo spazio “sarà preponderante per un organico sviluppo del settore”.

Forte di essere “l’unico Paese in Europa a coprire tutti i domini dello spazio”, dal mondo produttivo alla ricerca, l’Italia è “pronta a rispondere alle sfide del settore nei maggiori programmi spaziali mondiali”, a coinvolgere aziende e start-up non spaziali interessate ai dati dei satelliti ed è “il primo Paese in UE impegnato con un programma nazionale finanziato con le misure del Pnrr per lo sviluppo dei servizi in orbita”. Tornando alla Luna, Valente osserva che l’Italia è coinvolta “direttamente sia con la Nasa sia attraverso gli accordi con l’Esa. Siamo stati tra i primi firmatari degli Artemis Accords, che oggi sono in tutto 42. Ci possiamo definire degli apripista per la nuova corsa al ritorno sulla Luna.

Le future missioni lunari “ci vedono presenti in numerosi programmi, l’Asi è il gran maestro di cerimonie per un’orchestrazione completa dell’offerta italiana”, dice Valente. L’industria “fornirà diversi elementi strategici per il programma lunare”, ai quali si aggiunge il centro di controllo robotico lunare in via di realizzazione a Torino, presso l’Altec, finanziato da Asi. Entro fine anno il ricevitore Lugre (Lunar Gnss Ricever Experiment) a bordo del lander statunitense Blue Ghost 19D partirà per la Luna “. Lo strumento, nato dalla collaborazione fra Asi e Nasa, utilizzerà i segnali Gps e Galileo per guidare il lander fino al suo atterraggio sulla Luna. “Queste attività si correlano con quelle di esplorazione marziana, come la missione Exomars di Esa e Mars Ice Mapper finanziata dall’Asi con altre agenzie.

Advertisement

In Evidenza

L’Ema blocca un medicinale contro l’Alzheimer

Pubblicato

del

L’Agenzia europea per i medicinali ha respinto la raccomandazione per il farmaco Lecanemab contro l’Alzheimer. L’Ema ha annunciato che il rischio di gravi effetti collaterali è superiore all’effetto positivo atteso.

“Il Comitato per i medicinali per uso umano” dell’Ema “ha raccomandato di non concedere un’autorizzazione all’immissione in commercio per Leqembi”, ha sottolineato l’autorità, facendo riferimento in particolare all’insorgere di rischi di emorragia cerebrale nelle persone trattate con il farmaco. Il Lecanemab – nome commerciale Leqembi – è disponibile negli Stati Uniti dall’inizio del 2023 per il trattamento dell’Alzheimer in stadio iniziale. Sebbene la terapia non migliori i sintomi, può rallentarne leggermente la progressione della malattia. Il farmaco, secondo gli esperti, sarebbe quindi adatto solo per un gruppo molto limitato di malati di Alzheimer, meno del 10%. A fronte dei possibili edemi ed emorragie cerebrali, la terapia deve essere monitorata regolarmente con esami di risonanza magnetica. Ora la società farmaceutica Eisai, che ha presentato la domanda, potrà richiedere un riesame entro 15 giorni.

Continua a leggere

In Evidenza

Preoccupa il virus Oropouche, primi 2 morti in Brasile

Pubblicato

del

Sale la preoccupazione per il virus Oropouche, diffuso soprattutto nell’America centro-meridionale e nei Caraibi ma che ha fatto registrare ad oggi 4 casi anche in Italia: l’infezione ha causato due primi decessi in Brasile, nello stato di Bahia, e si tratta dei primi registrati a livello mondiale. La conferma è giunta dal Ministero della Salute brasiliano. La febbre di Oropouche è un’infezione virale tropicale trasmessa da moscerini e zanzare e prende il nome dalla regione in cui è stata scoperta e isolata per la prima volta nel 1955, presso il laboratorio regionale di Trinidad, vicino al fiume Oropouche, a Trinidad e Tobago. Il primo decesso è stato confermato il 17 giugno. Il paziente aveva 24 anni, viveva a Valença ed è morto a marzo. Lunedì scorso è stato invece registrato il secondo decesso, di una donna, ed il ministero della Salute sta ancora indagando su un’altra morte sospetta nello stato di Santa Catarina.

L’Organizzazione panamericana della sanità (Paho) ha inoltre emesso un allarme epidemiologico per informare i Paesi membri sull’identificazione di possibili casi, attualmente in fase di indagine in Brasile, di trasmissione del virus Orov dalla madre al bambino durante la gravidanza. In Italia, ad oggi, sono stati diagnosticati 4 casi tutti di importazione, ovvero di soggetti rientranti dal Brasile e da Cuba. La malattia da virus Oropouche, spiega l’Istituto superiore di sanità, è una arbovirosi causata dal virus Oropouche (Orov), un virus a Rna che può essere trasmesso agli esseri umani principalmente attraverso la puntura di Culicoides paraensis, un piccolo dittero ematofago di 1-3 mm, simile ad un moscerino, che nelle aree endemiche si trova in zone boschive nei pressi di ruscelli, stagni e paludi, o di alcune zanzare come Culex quinquefasciatus.

Nessuno di questi vettori al momento è presente in Italia o in Europa. Non è stata al momento confermata la possibilità di una trasmissione da uomo a uomo del virus. Nel 2024 (al 23 luglio), sono stati registrati oltre 7700 casi nel mondo in cinque paesi: Brasile, Bolivia, Peru, Cuba e Colombia. I primi casi registrati anche in Italia sono senza conseguenze gravi. Il rischio di infezione, chiarisce l’Iss, è presente se si viaggia nei paesi in cui è presente il virus. Per chi si trova in queste zone si raccomanda di mettere in atto tutte le precauzioni necessarie ad evitare il contatto con gli insetti vettori: usare repellenti chimici, indossare vestiti che coprano braccia e gambe, soggiornare in case dotate di zanzariere e cercare di ridurre le attività all’aperto nei periodi di maggiore attività vettoriale (alba e crepuscolo).

I sintomi principali dell’infezione sono febbre, mal di testa, dolore articolare e, in qualche caso, fotofobia, diplopia (visione doppia), nausea e vomito. Se si è di ritorno da un viaggio nei paesi in cui è presente il virus e si hanno questi sintomi il consiglio è di rivolgersi al proprio medico. Grazie ad un team multi-disciplinare di esperti, L’Iss è in prima linea per monitorare il rischio da virus Oropouche in Italia per gli aspetti virologici ed epidemiologici.

Continua a leggere

Economia

Bollette più chiare, in arrivo dal prossimo anno

Pubblicato

del

Basta con una sequela di numeri incomprensibili: dal prossimo anno infatti le bollette di luce e gas saranno più semplici da capire. Basterà un colpo d’occhio – spiega l’Arera, l’autorità per l’energia – per rendersi conto di prezzi e consumi. La nuova bolletta debutterà dal primo luglio del 2025, con un frontespizio uguale per tutti e con le principali informazioni generali. Poi uno ‘scontrino dell’energia’, per capire immediatamente consumi e prezzi, e un box offerta che ricorda le condizioni sottoscritte per verificarne l’applicazione.

E’ stata infatti approvata – a seguito di un lungo processo di consultazione con imprese, consumatori e stakeholder – e sottoposta all’analisi dell’impatto della regolazione (Air) la delibera che introduce una revisione organica delle informazioni indicate nella bolletta e della loro organizzazione, estendendola poi alla totalità dei clienti finali connessi in bassa tensione: domestici, condomini, piccole e medie imprese, box, cantine e magazzini. I venditori avranno 12 mesi di tempo per adeguare i propri sistemi all’invio della nuova bolletta. “Una riforma auspicata da tempo e da più parti, che evolve la struttura introdotta nel 2014 con la bolletta 2.0, allineando le informazioni per tutti e rendendole ancora più chiare e semplici, ma soprattutto dando rilevanza al ruolo dei consumatori, mettendoli in grado di verificare i consumi e le proprie scelte di efficienza energetica e di comparare agilmente il proprio profilo con le proposte del mercato”, commenta il presidente di Arera Stefano Besseghini.

Plaudono i consumatori: “Ringraziamo Arera per aver accolto la nostra richiesta e concluso l’iter per rendere le bollette dell’energia più comprensibili agli utenti, specie sul fronte del costo al KWh della luce e al metro cubo per il gas”, afferma Consumerismo No Profit. “In una fase in cui i prezzi dell’energia continuano a essere altissimi e fuori controllo, giudichiamo positivamente la notizia che Arera ha ufficializzato oggi sul debutto della nuova bolletta”, commenta l’Adoc. In dettaglio la nuova bolletta sarà composta da un frontespizio unificato, che corrisponde alla prima facciata della bolletta in cui i venditori sono tenuti a riportare l’importo da pagare e tutte le informazioni essenziali sul cliente sul tipo di servizio in cui è rifornito, sul contratto di fornitura, su fatturazione e pagamenti, etc. Poi un scontrino dell’energia, che riporterà la formazione del costo complessivo dell’energia in relazione ai volumi consumati secondo la struttura quantità x prezzo, suddiviso in “quota consumi” e “quota fissa”, più la “quota potenza” per l’energia elettrica, e ulteriormente dettagliato per voci di spesa (vendita e ‘rete e oneri’). In questa sezione saranno riportate separatamente anche l’Iva e le accise, eventuali bonus, altre partite (interessi di mora, prodotti e/o servizi aggiuntivi etc.) e il canone Rai.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto