Collegati con noi

Esteri

Messico: in onda spot che promuovono politica Trump su migranti

Pubblicato

del

La televisione messicana ha iniziato a trasmettere in prima serata annunci pubblicitari che promuovono la politica di immigrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Lo spot e’ stato trasmesso dall’inizio di aprile sui media nazionali durante le partite di calcio e la programmazione principale. Nell’annuncio, si vede il segretario alla sicurezza interna degli Stati Uniti Kristi Noem chiedere ai migranti di astenersi dall’entrare illegalmente nel loro paese.

“Permettetemi di dare un messaggio del presidente Trump al mondo: se state pensando di entrare illegalmente negli Stati Uniti, non pensateci nemmeno”, dice Noem nel video. “Se venite qui e violate le nostre leggi, vi perseguiteremo. I criminali non sono i benvenuti negli Stati Uniti”, continua il segretario. Noem, nell’annuncio afferma che “per molto tempo la leadership debole” di altri governi ha lasciato aperti i propri confini, “inondando” le loro comunita’ “di droga, traffico di esseri umani e criminali violenti”, ma – prosegue – che con Trump “quei giorni sono finiti”. “Se provi a entrare illegalmente, verrai catturato, sarai espulso e non tornerai mai piu’. Segui la legge e troverai opportunita’. Se la violi, subirai delle conseguenze”, avverte il funzionario.

Noem ha incontrato alla fine di marzo la presidente messicana Claudia Sheinbaum a Citta’ del Messico. Le due hanno discusso di migrazione e insicurezza, giorni prima dell’ultimo annuncio delle tariffe da parte degli Stati Uniti, da cui il Messico e’ stato esentato. La segretaria Usa ha sottolineato che durante l’incontro ha chiesto a Sheinbaum di rafforzare il confine con il Guatemala e di condividere i dati biometrici di migranti e viaggiatori con le autorita’ statunitensi, ma il presidente messicano ha negato di aver firmato un accordo al riguardo. All’inizio di febbraio, per evitare le tariffe di Trump, il Messico ha lanciato l'”Operazione Northern Border”, con la quale le autorita’ messicane hanno sequestrato piu’ di 24 tonnellate di droga, tra cui 129,24 chilogrammi di fentanyl.

Advertisement

Esteri

Trump affida il dialogo con Mosca al suo uomo di fiducia Witkoff, uno che fa affari con oligarchi russi

Pubblicato

del

Donald Trump ha estromesso Keith Kellogg dai contatti sulla guerra in Ucraina. Il generale, pur essendo l’inviato ufficiale della Casa Bianca, è stato considerato in conflitto d’interessi per via del lavoro della figlia, che collabora con un’agenzia impegnata a fornire farmaci a Kiev. La notizia, rilanciata dalla stampa russa e dai servizi d’intelligence di Mosca, ha spinto Trump a escluderlo dalle trattative.

Witkoff entra in scena senza incarichi ufficiali

Al suo posto, Trump ha affidato i contatti con il Cremlino a Steve Witkoff, immobiliarista newyorkese e suo collaboratore personale. Witkoff non ha alcuna esperienza diplomatica né una posizione formale all’interno delle istituzioni americane. Tuttavia, gode della fiducia diretta dell’ex presidente e sembra avere piena libertà d’azione nei rapporti con la Russia.

L’ombra dell’oligarca Blavatnik nei suoi affari

A rendere controversa la scelta di Witkoff è il suo socio d’affari, Leonard Blavatnik, miliardario nato a Odessa, naturalizzato americano e britannico, considerato uno degli oligarchi più influenti. Blavatnik è finito nella lista delle sanzioni dell’Ucraina per i suoi rapporti con l’economia russa. Con Witkoff ha gestito operazioni immobiliari per oltre un miliardo di dollari.

Gli affari miliardari costruiti nell’era post-sovietica

Blavatnik ha fatto fortuna negli anni delle privatizzazioni in Russia. Con Mikhail Fridman e Viktor Vekselberg ha acquisito la compagnia petrolifera TNK e, nel 2003, ha siglato una partnership con British Petroleum. L’operazione si è conclusa nel 2013 con la vendita a Rosneft per 56 miliardi di dollari, con l’appoggio politico del Cremlino.

Trump ignora i rischi e tira dritto

Nonostante la posizione ambigua di Blavatnik — che ha definito la guerra “inimmaginabile” senza mai accusare Putin — Trump continua a considerare valido il canale con Mosca tramite Witkoff. Le attività comuni tra i due sono proseguite anche dopo l’inizio della guerra in Ucraina, con un recente investimento da 85 milioni di dollari. Per Trump, nessun problema. O forse, proprio per questo, un vantaggio.

Continua a leggere

Esteri

Il deputato Chiquinho Brazão accusato dell’omicidio di Marielle perde il mandato

Pubblicato

del

La Camera dei deputati del Brasile ha dichiarato giovedì 24 aprile la perdita del mandato del deputato federale Chiquinho Brazão, uno dei rinviati a giudizio accusati di aver agito come mandante dell’omicidio della consigliera comunale Marielle Franco e del suo autista Anderson Gomes, nel 2018. Lo rende noto Agência Brasil. La decisione è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Camera ed è stata giustificata sulla base dell’articolo della Costituzione che determina la perdita del mandato del parlamentare che “non si presenti in ogni sessione legislativa a un terzo delle sessioni ordinarie della Camera”.

Brazão è stato arrestato nel marzo dello scorso anno ma ha lasciato il carcere all’inizio di aprile di quest’anno dopo che il giudice della Corte suprema brasiliana, Alexandre de Moraes, ha concesso gli arresti domiciliari all’oramai ex deputato. Nella sua decisione, Moraes ha concordato con il bollettino medico presentato dal carcere di Campo Grande dove era recluso secondo il quale, Brazão ha una “delicata condizione di salute” con “alta possibilità di soffrire un malore improvviso con elevato rischio di morte”.

Continua a leggere

Esteri

Lavrov, Trump ha ragione su direzione Russia-Usa su Ucraina

Pubblicato

del

“Donald Trump ha ragione ad affermare che Stati Uniti e Russia si stanno muovendo nella giusta direzione per quanto riguarda la risoluzione del conflitto ucraino”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in un’intervista alla Cbs, riporta la Tass. “Il presidente degli Stati Uniti crede, e ritengo a ragione, che ci stiamo muovendo nella giusta direzione. Le forze armate russe – ha detto ancora Lavrov – stanno conducendo attacchi in Ucraina solo contro obiettivi militari o siti utilizzati dall’esercito ucraino. Il presidente russo Vladimir Putin lo ha già ribadito in più occasioni”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto