Collegati con noi

Cronache

Le nomine del Consiglio dei ministri: Tridico all’Inps, Zafarana comandante della Gdf, De Iesu vice capo vicario della Polizia e poi…

Pubblicato

del

Il Consiglio dei ministri ha deliberato su proposta del Presidente Giuseppe Conte, la nomina a componente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro del dottor Alfonso Luzzi in rappresentanza della categoria “lavoratori dipendenti”; – su proposta del Ministro dell’interno Matteo Salvini, la nomina a dirigente generale di pubblica sicurezza dei dirigenti superiori della Polizia di Stato dott. Marco Mazzi, Maurizio Masciopinto, Claudio Cracovia, Mario Finocchiaro, Armando Nanei, Maurizio Vallone, Vincenzo Ciarambino e Luigi Carnevale; – su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria, il conferimento per tre anni dell’incarico di Ragioniere generale dello Stato al dott. Biagio Mazzotta – Dirigente di prima fascia del Ministero dell’economia e finanze;

– su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria, la nomina del generale di corpo d’armata Giuseppe Zafarana a Comandante generale della Guardia di finanza, per tre anni a decorrere dal 25 aprile 2019; – su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Luigi Di Maio, visto il parere favorevole espresso dalle competenti Commissioni parlamentari, il conferimento al prof. Pasquale Tridico dell’incarico di Presidente dell’Istituto nazionale della previdenza sociale – INPS.

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Salvini, ha deliberato il seguente movimento di Prefetti. Il dott. Antonio De Iesu Dirigente generale di P.S. è nominato prefetto ed è destinato a svolgere le funzioni di Vice direttore generale della pubblica sicurezza per l’espletamento delle funzioni vicarie presso il Dipartimento della pubblica sicurezza.

il dott. Vito Danilo Gagliardi è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Cremona, cessando dalla posizione di fuori ruolo con incarico di Vice Commissario del Governo per la Regione Friuli-Venezia Giulia;

il dott. Francesco Zito è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Vibo Valentia, cessando dalla posizione di fuori ruolo con incarico presso la Presidenza del Consiglio dei ministri;

il dott. Leopoldo Falco rientra dalla posizione di disponibilita’ ai sensi della legge n. 410 del 1991 ed e’ destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Lucca, mantenendo l’incarico di Presidente del Centro alti studi del Ministero dell’interno di cui all’articolo 32 sexies del decreto-legge n.113 del 2018, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 132 del 2018.

Advertisement

Cronache

Guida ubriaco, si scontra con 3 moto e muore centauro, arrestato

Pubblicato

del

E’ risultato positivo all’alcol test il conducente della Fiat Punto che oggi si è scontrato con tre moto lungo la statale 108 bis “Silana di Cariati” che porta a Lorica. Nell’urto un centauro 37enne di Settingiano (Catanzaro) è morto, e altri due sono rimasti gravemente feriti. Dopo i risultati, i carabinieri della Compagnia di Cosenza hanno arrestato l’uomo, un 41enne, con l’accusa di omicidio stradale e lo hanno posto ai domiciliari.

Continua a leggere

Cronache

Scossa di terremoto di magnitudo 3.1 fa tremare il Vesuvio, molta paura ma nessun danno

Pubblicato

del

Un terremoto di magnitudo 3.1 della Scala Richter ha colpito alle 5,55 alle pendici del Vesuvio. L’evento sismico, che ha avuto luogo a una profondità di circa 400 metri, è stato distintamente avvertito dagli abitanti delle zone circostanti, in particolare nei piani alti degli edifici.

Gi esperti hanno definito la scossa come un evento “inusuale” e hanno confermato che non ci sono stati segnali di un incremento dell’attività vulcanica. L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino al Monte Somma, una zona storicamente monitorata per la sua vicinanza con il vulcano.

La comunità locale ha reagito con una comprensibile apprensione, ma, fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o strutture. Le autorità locali nelle prossime ore decideranno se mantenere aperte le scuole. Intanto c’è da rassicurare  la popolazione sulla gestione dell’evento.

Ieri, alle 5,45, dall’altra parte di Napoli, in un’altra area vulcanica, nei Campi Flegrei, c’è stata una scossa di magnitudo 3.9. Anche in quel caso paura tanta ma nessun danno.

Continua a leggere

Cronache

“Due uomini dei servizi segreti vicino l’auto di Giambruno”, le rivelazioni del Domani

Pubblicato

del

Due uomini fuori dalla villetta di Giorgia Meloni, la notte tra il 30 novembre e l’1 dicembre. Armeggiavano attorno all’auto dell’ex compagno, Andrea Giambruno, mentre la premier era in missione a Dubai. Nell’episodio, però, non sono stati coinvolti “appartenenti ai Servizi” e la sicurezza della premier “non è mai stata posta a rischio”. Così il sottosegretario Alfredo Mantovano interviene dopo che un articolo apparso oggi sul Domani ha riferito sull’allarme scattato in quella occasione. Nella ricostruzione del quotidiano, un’auto si avvicina alla villetta nel quartiere Torrino.

Scendono due uomini, accendono una torcia o un telefonino e si mettono a trafficare attorno alla macchina di Giambruno. A sorvegliare la scena c’è però una volante della Polizia appostata in servizio di vigilanza. Un agente scende e chiede conto ai due dei loro movimenti. Gli uomini si identificano come “colleghi” senza però mostrare documenti di riconoscimento e si allontanano. Sull’accaduto viene stilato un rapporto che finisce alla Digos; vengono avvertiti – sempre secondo l’articolo del Domani – il capo del Polizia, Vittorio Pisani, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, Mantovano e la stessa premier.

Sarebbe stata informata anche la procura della Capitale. Inizialmente i sospetti ricadono su due uomini dell’Aisi, l’Agenzia d’intelligence per la sicurezza interna, che fanno parte della scorta di Meloni. I due vengono quindi trasferiti all’Aise, l’agenzia che invece si occupa dell’estero. In seguito però le indagini dell’Aisi scagionano gli 007 che quella notte – e lo testimonierebbero le celle telefoniche – si trovavano altrove.

I due potrebbero essere stati banalmente ladri alla ricerca di qualcosa nell’auto di Giambruno. Il fatto, secondo il quotidiano, avrebbe influito anche sulla nomina del nuovo direttore dell’Aisi, sbarrando la strada ad uno dei papabili, Giuseppe Del Deo, alla guida del gruppo dell’Agenzia che ha investigato sul caso. Mantovano non entra nei dettagli della vicenda, ma si limita a rivelare di averne dato notizia il 4 aprile nella sua audizione al Copasir, dove ha chiarito che “gli accertamenti svolti per la parte di competenza dell’intelligence hanno consentito con certezza di escludere il coinvolgimento di appartenenti ai Servizi, e che la sicurezza del presidente Meloni non è mai stata posta a rischio”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto