Collegati con noi

Esteri

Trump shock, su Truth Biden con le mani e i piedi legati

Pubblicato

del

Diventa sempre più avvelenata la campagna elettorale americana. A far salire la tensione è stata l’ennesima provocazione di Donald Trump, che ha postato sul suo social Truth un video di 20 secondi con l’immagine di un Joe Biden fatto prigioniero, disteso su un fianco e legato con una corda mani e piedi. L’immagine appare dipinta sul portellone posteriore di un pick-up con bandiere americane e adesivi pro Trump che sfreccia su un’autostrada. Lungo ‘Long Island, New York’, scrive il tycoon, nel giorno in cui ha partecipato ai funerali di un agente ucciso durante un controllo, mentre il suo rivale democratico metteva a segno una raccolta fondi record da 25 milioni di dollari insieme a Barack Obama e Bill Clinton nell’iconica Radio City Hall di New York. Immagini simili circolano da mesi sui siti di destra, sui social – compresi Instagram, Reddit e X – e persino in eventi dei conservatori. E sono in vendita online come adesivi da attaccare sulle auto. Ma il fatto che il candidato repubblicano per la Casa Bianca le cavalchi ha sollevato una bufera.

“Questa immagine postata da Donald Trump è il tipo di schifezza che pubblichi quando inviti a un bagno di sangue o quando dici ai Proud Boys di ‘stare dietro e di restare a guardare’, ha commentato Michael Tyler, direttore della comunicazione per la campagna di Biden, riferendosi alle parole usate dall’ex presidente e al gruppo di estrema destra coinvolto nell’attacco al Congresso del 6 gennaio 2021. “Trump incita regolarmente alla violenza politica ed è ora che la gente lo prenda sul serio, basta chiedere ai poliziotti del Campidoglio che sono stati attaccati mentre proteggevano la nostra democrazia il 6 gennaio”, ha aggiunto. Gli ha risposto il portavoce della campagna del tycoon, Steven Cheung: “Quell’immagine era sul retro di un pick-up che viaggiava lungo l’autostrada. I democratici e pazzi lunatici non solo hanno invocato una spregevole violenza contro il presidente Trump e la sua famiglia, ma stanno effettivamente utilizzando come arma il sistema giudiziario contro di lui”.

Lo staff dell’ex presidente ha citato anche recenti dichiarazioni di Biden per difendere la retorica incendiaria di The Donald, ricordando che il commander in chief lo ha accostato ad Hitler. Ma Biden non è mai sceso sul terreno dell’offesa o della violenza, al massimo usa l’ironia o il sarcasmo. Trump invece ha una lunga storia nel condividere e promuovere immagini violente dei suoi nemici. In ottobre ha postato un video manipolato in cui lanciava una pallina da golf che colpiva Biden gettandolo a terra (simile a quello del 2017 con Hillary Clinton come bersaglio). I clip in cui mostra che il suo avversario balbetta e inciampa non si contano più. Lo scorso aprile invece pubblicò un’immagine di sé con in mano una mazza accanto al procuratore di Manhattan Alvin Bragg, mentre nel 2017 si calò nei panni di un lottatore di wrestling che picchiava un uomo il cui volto era coperto dal logo dell’odiata Cnn. Anche la sua retorica verbale è violenta: recentemente ha accusato gli immigrati di non essere persone e ha ammonito che ci sarà “un bagno di sangue” se non sarà eletto. Una minaccia sempre più temuta, dopo che ha promesso ai suoi fan di essere la loro “vendetta”.

Advertisement

Esteri

Naufraga barca di migranti alle Canarie, decine i dispersi

Pubblicato

del

Naufraga un’imbarcazione con migranti a bordo al largo de El Hierro, una delle isole Canarie, lasciando decine di dispersi in mare. Stando a quanto si apprende da diverse fonti, 9 persone sono state soccorse con un elicottero e portate sull’isola per fornite loro assistenza sanitaria e alcuni di essi, scrive l’agenzia Efe, hanno raccontato ai soccorritori che la barca si è ribaltata due giorni fa, e che in quel momento a bordo c’erano circa “60 persone”. In seguito, alcune di loro sarebbero riuscite a rigirarla e tornarvici sopra.

L’incidente, avvenuto a circa 60 miglia nautiche a sud de La Restinga (El Hierro), è stato notificato dall’equipaggio di una nave mercantile di passaggio, chiamata Beskidy. Secondo questa segnalazione, la barca dei migranti era in situazione di “semi-affondamento”. Il servizio di salvataggio marittimo spagnolo, che per ora non conferma cifre di morti e dispersi in questo naufragio, ha mobilitato per i soccorsi, oltre all’elicottero, anche un’imbarcazione di emergenza.

(la foto in evidenza è di archivio e non ha a che vedere con la vicenda narrata)

Continua a leggere

Cronache

Le gang criminali in Svezia seducono la polizia e s’infiltrano

Pubblicato

del

Un’inchiesta giornalistica del quotidiano svedese Dagens Nyheter ha portato alla luce numerosi casi in cui agenti di polizia avrebbero divulgato informazioni sensibili a membri di gang criminali. Alcuni di questi agenti avrebbero agito sotto pressioni da parenti, mentre altri avrebbero avuto rapporti intimi con individui legati alla criminalità organizzata.

Il giornale ha reso pubblici estratti di lettere d’amore inviate da una poliziotta a un membro della nota gang Foxtrot: “Sono al lavoro. Quante ore del mio tempo lavorativo ho dedicato a te? Se solo la gente sapesse”, riporta una delle lettere citate. In un altro caso, la capo squadra ‘Camilla’, specializzata in criminalità organizzata, è stata licenziata dopo essere stata sorpresa uscire da una stanza d’albergo con un membro di una gang al tempo imputato per riciclaggio: “Ci siamo accorti che qualcosa non andava”, ha dichiarato l’ex capo di Camilla al quotidiano. “Abbiamo notato un cambiamento di comportamento nei criminali che stavamo monitorando. Come se sapessero. Questo è successo più volte.

“Molti dei suoi colleghi sono rimasti scioccati dall’improvviso licenziamento di Camilla, avvenuto senza alcuna spiegazione a causa della segretezza. Lo scoop giornalistico rivela che dal 2018 è stato presentato un totale di 514 denunce per presunte divulgazioni di informazioni, ma che non tutte hanno portato a sentenze e in diversi casi non si è riusciti a individuare la fonte della fuga d’informazioni. Durante questo periodo, 30 agenti di polizia sono stati giudicati un “rischio per la sicurezza” e sono stati licenziati o invitati a lasciare il loro incarico. Le informazioni divulgate comprendono dettagli su gang rivali, metodi investigativi e dettagli privati di agenti di polizia, nonché avvertimenti di arresto e perquisizioni. Dopo la rivelazione, il Ministro della Giustizia, Gunnar Strömmer, ha convocato una riunione con i vertici della polizia: “Si tratta di un fatto molto grave” ha dichiarato a Dagens Nyheter “La divulgazione di informazioni sensibili ai criminali è un reato e può avere conseguenze molto dannose per il lavoro condotto dalle forze di polizia. A lungo termine, rischia di minare la fiducia nel sistema di giustizia e ledere la democrazia”, ha concluso il Ministro.

Continua a leggere

Esteri

‘Da banche Occidente in Russia 800 mln euro in tasse a Cremlino’

Pubblicato

del

Le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Lo riporta il Financial Times sottolineando che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all’energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano, “le maggiori sette banche europee per asset in Russia – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, OTP e Intesa Sanpaolo – hanno riportato profitti totali per oltre tre miliardi di euro nel 2023. Questi profitti sono stati tre volte maggiori rispetto al 2021 e in parte generati dai fondi che le banche non possono ritirare dal Paese”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto