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Cronache

Denuncia dell’Agcom, boom di fake news politiche in vista delle Europee: altri settori contagiati dal virus della disinformazioe cronaca e scienza

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Sono politica e cronaca i settori piu’ contagiati dal virus della disinformazione online nel 2018: fanno la parte del leone con il 53% dei casi di fake news. Segue la scienza, con il 18%. Fanalino di coda, lo sport, con appena il 2%: si tratta di notizie piu’ facilmente verificabili da parte dei cittadini e quindi meno adatte ad essere ‘falsificate’. E’ il quadro delineato dal primo numero dell’Osservatorio sulla disinformazione dell’Agcom, che ha rilevato un boom di fake news in corrispondenza delle elezioni politiche del 4 marzo dello scorso anno e della formazione del nuovo governo. In Italia – spiega l’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni – il volume della disinformazione si e’ assestato l’anno scorso su un valore mediamente piu’ alto rispetto al passato. A fronte di un 68% di contenuti online nel sistema informativo (nel mese medio), l’8% e’ qualificabile come fake news. Tra i generi ‘vincono’ cronaca (34%), politica (19%) e scienze: alla generale carenza di informazione scientifica (l’8% del totale) corrisponde un’abbondanza di disinformazione scientifica online (18% del totale).

Le strategie di disinformazione – rileva ancora l’Agcom – si fondano per lo piu’ su tematiche divisive e con un forte impatto emotivo: i termini piu’ frequenti nei primi 8 mesi dell’anno sono legati a partiti, fatti di cronaca nera, immigrazione, eventi internazionali; a seguire, quelli legati soprattutto a teorie pseudoscientifiche su pianeti e presenze aliene. Analoghi i temi ‘colpiti’ dalle fake news negli ultimi mesi dell’anno, con l’emergere anche della manovra economica, della salute, delle condizioni ambientali e climatiche. Il monitoraggio dell’Autorita’ e’ stato avviato anche in vista delle europee del 26 maggio: secondo l’analisi, il 7% dei contenuti diffusi online nel mese medio 2018 sul tema e’ fake, ma gia’ nel secondo semestre dell’anno e’ aumentata l’attenzione dei siti di disinformazione alla prossima campagna elettorale. In base ai temi piu’ rilevanti individuati da Eurobarometro, in testa c’e’ l’immigrazione (tra i tre piu’ importanti per il 60% dei cittadini), seguita (con quote vicine al 50%) dalle questioni legate alla crisi e alla disoccupazione, e ancora da cambiamento climatico (33%) e terrorismo (24%). Sul fronte della disinformazione online, i temi rilevati per l’Ue piu’ trattati sono la criminalita’ e l’immigrazione (a pari merito con il 25%) e la disoccupazione (19%).

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Abusi e sevizie su 16enne, fermati un uomo e un 14enne

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Un 44enne e un 14enne sono stati fermati dalla Polizia perché, nella notte tra lunedì e martedì scorso, avrebbero commesso abusi con sevizie, filmandolo, su un ragazzo di 16 anni nello scantinato di un condominio a Milano. Nell’inchiesta della Procura del capoluogo lombardo si contestano i reati di violenza sessuale di gruppo, sequestro di persona, lesioni, produzione di materiale pedopornografico. I fermi sono stati effettuati ieri.

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Torre del Greco: bracciante agricolo trovato morto, ucciso a coltellate

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Un uomo, bracciante agricolo straniero, è stato trovato morto questa mattina in via Gurgo, nella periferia di Torre del Greco. La vittima, secondo quanto emerso dalle indagini condotte dagli agenti del commissariato locale e coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, è stata colpita da diverse coltellate all’interno dell’appartamento che occupava nella stretta arteria vesuviana.

Le indagini

Gli investigatori, che stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, hanno ascoltato alcuni testimoni presenti nella zona al momento dell’accaduto. Le prime ricostruzioni suggeriscono che l’uomo potrebbe essere stato ucciso al culmine di una lite.

Grazie alle testimonianze raccolte e agli elementi acquisiti, la polizia è riuscita a individuare un altro soggetto, anche lui straniero, ritenuto coinvolto nell’omicidio.

Un caso che scuote la comunità

L’episodio ha scosso profondamente la comunità di Torre del Greco, una città già alle prese con le sfide legate all’integrazione e alle condizioni di vita dei lavoratori stranieri, spesso impiegati in agricoltura. Le indagini proseguono per chiarire le motivazioni che hanno portato alla violenta aggressione.

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Cede il tetto, un operaio morto ed un altro ferito

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La struttura in cemento armato del tetto è venuta giù ed è crollata un’intera porzione del solaio. Il soffitto del capannone sul quale stavano lavorando ha ceduto facendo precipitare da un’altezza di circa sei metri i due lavoratori della ditta romagnola che questa mattina stava operando alla Lamberet SpA. È la filiale in provincia di Frosinone del colosso francese specializzato nella realizzazione di rimorchi – frigorifero e nella trasformazione di furgoni adattandoli al trasporto alimentare in ambiente coibentato. Uno di loro è morto, l’altro è stato trasferito in elicottero al San Camillo di Roma: la prognosi è riservata. È successo poco dopo le 11 nella zona industriale che sta a due passi dall’Autostrada A1 ed a cavallo tra le province di Frosinone e Caserta.

Un punto strategico. Su quell’impianto sono in corso lavori di ampliamento ed adeguamento che prevedono anche la rimozione dell’amianto da un vecchio stabile. È quello che stavano facendo i due specialisti: assunti in modo regolare, protocollo operativo approvato dalla Asl di Frosinone, appalti e sub appalti assegnati in base alle norme accerteranno più tardi i carabinieri. Venivano dalla Romagna i due lavoratori: entrambi stranieri e dipendenti di una ditta di Imola che li aveva inviati in trasferta. La vittima si chiamava Lulzim Buci, aveva 53 anni ed era di nazionalità albanese: abitava a Fiorenzuola d’Arda, un centro di 15mila abitanti in provincia di Piacenza. È morto prima dell’arrivo in ospedale.

Con lui c’era un cittadino del Marocco di 31 anni: è stato trasferito a Roma in eliambulanza. I carabinieri e gli ispettori Asl stanno accertando ora se siano state rispettate tutte le norme in materia di prevenzione. In serata il sindacato Filca-Cisl di Frosinone ha chiesto con urgenza “la convocazione di un tavolo di emergenza”. I carabinieri e gli ispettori Asl del Servizio di Prevenzione sul lavoro hanno acquisito questa sera il ‘Certificato di Calpestabilità’ del tetto del capannone: dal documento risulta che la copertura era sicura e poteva reggere senza difficoltà il peso dei due specialisti. Invece la struttura in cemento armato è venuta giù.

Spresal e carabinieri hanno inoltre esaminato la documentazione presentata dalla società imolese per la quale i due lavoratori infortunati lavoravano regolarmente. Il fascicolo è già stato sottoposto ad un primo esame dalla Asl, risulta completo in ogni sua parte. Tutto era stato regolarmente notificato alla Asl, accompagnato dalla documentazione necessaria. Incidente sul lavoro anche a Fano. Un uomo di circa 50 anni, imbarcato su un peschereccio della flotta di Ancona, è morto stamattina a seguito di un incidente avvenuto durante le operazioni di pesca a quattro miglia al largo di Fano (Pesaro Urbino). Secondo una prima ricostruzione il marinaio sarebbe finito in mare dopo essere stato colpito da un cavo; quando è stato riportato a bordo non c’era più nulla da fare.

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