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Giorgia torna con l’album “G”: «Sono come Terminator 2, ogni volta mi rialzo»

Dopo il successo di “Golpe” e un tour sold out, Giorgia pubblica il 7 novembre “G”, il nuovo album di inediti. La cantante racconta la sua rinascita, il duetto con Blanco e la sua visione del femminismo: “La felicità è dentro di noi”.

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Sono come Terminator 2, ogni volta che mi accoppano poi mi riformo”, scherza Giorgia, raccontando il momento straordinario della sua carriera, che a trent’anni dal debutto vive una nuova stagione di successo.
“Non me lo aspettavo — confessa — se me lo avessero detto dieci anni fa non ci avrei creduto. Pensare che volevo smettere a 26 anni”.

Oggi invece la cantante romana è tornata più forte che mai: dopo un tour tutto sold out e il trionfo del singolo “Golpe”, pubblica il 7 novembre il nuovo album di inediti, “G”, preludio a una nuova tournée che partirà il 25 novembre da Jesolo, già costellata da numerosi “tutto esaurito”.


Una carriera rinata dopo Sanremo: “Mi sono rimboccata le maniche”

Sanremo 2023 non è stato un successo fuori, ma per me sì — spiega Giorgia —. È stato fondamentale testarmi su quel palco. Ho sofferto, ma invece di cadere mi sono rimboccata le maniche”.
Un percorso di rinascita che ha trovato forza nel tour firmato da Ferdinando Salzano, nella partecipazione a X Factor e nella co-conduzione del Festival con Amadeus, fino al nuovo ritorno sul palco dell’Ariston.

“La vita è un viaggio di trasformazione”, dice. “Ti dà sempre un’occasione per cambiare”.


L’album “G”: tra introspezione e collaborazioni giovani

Il nuovo disco nasce da un lavoro di ricerca e ascolto. Giorgia ha provinato decine di brani scritti anche da autori molto giovani, trovando “una consapevolezza sorprendente”.

Tra i brani più intensi, “Carillon”, dedicato alla se stessa adolescente, “una ragazza piena di mondo dentro, ma senza ancora il modo di esprimerlo”.
E poi “La cura per me”, canzone scritta con Blanco e presentata a Sanremo 2025, che apre e chiude l’album in due versioni: una da solista e una in duetto con il cantautore bresciano.

“Gli chiesi di duettare con me a Sanremo, ma non era nei suoi piani. Ora ci siamo riusciti, e ho cambiato la chiusura del testo — racconta Giorgia —. Dove lui diceva ‘solo tu sei la cura per me’, io canto ‘non sarò mai sola per me’. Perché voglio dire alle ragazze che la felicità non va affidata a nessuno, se non a sé stesse”.


“Il mio è un femminismo gentile, non un insulto”

Nel presentare l’album, Giorgia prende posizione anche sul clima di violenza che attraversa i social e il dibattito pubblico.
Non so quand’è che mi sono distratta e il femminismo ha preso un’altra piega — dice —. Non trovo niente di femminista nell’insultare le persone”.

Un richiamo al suo “femminismo gentile”, ereditato dalla famiglia e maturato con l’età: “Questo è un tempo molto violento, ma io non ce l’avrei nemmeno il tempo di stare a insultare. Mancano empatia e solidarietà, che dovremmo recuperare come esseri umani”.


“La musica è una delle poche cose che tocca l’anima”

Nonostante le difficoltà, Giorgia continua a trovare nella musica la sua più autentica ragione di vita:

“A volte è difficile persino pensare di cantare, ma poi il desiderio torna. La musica è una delle poche cose al mondo che tocca l’anima, e spesso non ci pensiamo abbastanza”.

Con “G”, la voce più elegante e intensa del pop italiano firma una nuova rinascita, confermandosi artista capace di cambiare pelle senza mai perdere autenticità.

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I Marillion tornano in Italia: concerto evento all’Anfiteatro degli Scavi di Pompei nel luglio 2026

I Marillion tornano in Italia e per la prima volta suoneranno all’Anfiteatro degli Scavi di Pompei il 25 luglio 2026 per Beats of Pompeii. Un evento unico che unisce musica, arte e storia.

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I Marillion tornano in Italia e per la prima volta nella loro lunga carriera si esibiranno in uno dei luoghi più suggestivi al mondo: l’Anfiteatro degli Scavi di Pompei.
L’appuntamento è fissato per sabato 25 luglio 2026, nell’ambito della terza edizione di Beats of Pompeii, la rassegna che negli ultimi anni ha ospitato star internazionali come Nick Cave, Ben Harper, Bryan Adams, Jean-Michel Jarre e Riccardo Muti.

Promosso dal Ministero della Cultura e dal Parco Archeologico di Pompei, in collaborazione con Comune di Pompeie Regione Campania, l’evento è organizzato da Blackstar Entertainment e Fast Forward sotto la direzione artistica di Giuseppe Gomez.
Il festival punta, spiegano gli organizzatori, “a unire arte, storia e musica in un contesto unico al mondo”.


Marillion: 40 anni di carriera e un suono che non invecchia

Con oltre 40 anni di carriera, 30 milioni di album venduti e una fan base internazionale tra le più fedeli del panorama rock, i Marillion restano un’icona del progressive rock europeo.
Guidata da Steve Hogarth, la band porterà sul palco pompeiano un set speciale, studiato esclusivamente per la data italiana, con una selezione delle perle più amate del repertorio.

Sarà più di un semplice concerto – spiegano gli organizzatori – sarà un evento storico, una rara opportunità di vivere la musica dei Marillion in un luogo dove arte e storia si fondono in modo irripetibile”.

Il live sarà filmato e trasformato in un album ufficiale e in un Blu-ray movie, che raccoglierà il best of dello show in un’esperienza audiovisiva immersiva.


Il ritorno e il nuovo successo

Dopo sei anni di silenzio discografico, i Marillion sono tornati nel 2024 con An Hour Before It’s Dark, un album che conferma il periodo di rinnovata ispirazione del gruppo.
Il disco, lodato dalla critica per la sua intensità e autenticità, “ribadisce la volontà della band di restare fedele a se stessa, con una musica tagliente e raffinata, immune allo scorrere del tempo”.

Il concerto di Pompei si annuncia come una celebrazione della loro carriera e della loro rinascita artistica, in una cornice che unisce il mito del rock alla grande bellezza della storia italiana.

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Negramaro, “Una storia ancora semplice”: il tour dell’estate 2026 sarà l’ultimo prima di una lunga pausa

I Negramaro annunciano il tour estivo 2026 “Una storia ancora semplice”, un viaggio nei festival italiani che precede una lunga pausa della band. Tutte le date e i dettagli.

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Dopo il successo del tour nei palasport, i Negramaro tornano a esibirsi dal vivo con “Una storia ancora semplice”, il grande tour dell’estate 2026 che segnerà l’ultimo capitolo prima di una lunga pausa.
Un ritorno alle origini, nei festival all’aperto, a dieci anni dall’ultima tournée outdoor.

Il tour è stato pensato come un grande abbraccio collettivo tra la band e il suo pubblico, un modo per ringraziare i fan che in questi vent’anni hanno accompagnato ogni tappa della loro storia musicale.


Le prime date annunciate

Il viaggio dei Negramaro partirà da Roma il 20 giugno 2026, per poi proseguire con una serie di appuntamenti nei principali festival italiani:
Marostica (3 luglio), Collegno (4 luglio), Brescia (10 luglio), Genova (11 luglio), Riccione (24 luglio), Codroipo (25 luglio), fino al grande ritorno a casa a Lecce, il 1° agosto alle Cave del Duca.

Ad agosto la band sarà protagonista anche a Follonica (12 agosto), Cinquale (13 agosto), Santa Maria del Cedro (17 agosto), Roccella Jonica (18 agosto) e in Sicilia, a Palermo (21 agosto) e Catania (22 agosto).
Gran finale tra Montesilvano (29 agosto), la suggestiva Reggia di Caserta (4 settembre) e Milano (8 settembre).


Un viaggio nella memoria e nel presente

“Una storia ancora semplice” sarà un racconto sonoro che attraversa due decenni di successi, dai brani che hanno consacrato i Negramaro come una delle band più amate del panorama italiano — “Mentre tutto scorre”, “Estate”, “Meraviglioso”, “Solo 3 minuti”, “Casa 69” — fino ai pezzi più recenti di “Free Love”.

Un concerto che promette di essere una celebrazione della loro storia collettiva, fatta di palco, emozioni e vita condivisa, prima di un lungo periodo di pausa che servirà a immaginare nuovi inizi e scrivere il prossimo capitolo della loro carriera.

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Addio a James Senese, l’anima del neapolitan power

È morto a Napoli James Senese, il padre del neapolitan power. Il sassofonista dei Napoli Centrale aveva 79 anni. La sua musica ha raccontato l’anima della città per oltre mezzo secolo.

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Addio a James Senese, l’anima del neapolitan power

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Meta description SEO: È morto a Napoli James Senese, il padre del neapolitan power. Il sassofonista dei Napoli Centrale aveva 79 anni. La sua musica ha raccontato l’anima della città per oltre mezzo secolo.

Suggerimento immagine: Un primo piano di James Senese con il suo sax durante un concerto, illuminato da luci calde.


L’ultimo respiro del padre del neapolitan power

È morto a Napoli James Senese, uno dei più grandi protagonisti della musica italiana e anima del neapolitan power, il movimento che ha fuso jazz, funk e tradizione partenopea creando un suono unico e riconoscibile in tutto il mondo.
Senese, 79 anni, è scomparso a causa di gravi complicazioni dovute a una polmonite, dopo settimane di ricovero. Da tempo si sottoponeva a dialisi periodiche per problemi di salute.


Una carriera lunga più di cinquant’anni

Con James Senese se ne va un pezzo fondamentale della storia dei Napoli Centrale, la band simbolo della rinascita musicale napoletana degli anni ’70. Con il suo sax tagliente e la voce ruvida, Senese ha saputo fondere il linguaggio del soul americano con la rabbia e la poesia di Napoli, raccontando le contraddizioni di una città viva e dolente.

La sua musica era intrisa di orgoglio popolare e impegno sociale, un suono che nasceva nei vicoli di Miano e parlava al mondo intero. Brani come Campagna, Pensione Floridiana, Ngazzate nire e O’ sanghe restano inni senza tempo.


Un’eredità che va oltre la musica

Senese non è stato solo un musicista, ma un simbolo di identità e resistenza culturale. La sua figura, con quel volto segnato e lo sguardo intenso, ha incarnato lo spirito autentico di Napoli.
Con la sua scomparsa, la città perde un maestro e un testimone della sua anima più profonda, un artista capace di portare il dialetto e il ritmo del Sud sui palchi di tutto il mondo.

Con James Senese se ne va una parte di Napoli, quella vera, viscerale, che parla al cuore e non si piega mai”, è il messaggio che in queste ore unisce fan e colleghi, tutti stretti nel dolore per l’addio a una leggenda.

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