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L’Ue critica Biden e si candida a un ruolo chiave

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La “catastrofe” afghana, come l’ha definita senza mezzi termini il capo della diplomazia Ue Josep Borrell, per l’Unione europea significa non solo una nuova ondata di rifugiati ma anche un nuovo assalto diplomatico di Russia e Cina che puntano ad estendere la loro influenza sullo scacchiere asiatico. Ma non solo. Borrell non lesina critiche al presidente Usa Joe Biden, soprattutto perche’ ha negato gli sforzi alleati di questi anni per costruire uno Stato democratico, ed assicura che l’Ue in questa partita puo’ giocare un ruolo chiave insieme agli alleati con i quali condivide “valori comuni”. Quello che e’ accaduto in Afghanistan “e’ una catastrofe, lo e’ per gli afghani, lo e’ per la credibilita’ occidentale, lo e’ per le relazioni internazionali. E’ un incubo”, ha detto Borrell, in un’audizione straordinaria al Parlamento europeo. Da quando i Talebani hanno conquistato Kabul, l’alto rappresentante della Ue ha abbandonato il suo solito aplomb e le cautele del linguaggio diplomatico. E’ stato il primo a dire che occorre aprire un canale di comunicazione con chi ha vinto la guerra, attirandosi le critiche di mezza Europa. E oggi ha confermato la sua posizione, ribadendo che questo non significa il riconoscimento del nuovo Emirato islamico. “Non possiamo lasciare che Cina e Russia prendano il controllo della situazione” in Afghanistan e “lasciare il sostegno a Kabul e andarcene. Possiamo essere rilevanti”, spiega agli eurodeputati scettici su una qualunque apertura verso il regime del terrore. Borrell pensa al posizionamento dell’Unione europea nel nuovo scenario. “Dobbiamo mettere insieme un’alleanza con i Paesi” che hanno i nostri valori, “in particolare Usa e Regno Unito, per affrontare le conseguenze geopolitiche di quanto avviene e di quanto avverra’ in Afghanistan. La Cina ha gia’ riconosciuto i talebani. La Russia lo fara’. Non chiuderanno le loro ambasciate, al contrario, vogliono aumentare la loro presenza. E questo cambia l’equilibrio geopolitico dei poteri”, ha spiegato. Scatenando subito la reazione di sfida di Mosca: “Provino ad ostacolarlo”, ha detto il vice ministro degli esteri russo Alexander Grushko, giudicando “sorprendenti” le parole del primo diplomatico Ue. Dunque non c’e’ solo la questione dei migranti, che poi migranti non sono, precisa Borrell, invitando tutti a chiamarli con il loro nome, cioe’ “esiliati, persone in fuga per salvarsi la vita”. Quella e’ certamente la questione principale, che l’Unione sta affrontando in queste ore, con gli sforzi di tutti gli Stati membri per portare fuori dal Paese, con i loro aerei militari, quante piu’ persone possibili. Uno sforzo che comunque non bastera’. “Non possiamo portare via tutti gli afgani fuori dal Paese”, ha ammesso. Di fronte alla catastrofe anche umanitaria in arrivo, l’alto rappresentante non nasconde le critiche a Biden. “Quello che e’ accaduto in Afghanistan solleva molte questioni sull’impegno occidentale, e su quanto siamo stati in grado di raggiungere. Il primo obiettivo era combattere Al Qaeda. Il presidente Biden ha detto che costruire uno Stato non e’ mai stato” un obiettivo “questo e’ discutibile. Abbiamo fatto molto per costruire uno Stato che potesse garantire lo stato di diritto ed il rispetto delle liberta’ fondamentali. Siamo riusciti nella prima parte. Abbiamo fallito nella seconda missione”.

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A Perugia scatta indagine sull’eroina con il Fentanyl

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Ora c’è anche un’indagine della magistratura di Perugia sul Fentanyl usato come sostanza da taglio in una dose di eroina recuperata alcune settimane fa nella zona del capoluogo umbro. La procura ha infatti aperto un fascicolo a carico di ignoti. Spaccio di stupefacenti l’ipotesi di reato che compare nel fascicolo, con il quale l’Ufficio guidato da Raffaele Cantone mira a svolgere indagini specifiche. “Sono preoccupato per quanto sta emergendo e voglio cercare di capire se si tratta di un fatto sporadico o se ci sono episodi analoghi”, aveva detto il magistrato nei giorni scorsi subito dopo che era scattato l’allarme. Il Fentanyl – oppioide sintetico 80 volte più potente della morfina – è stato scoperto in un controllo a campione svolto nelle scorse settimane dall’Unità di strada di Perugia.

Minima – secondo le analisi svolte dall’Istituto superiore di sanità – la quantità del potente analgesico trovata. L’eroina era il 50%, poi c’erano anche codeina (30%) e diazepam (15%) oltre al 5% di Fentanyl. Il Sistema nazionale di allerta rapida coordinato dal Dipartimento per le politiche antidroga si è dunque attivato e dal ministero della Salute è partita una nota agli assessorati alla sanità di tutte le Regioni affinché sollecitino le strutture che si occupano di dipendenze ad “informare le persone che fanno uso di sostanze dei gravissimi rischi per la salute”. Si è messo quindi in moto il nuovo Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici che prevede l’invio dell’allerta anche a tutte le forze di polizia e a tutte le amministrazioni affinché sia rafforzata la rete di monitoraggio territoriale e aumentata l’attenzione in tutti i settori potenzialmente esposti.

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Iss, il Fentanyl erroneamente definito “la droga degli zombie”

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Il Fentanyl “non è la droga cosiddetta degli zombie”. A spiegarlo, in un primo piano online, è l’Istituto superiore di sanità, in riferimento al primo caso in Italia, verificatosi a Perugia, in cui è stata rilevata una preparazione da strada contenente questo oppioide sintetico, e su cui oggi è stata aperto un fascicolo. Al momento tutte le Forze di polizia sono allertate. I fentanyl è un oppioide sintetico con proprietà analgesico narcotiche.

E’ circa 100 volte più potente della morfina, ma anche circa 100 volte più tossico. I suoi analoghi, più di 150 analoghi illeciti al momento nel mercato nero, arrivano ad essere fino a mille volte più potenti della morfina. In Italia, tale oppioide sintetico viene utilizzato per scopi consentiti e sotto controllo medico come anestetico generale nelle operazioni di chirurgia maggiore e nella terapia palliativa per il dolore terminale oncologico. Nel mercato delle droghe, invece, può essere utilizzato come agente di taglio dell’eroina o anche al posto dell’eroina stessa.

L’Iss chiarisce dunque la definizione di ‘droga degli zombie’, spesso utilizzata: “Né l’eroina tagliata col Fentanyl né il Fentanyl da solo sono la ‘droga degli zombie’. Si definisce tale una preparazione di eroina o di Fentanyl tagliati con la xilazina, anestetico e mioriilassante veterinario, al momento utilizzato pochissimo in Italia, ma impiegato invece dal mercato illecito per fare un taglio che dia più potenza alla preparazione ma costi di meno.

La xilazina produce delle ulcere cutanee negli arti superiori ed inferiori, soprattutto dove avviene l’iniezione delle preparazioni di strada da eroina. Queste ulcerazioni profonde rendono i consumatori zombie: da qui il nome utilizzato per definire questa droga”. Al momento in Italia vige una allerta di terzo grado (alert di terzo grado): si tratta di una comunicazione di massima urgenza che viene mandata a tutti gli operatori che hanno a che fare con i consumatori di sostanze d’abuso. L’allerta di grado 3 si riferisce a sostanze che possono provocare intossicazioni severe o morti, quale per esempio proprio il Fentanyl. Attualmente, in Italia c’è un piano nazionale di allerta sul Fentanyl partito il 12 marzo scorso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

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Omicidio Cerciello, difensore carabiniere: assoluzione ristabilisce giustizia

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È stato “un percorso straordinariamente sofferto dove il maresciallo Manganaro è rimasto solo durante questi lunghi 5 anni. E questa assoluzione della Corte d’Appello perché il fatto non costituisce reato ristabilisce giustizia nei confronti di un militare che per 25 anni con onore ha servito l’Arma, continua a servirla e che in quell’occasione del luglio del 2019 ha protetto l’incolumità del fermato ed è stato sottoposto nei mesi e negli anni successivi non solo a una gogna mediatica ma anche all’isolamento e all’abbandono da parte delle istituzioni”. Lo dice a LaPresse l’avvocato Roberto De Vita, difensore del carabiniere Fabio Manganaro, a processo per aver bendato dopo il fermo Gabriel Natale Hjorth, uno dei due americani arrestati per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. “Questa sentenza, sia nel dispositivo e poi nelle motivazioni, dovrà essere letta attentamente dall’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dall’ex comandante generale dell’Arma Giovanni Nistri i quali all’indomani del fatto condannarono senza processo Fabio Manganaro”, conclude.

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