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Napoli

Manfredi sfiora il 63%, ora non può girare le spalle a Napoli

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I numeri raccontano non solo la vittoria di Gaetano Manfredi ma anche la larghezza della sconfitta dei suoi competitor, in primis il candidato del centrodestra Catello Maresca. Manfredi con il 63% significa che non c’è mai stata partita a Napoli.  Maresca al 22 per cento segna la sconfitta definitiva anche della classe dirigente del centrodestra napoletano che pur non avendo responsabilità di governo nella città da tre decenni non viene riconosciuta capace di progetti dall’elettorato. Al terzo posto c’è Antonio Bassolino con l’8,1%. Non è facile mettere in piedi una campagna elettorale senza partiti. Bassolino non ha più 40 anni, ma il suo spirito battagliero l’hanno porta a conquistare un risultato che onestamente è eccellente viste anche le risorse economiche a disposizione dell’ex sindaco. Anche Alessandra Clemente con il 5,5% non è un risultato da buttare. Alla giovane assessore della giunta Clemente hanno fatto pagare tutte le colpe vero e presunte dell’era de Magistris anche se buona parte degli assessori e dei caporioni dell’esperienza arancione hanno trovato collocazione con Manfredi e Maresca.

Nonostante ciò, Alessandra Clemente ha tenuto la barra dritta e con disarmante semplicità e freschezza ha chiuso una campagna che in tanti non avrebbero avuto la forza di cominciare. Alla Clemente poi va riconosciuta una virtù che in politica è merce rara: la coerenza. Insomma non c’è dubbio che abbia vinto Manfredi anche se c’è ancora chi recrimina come gli ultimi giapponesi che pensano di essere ancora in guerra e di avere nemici da abbattere. Ora Napoli ha scelto e Manfredi potrà dire di aver vinto le elezioni e conquistato i napoletani quando comincerà a fare una cosa rivoluzionaria per questa città: farla essere e sembrare una città normale. Per i grandi progetti ci sarà tempo. La squadra di governo ci dirà anche della capacità di Manfredi di tenersi le mani libere dai partiti. Una squadra di altissimo profilo come quella che tutti di aspettano sarebbe il primo segnale di normalità. Napoli è città che ha talenti, intelligenze che spesso esporta anche in altre città d’Italia e del mondo. Sarebbe bello se qualcuno cominciasse a restituire qualcosa alla città dov’è nato. Vedremo. Inutile produrre chiacchiere sui se o sui ma. Manfredi è uno che parla poco e fa. Su quel che fa deve essere valutato.

Quale è invece il peso dei partito in città? Il Pd è il primo partito a Napoli con il 12,2% dei voti, in crescita lievissima rispetto alle ultime Comunali del 2016 (11,64%). I consensi, però, forse è il caso di ricordarlo a chi nel Pd crede di aver vinto le elezioni facendo faville, sono quasi dimezzati rispetto alle Europee del 2019 quando ottenne il 23,29%.  La seconda è la lista Manfredi sindaco direttamente riconducibile al candidato eletto primo cittadino: 9,89%, Un dato eccellente e non ci sono raffronti su precedenti elezioni. Al terzo posto c’è il Movimento 5 Stelle con il 9,74%. Qui il discorso si fa serio. Il Movimento è in leggerissimo aumento rispetto alle precedenti Comunali (9,66%). E qui chi vuole può gioire, magari parlare anche di inversione di tendenza rispetto ad un declino nazionale che sembra inesorabile. Ma questo dato è drammatico se raffrontato alle Europee quando 5S ottenneto addirittura il 39,86% a Napoli.

Quarta, e prima dello schieramento a sostegno di Catello Maresca, è Forza Italia con il 6,63%. In calo rispetto a comunali (9,61) ed Europee (9,14). Nella coalizione di Manfredi buon risultato degli Azzurri per Manfredi, lista promossa da Stanislao Lanzotti, ex coordinatore cittadino e capogruppo di Fi. Ottiene il 5,44 mentre la lista ritenuta riconducibile al governatore campano, De Luca, Napoli Libera è al 4,6%. Per quanto riguarda Fratelli d’Italia arriva al 4,4%, stesso risultato delle Europee ma in crescita sulle Comunali quando ottenne l’1,2. Niente in confronto ai dati di altre città d’Italia. In questa tornata sono dispersi su altri candidati i voti che nella precedente consultazione erano andate ad almeno tre liste che si richiamavano al sindaco uscente Luigi de Magistris e che ottennero complessivamente il 25%. Assente, perchè esclusa a causa di irregolarità documentali, la lista della Lega. Alle ultime Europee ebbe il 12,3% dei consensi.

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Cronache

Napoli, incidente traghetto da Capri, bilancio aggiornato: una trentina le persone medicate

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 La nave veloce trasportava oltre 100 passeggeri tra uomini delle forze dell’ordine impegnati a Capri in questi giorni in turni per i servizi predisposti per la sicurezza del G7 dei ministri degli Esteri, e turisti. Le persone che hanno fatto ricorso alle cure dei medici o sono passate per un pronto soccorso sono una trentina, 21 i feriti in ospedale, una donna è la più grave, gli altri – questo il bollettino della Asl 1 – sono ‘policontusi’.

Lo squarcio nell’ Isola di Procida

il bollettino dell’Asl 1 di Napoli

 

Napoli, nave da Capri contro la banchina: 18 feriti, donna grave

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Cronache

Soldi falsi, ai 4 indagati sequestrati anche tre case e due magazzini

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Sequestro preventivo di beni per un milione di euro emesso dal Gip di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di quattro soggetti gravemente indiziati dei reati di associazione per delinquere e di falsificazione e spendita di banconote contraffatte, già destinatari, di una ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere.

Il provvedimento di sequestro scaturisce da accertamenti economico-patrimoniali che hanno fatto emergere significative incongruenze in un ampio arco temporale, compreso tra il 2004 e il 2022, fra i beni nella disponibilità degli indagati e dei rispettivi nuclei familiari e i redditi dichiarati o le attività economiche svolte.
Tale circostanza, sintomatica di un’illecita accumulazione patrimoniale protratta nel tempo, è alla base del sequestro preventivo per sproporzione eseguito dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza, avente ad oggetto tre abitazioni ad uso civile e due magazzini siti in Napoli nonché i rapporti bancari e finanziari risultati nella disponibilità degli indagati, anche per interposta persona. È stato inoltre sequestrato un immobile ubicato nel quartiere Pendino di Napoli, costituente la base operativa del sodalizio nonché il luogo utilizzato dagli indagati per lo smercio delle banconote contraffatte.
Il valore complessivo dei beni in sequestro ammonta a circa 1 milione di euro. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i relativi destinatari sono persone
sottoposta ad indagini e, quindi, presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

Fiumi di euro falsi da Napoli anche in altri paesi d’Europa, decine di indagati e arresti in Italia e all’estero

Alla banda di falsari clan Mazzarella chiedeva pizzo “a piacere”

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Napoli

Il Pioneer Award per la robotica e l’automazione al professor Bruno Siciliano

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La società IEEE RAS ha recentemente insignito il professor Bruno Siciliano, esperto di robotica di fama internazionale e docente di Automatica presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione dell’Ateneo fridericiano, del prestigioso premio di Pioniere per la Robotica e l’Automazione.

La Robotics and Automation Society (RAS), una delle 39 società tecniche all’interno dell’IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers), ha riconosciuto il professor Siciliano per il suo eccezionale contributo nel promuovere lo sviluppo e lo scambio di conoscenze scientifiche nel campo della robotica e dell’automazione.

Con oltre 15.000 membri in tutto il mondo, la missione della RAS è quella di facilitare la crescita professionale e promuovere il beneficio dell’umanità attraverso l’avanzamento della robotica e dell’automazione.

Il premio sarà consegnato durante il convegno annuale della società ICRA 2024 (IEEE International Conference in Robotics and Automation) a Yokohama, in Giappone, il 16 maggio. Un luogo significativo per il Prof. Siciliano, poiché è lì che nel 1985 ha tenuto la sua prima presentazione a un convegno internazionale.

Il professor Bruno Siciliano

Siciliano, che è stato il più giovane Presidente nella storia della società IEEE RAS dal 2008 al 2009, ha commentato l’importanza di ricevere questo prestigioso riconoscimento: “Ricevere il riconoscimento più ambito dalla società di cui mi onoro di essere stato il più giovane Presidente nella sua storia è qualcosa di davvero speciale.”

Oltre alla sua attività accademica, il professor Bruno Siciliano coordina il laboratorio di robotica PRISMA Lab e guida il programma di ricerca in robotica del Consorzio CREATE. Nel 2022, ha ricevuto anche il prestigioso Engelberger Award for Education dall’Association for Advancing Automation (A3).

Siciliano ha espresso gratitudine per i suoi successi recenti, che includono il finanziamento per il progetto EndoTheranostics e la soddisfazione per lo scudetto ottenuto dal Napoli, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra e il suo costante impegno nel progredire nel campo della robotica.

Il Pioneer Award si aggiunge ai precedenti riconoscimenti ottenuti dal professore Siciliano dalla IEEE RAS, tra cui il George Saridis Leadership Award on Robotics and Automation nel 2015 e il Distinguished Service Award nel 2010: Siciliano continua a essere un punto di riferimento nel campo della robotica e dell’automazione, e il suo lavoro e la sua dedizione sono un’ispirazione per gli altri nel settore.

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