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Esteri

Kim Jong-un promette di trasformare la Corea del Nord in un “paradiso socialista”

Nel discorso per gli 80 anni del Partito dei Lavoratori, Kim Jong-un promette di trasformare la Corea del Nord in un “ricco paradiso socialista” e celebra l’alleanza con Russia e Cina.

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Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha promesso di trasformare la Corea del Nord in un “ricco paradiso socialista”, parlando di fronte a decine di migliaia di persone riunite allo Stadio del Primo Maggio di Pyongyang per celebrare gli 80 anni della fondazione del Partito dei Lavoratori.

Nel discorso riportato dall’agenzia statale Kcna, Kim ha ricordato la linea politica del partito, che negli anni ha perseguito un doppio obiettivo: sviluppo economico e potenziamento nucleare, per fronteggiare — ha detto — “le crescenti minacce di guerra atomica da parte degli imperialisti statunitensi”.

“Un Paese sotto pressione ma con prestigio crescente”

«Storicamente, non c’è mai stato un Paese al mondo come il nostro, che abbia dovuto svolgere così tanti compiti per la difesa e la costruzione nazionale sotto pressioni e minacce costanti da parte di forze esterne», ha dichiarato Kim.
Nonostante la “feroce pressione politica e militare degli avversari”, ha aggiunto, la Corea del Nord “aumenta ogni anno il suo prestigio internazionale come fedele membro delle forze socialiste”.

“Il miglior paradiso socialista del mondo”

Kim ha quindi promesso che, mantenendo “lo stesso spirito e la stessa determinazione per alcuni anni ancora”, la Corea del Nord potrà “trasformare la vita dei cittadini in modo straordinario”.

«Trasformerò sicuramente questo Paese in una terra più ricca e bella, nel miglior paradiso socialista del mondo», ha promesso il leader tra gli applausi della folla.

Le celebrazioni e gli ospiti internazionali

Le celebrazioni per l’anniversario del partito hanno visto fuochi d’artificio, giochi di massa e spettacoli artistici. Tra gli ospiti stranieri di rilievo figurano il premier cinese Li Qiang, il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo Dmitri Medvedev e il leader del Partito Comunista vietnamita To Lam.

Giovedì sera Kim ha partecipato a un concerto di artisti russi al Mansudae Art Theatre, tra cui il cantautore Shaman, insieme alla sorella Kim Yo-jong e alla ministra degli Esteri Choe Son-hui.
Il leader ha elogiato la performance come un “contributo unico all’amicizia fraterna tra Corea del Nord e Russia”, confermando il consolidamento dei legami tra Pyongyang e Mosca nel contesto del nuovo equilibrio internazionale.

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Esteri

Trump rilancia il Columbus Day e attacca la “cancel culture”: “Colombo è un vero eroe americano”

Donald Trump ripristina il Columbus Day e accusa la “cancel culture” di aver cercato di cancellare la figura di Cristoforo Colombo. Il presidente americano proclama anche la Giornata di Leif Erikson.

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Nel proclamare ufficialmente il Columbus Day, il presidente Donald Trump ha colto l’occasione per tornare all’attacco della cancel culture, accusata di aver preso di mira anche Cristoforo Colombo.

“Negli ultimi anni Colombo è stato uno degli obiettivi principali di una campagna feroce e spietata volta a cancellare la nostra storia, calunniare i nostri eroi e attaccare il nostro patrimonio”, si legge nella proclamazione presidenziale. “Radicali di sinistra hanno abbattuto statue, vandalizzato monumenti e cercato di esiliarlo dai nostri spazi pubblici. Ma sotto la mia guida quei giorni sono finiti: Cristoforo Colombo è stato un vero eroe americano”.

La decisione di Trump rappresenta una netta inversione rispetto alla linea dell’amministrazione Biden, che nel 2021 aveva introdotto la Giornata dei Popoli Indigeni, celebrando la storia dei nativi americani. Trump, al contrario, ha scelto di non affiancare tale commemorazione al Columbus Day e ha istituito anche la Giornata di Leif Erikson, il 9 ottobre 2025, per onorare il leggendario esploratore vichingo e gli americani di origine nordica.

Il Columbus Day, reso festività federale nel 1968, è tradizionalmente legato alla comunità italoamericana, che lo considera un simbolo di orgoglio e di riconoscimento culturale. Le polemiche intorno alla figura di Colombo — accusato da alcuni storici di aver dato inizio all’era della colonizzazione e degli abusi verso i nativi — non si sono mai sopite.

La scelta di Trump di enfatizzare l’eroismo di Colombo si inserisce nel più ampio indirizzo “anti-woke” della sua amministrazione, che include la revisione delle politiche culturali federali, la riduzione delle “narrazioni divisive” nei musei Smithsonian e la riaffermazione dei valori tradizionali americani.

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Trump sul Nobel per la Pace: “Non so se lo riceverò, ma non l’ho fatto per quello”

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di non sapere se domani riceverà il premio Nobel per la Pace, ma ha precisato di non aver agito con questo obiettivo.

“Non so se lo riceverò, ma non l’ho fatto per quello”, ha detto Trump ai giornalisti nello Studio Ovaledurante l’incontro con il presidente della Finlandia.

Il riferimento è al piano di pace per Gaza, firmato nei giorni scorsi e considerato il più importante successo diplomatico del secondo mandato di Trump.
Il tycoon ha ribadito che il suo obiettivo è “mettere fine alla guerra e costruire una pace duratura”, lasciando intendere che l’eventuale riconoscimento da parte del comitato del Nobel sarebbe solo una conseguenza, non la motivazione delle sue azioni.

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Taiwan lancia il programma T-Dome: “Difesa multilivello per contrastare la minaccia cinese”

Il presidente taiwanese William Lai annuncia il programma T-Dome, un sistema di difesa aerea multilivello contro le minacce della Cina. Previsto un aumento della spesa militare fino al 5% del PIL entro il 2030.

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Taiwan accelera la costruzione del proprio scudo difensivo. Il presidente William Lai, nel discorso per la Festa Nazionale del 10 ottobre, ha annunciato il lancio del programma T-Dome, un sistema di difesa aerea multilivello in grado di garantire “rilevamento elevato e intercettazione efficace” contro possibili attacchi della Cina.

Il piano di difesa e l’appello al dialogo

Davanti al palazzo presidenziale di Taipei, Lai ha invitato Pechino a “rinunciare all’uso della forza e alla coercizione per cambiare lo status quo nello Stretto di Taiwan”, proponendo invece un percorso di dialogo.

“Accelereremo la costruzione del T-Dome, istituiremo un sistema di difesa aerea rigoroso e multilivello e creeremo una rete di sicurezza per proteggere la vita e le proprietà dei cittadini”, ha affermato il presidente tra gli applausi del pubblico.

Il progetto T-Dome si inserisce nella strategia sostenuta dagli Stati Uniti, che da tempo chiedono a Taipei di rafforzare la propria capacità di difesa autonoma in vista delle crescenti manovre militari cinesi intorno all’isola.

Un investimento strategico nella difesa

Taiwan porterà la spesa militare al 5% del PIL entro il 2030, con l’obiettivo di modernizzare le forze armate e ridurre la dipendenza dalle forniture estere. Alla fine dell’anno, il governo presenterà un bilancio speciale per la difesa, segnale della determinazione a garantire la sicurezza nazionale.

“L’aumento della spesa per la difesa non è una scelta, ma una necessità per contrastare le minacce nemiche e sostenere lo sviluppo delle nostre industrie militari”, ha spiegato Lai.

Il contesto geopolitico

La Cina considera Taiwan parte “sacra e inalienabile” del proprio territorio, da riunificare anche con la forza se necessario. Negli ultimi mesi, Pechino ha intensificato le incursioni aeree e navali vicino all’isola, alimentando le tensioni con Washington.

Con il piano T-Dome, Taipei punta a rafforzare le capacità di deterrenza, integrando radar avanzati, missili di difesa aerea e sistemi di intercettazione rapida. Una risposta tecnologica e politica al crescente rischio di escalation nello Stretto di Taiwan.

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