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Spettacoli

Heather Parisi, il suo ex manager Presta le manda ufficiale giudiziario per pagare diffamazione

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Un tweet del manager Lucio Presta per raccontare una vicenda legata ad un processo diffamazione che riguardava il manager e la showgirl Heather Parisi che prima faceva parte della scuderia Presta. La ex ballerina che ora vive ad Hong Kong era in Italia per partecipare a ‘Belve’ e ‘Benedetta Primavera’ e per una vacanza ma negli uffici del programma condotto dalla Fagnani è stata raggiunta da un ufficiale giudiziario – a quanto ha raccontato Presta sul suo social- per il pagamento di una somma ingente. “Per evitare la mortificazione di veder portare via effetti personali, scrive ancora il manager, rivolgendosi alla Parisi, hai dovuto effettuare bonifico tramite terzi e saldare quanto dovuto , operazione che ha richiesto alcune ore trascorse in un camerino del centro di produzione”.

Secondo il racconto di Presta la Parisi sarebbe stata condannata per diffamazione al pagamento di una somma ingente ma non aveva ancora saldato e, vivendo ad Hong Kong, non era facilmente raggiungibile dalla giustizia italiana.

Nel corso della trasmissione la show girl ha spiegati di aver “subìto violenza fisica, sessuale e psicologica”.  La Parisi lo ha detto alla conduttrice di  “Belve”, Francesca Fagnani. “Parlo di violenza fisica, sessuale, ma la cosa più brutta, per me, era la violenza psicologica – aggiunge- è molto complicato perché la gente vede ma non dice niente, ti dicono che sei una bugiarda”. Fagnani chiede se stia parlando del suo compagno di allora: “Nessun compagno, era una persona che mi stava a fianco”. E sul perche’ non abbia denunciato quell’uomo spiega: “non cerco la vendetta”. “Non ho protetto lui, ho protetto me”. Sul trasferimento in Asia, che si dice sia legato a problemi finanziari, la Parisi dice: “no, mio marito non ha mai avuto problemi con la legge. Sì, ha chiuso una fabbrica, è spiacevole ma non è un reato. Non siamo scappati perché veniamo in italia quando desideriamo, andiamo e torniamo, io sono sempre qui”.

Heather Parisi racconta la sua infanzia trascorsa con la sorellastra a cui la piccola Heather ha fatto da madre: “Mio padre se ne è andato via di casa quando avevo due anni, mia madre non c’era mai, io facevo la mamma a mia sorella Tiffany. Cucinavo, lavavo la casa, facevo la lavatrice e facevo la baby-sitter. Era tanto da chiedere a una bambina di otto anni, per questo sono stata salvata quando a dodici anni ho avuto una borsa di studio e sono andata a vivere da sola”. E sulla famosa rivalità con Lorella Cuccarini la showgirl smentisce: “Non c’è stata mai una rivalità, perché io non ho mai visto nessuno come rivale; io ho sempre deciso quale trasmissione fare, quale disco fare, e quale ospitata fare. E poi se ci pensi bene siamo due cose completamente diverse. Lei è la prima della classe, sa tutto a memoria, io invece faccio sempre quello che mi viene in mente al momento. Io se faccio una prova in studio in onda faccio tutta un’altra cosa”.

 

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Rhianna annuncia il terzo figlio al Gala del Met

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Rihanna ama gli ingressi spettacolari al Met Gala, e oggi ha rivelato di essere incinta del terzo figlio con il rapper A$AP Rocky, uno dei “padrini” dell’evento. La cantante e imprenditrice di 37 anni è stata fotografata con addosso un completo Miu Miu attillatissimo con il pancione ben visibile, stivali al ginocchio coordinati, una stola di pelliccia marrone e un cappello cloche nero, il tutto immortalato in un ritratto pubblicato su Instagram. A$AP Rocky — co-chair dell’evento dedicato al Black dandyism — ha confermato la notizia ai giornalisti che gli hanno fatto le congratulazioni al museo: “Grazie, grazie, grazie – ha detto il rapper -, siamo felici che tutti siano felici per noi, perché noi lo siamo di sicuro”. Rihanna aveva già annunciato una gravidanza in modo spettacolare nel 2023, durante l’esibizione al Super Bowl. Lei e A$AP Rocky sono già genitori di due bambini: RZA, nato a maggio 2022, e Riot, nato nell’agosto 2023.

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Spettacoli

Morta a Palermo l’attrice Serena Barone

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E’ morta stamane a Palermo l’attrice Serena Barone. Aveva 64 anni. Il suo nome è legato al Teatès di Michele Perriera e ad altri protagonisti del mondo teatrale come Franco Scaldati, Claudio Collovà, Emma Dante, con la quale ha lavorato anche al cinema: ha interpretato una delle “Sorelle Macaluso” nell’omonimo film della regista. Compagna del critico teatrale Guido Valdini, Barone “era Serena di nome e di fatto – ricorda l’attrice Giuditta Perriera, che ha lavorato con lei in numerosi spettacoli diretti dal padre -. Ironica e dolcissima, s’avventurava nei personaggi rimanendo sempre se stessa e creando un legame fortissimo con tutti. Ne ‘La cantatrice calva’ di Eugène Ionesco faceva la parte di un pendolo, un oggetto, con tutta la serietà che il ruolo e il mestiere richiedevano”. I funerali saranno mercoledì alle 10.30 al cimitero del Rotoli, a Palermo.

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Nicoletta Romanoff: «Ho perso mio fratello, ma la fede mi ha salvata. Oggi sono felice anche nel dolore»

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Dall’apparente vita da principessa alla quotidianità vissuta con concretezza, passando per un dolore profondo che ha segnato la sua esistenza: Nicoletta Romanoff, attrice e oggi anche scrittrice, si racconta in un’intervista intensa al Corriere della Sera in occasione dell’uscita del suo primo libro, Come il tralcio alla vite (Rizzoli).

Una principessa con i piedi per terra

«Sarà che per dieci anni ho fatto ginnastica artistica, avevo un bel portamento… ma mamma mi tagliava i capelli corti e pratici», racconta Romanoff, smontando con autoironia l’immagine di nobile algida. Figlia di Giuseppe Consolo e discendente degli zar di Russia, dice: «Il sangue blu è più culturale che reale. Mio nonno Nicola parlava sempre di storia. Diceva: se non hai letto un libro almeno otto volte, lo hai solo sfogliato».

Il dolore indicibile per la perdita del fratello

Per la prima volta, Nicoletta racconta la morte del fratello Enzo Manfredi, che a 21 anni si tolse la vita nel 1997. «Con lui se n’è andata una parte di me. Avevo 18 anni e 12 giorni. Da allora mi sono sentita divisa». La ferita è ancora aperta: «Non ci sono risposte, ma da quel momento la fede è diventata parte fondamentale della mia vita. Dio è la mia ancora».

Una maternità precoce che l’ha salvata

A soli 19 anni è diventata madre. A 21 ha avuto il secondo figlio. «Mi ha salvata. Mi ha ridato speranza». La maternità ha significato anche rinunce: «Ho detto tanti no. I registi non ti aspettano. Ma non mi sono mai pentita». Anche quando ha rinunciato a un ruolo importante in un film francese con Daniel Auteuil: «C’era troppo eros. Ho pensato ai miei figli».

Il cinema arrivato per caso

Romanoff non cercava il cinema. «Ero a Parigi, volevano modelle alte e magre. Ma mi dicevano: con quella parlantina andrai lontano». E così è stato. Scelta tra 600 candidate per Ricordati di me di Muccino: «Ero talmente preparata da sapere le battute al contrario». Con Gabriele Muccino ha imparato a lasciarsi andare, con Carlo Verdone ha scoperto la leggerezza sul set: «Un maestro gentile».

L’amore, la famiglia, il presente

Conobbe Giorgio Pasotti durante una fiction nel 2004: «Con lui ho avuto mia figlia Maria. È stata una storia importante e voglio proteggerla». Oggi è sposata con Federico, un amore ritrovato dopo trent’anni. «Ci conoscevamo da sempre, i nostri nonni abitavano nella stessa palazzina».

La fede come bussola di vita

«La fede è come mangiare bene e allenarmi. Ci parli con Dio, ti confidi». Un equilibrio interiore costruito anche grazie al dolore, come dopo la perdita recente del padre, morto in mare nel luglio 2024. «Credevo di essere vaccinata alla sofferenza. Ma lo strazio è l’amore che non puoi più dare».

Una felicità costruita anche nel dolore

Oggi Nicoletta Romanoff si dice serena, felice, nonostante tutto: «La felicità la trovi anche nel dolore. Basta saperla vedere nelle piccole cose. E anche la sofferenza, alla fine, si trasforma in amore».

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