Collegati con noi

Cronache

Dacci soldi o buco tuo figlio, arrestati baby-boss

Pubblicato

del

Due fratelli di 15 e 16 anni, il viso ancora sbarbato ma l’atteggiamento gia’ da criminali incalliti, sono stati arrestati dai carabinieri a Desio (Monza): hanno minacciato un coetaneo e sua madre per ottenere il pagamento di un debito di droga. La ‘lama’ in tasca, i ‘baby-boss’ non hanno avuto problemi a pretendere il denaro loro dovuto: “voglio i soldi o buco tuo figlio”, le parole pronunciate senza peli sulla lingua da uno dei due minorenni. Tutto e’ iniziato per un debito di circa 150 euro che la vittima, un 14enne, ha maturato per l’acquisto di marijuana con due fratelli di origine nordafricana conosciuti nel quartiere. Col passare dei giorni il ragazzino non e’ riuscito a mettere insieme il denaro sufficiente per saldare i conti e cosi’ sono partiti i primi avvertimenti. “Lasciali a Said”, i soldi, “a mio fratello, se hai i soldi le mani non le alzo”, gli ha scritto via WhatsApp uno dei due baby estorsori, “non mi far usare le maniere forti”. I messaggi sono diventati sempre piu’ insistenti e minacciosi: “e’ chiaro che hai bisogno di due schiaffi per capirlo”. Spaventato, il 14enne ha raccontato tutto alla madre, che ha risposto al cellulare del figlio subendo la minaccia piu’ grave: paga, e’ stato il senso dell’intimidazione, o “facciamo un buco” al ragazzino, che nel gergo malavitoso vuol dire sparare. E’ stato allora che la donna si e’ rivolta ai carabinieri ed e’ scattata la trappola. La madre ha chiesto un appuntamento ai due, fingendo di voler saldare il debito, ma all’incontro si sono presentati anche i carabinieri che, quando i baby criminali hanno incassato il denaro, li hanno arrestati. Addosso avevano 16 dosi di hashish e due coltelli ed ora si trovano in una comunita’ per minorenni.

Advertisement
Continua a leggere

Cronache

Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

Pubblicato

del

Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

Continua a leggere

Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

Pubblicato

del

Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

Continua a leggere

Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

Pubblicato

del

Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto