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Coronavirus, professoressa assegna un compito: mandatemi una foto della vosta felicità

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  “Ai miei alunni ho assegnato un compito di felicita’. Eh gia’ come se un compito potesse mai renderli felici! Come se studio potesse far rima con felicita’. ‘A distanza’ poi, mentre sono bloccati a casa e non possono uscire. Ho chiesto una foto-notizia. Volevo un’immagine della loro felicita’ e che me la raccontassero come un fatto vero e concreto. Trenta righe, non di piu’. Quella che, in gergo giornalistico, si chiama una cartella”. Cosi’ Nicoletta Tancredi, che insegna italiano e greco al liceo classico “Marco Galdi” di Cava de’ Tirreni (Sa), racconta il compito dato ai suoi ragazzi che all’inizio appaiono perplessi: “Prof. non abbiamo capito bene..”, le dicono. “Dovete scrivermi cosa vi fa felici adesso”, risponde lei. E spiega: E, nel momento in cui adolescenti, privati dell’assaporata liberta’, pensavano “ma di cosa mai dovremmo essere felici a star chiusi dentro casa”, io assegnavo loro non un compito di felicita’, ma il compito di essere felici. E la loro felicita’ me la dovevano raccontare. E non bastavano le parole, che con le parole si puo’ dir tutto. Io quella felicita’ volevo vederla in un click”. E cosi’ sulla bacheca della classe virtuale appare, poco dopo la consegna, la prima foto-notizia multimediale, con sottofondo musicale: “Pizza felicita’”. “Ed in effetti tutta l’Italia si e’ messa ad impastare, perche’ gli adolescenti avrebbero dovuto fare eccezione?”, si chiede la prof. “Anzi immediatamente dopo pubblicano “Lievito di speranza” e “Plumcake con gocciole di buonumore”. Insomma, nelle cucine di alcuni miei alunni c’e’ gran fermento, che quasi sento il profumo caldo uscire dal forno”, racconta divertita la docente. “Altri continuano a sentirsi in gabbia. Li invito a dire meglio, a riscrivere, che la scrittura e’ ricerca nell’animo. E cosi’ pubblicano “La gabbia alata” e “Volare oltre l’orizzonte”, sullo sfondo di un sguardo dal terrazzo di casa, al tramonto. Chi e’ piu’ fortunato e ha uno spazio verde puo’ andarci con l’amico a 4 zampe e scopre un’ “Oasi di felicita’”. Ma non necessariamente serve un locus amoenus, c’e’ chi la felicita’ la trova addirittura nel bagno di casa! Perche’ a volte ci si sente felici a sperimentare. Ed ecco “Diamoci un taglio!”. Al coronavirus indubbiamente, ma anche ai capelli: una mia alunna, complice la mamma, si ritrova con un look niente male e centinaia di like su YouTube. Altri si riscoprono architetti e danno “La svolta” alla loro camera. Un nuovo angolo, un’idea che ti balza in mente quando sei costretto a guardar le cose da un’altra prospettiva. Altri ancora scoprono che, tutto sommato, la casa, cosi’ com’e’ e’ una sicurezza, un thermos di affetti, una “Casa, dolce casa”. E se non si puo’ andare in palestra, non e’ detto che si debba abbandonare il karate’, con “Libera(mente)” o la danza, improvvisando una “Piroetta di felicita’””. “Foto-notizie di cose comuni: una scacchiera, con una mossa da fare; un tennis da tavolo e nell’inquadratura la mano del papa’, nuovo compagno di giochi; un libro, un divano, Netflix, la colazione preparata dalla sorella; una premuta d’arance in giardino, in compagnia della nonna, a progettare con lei il dopo coronavirus; una mano dipinta dal fratello. Cose dense d’amore. I miei alunni sono figli, nipoti, fratelli, sorelle, ballerine, sportivi, lettori, piu’ o meno timidi, arrabbiati e sereni, profondi e scanzonati, ed anche ironici, tant’e’ che ad un certo punto arriva la foto-notizia “Io resto a casa..con lo stendino e la scopa”: la mamma, cosa che ho fatto anch’io con le mie figlie, ha messo il figlio all’opera! E poi la notizia “Cronaca di una variabile”, in foto un enorme sacco di immondizia: il compito di gettare i rifiuti, fino a ieri ingrato, e’ divenuto ambito tra sorella e fratello, pur di mettere il naso fuori dal portone”. “E mentre guardo le foto e rido e sorrido e mi emoziono, leggo tante parole e tante pieghe dell’anima. E, mentre leggo, mi accorgo che mi nutro della felicita’ che ho assegnato, come compito, ai miei alunni. Prodigi della didattica a distanza. Prodigi di felicita’”.

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Giulia Cecchettin, verso richiesta giudizio per Turetta

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Si avvicina la chiusura delle indagini per il femminicidio di Giulia Cecchettin, con la probabile richiesta di rinvio a giudizio per Filippo Turetta, che si trova in carcere a Verona da novembre con l’ipotesi di reato di omicidio volontario. A sei mesi dal delitto della giovane di Vigonovo (Venezia), la Procura della repubblica di Venezia potrebbe avanzare l’istanza al Gip già a giugno, così da non far scadere i termini di custodia cautelare del giovane di Torreglia (Padova). Il processo a Turetta potrebbe così aprirsi agli inizi di autunno, tra settembre ed ottobre. Sulla decisione di mandare a processo in Assise il giovane pesa la valutazione relativa alla premeditazione del delitto. La Procura ha gli esiti dell’autopsia sul corpo della vittima, le analisi sulle macchie di sangue e gli altri elementi raccolti dai Ris nella Fiat Punto nera di Turetta.

Importanti saranno gli accertamenti tecnici sullo smartphone e sul pc portatile, anche questi sequestrati nella sua macchina dopo l’arresto in Germania al termine di 8 giorni di fuga. La contestazione dell’aggravante della premeditazione impedirebbe alla difesa di chiedere il rito abbreviato, con un eventuale sconto di pena. Si tratterà di ipotizzare se Turetta abbia potuto architettare il delitto: il fatto che avesse portato con sé il coltello utilizzato per colpire Giulia è un elemento; il nastro adesivo usato per legarla un altro; il fatto che avesse fatto il pieno alla macchina un altro ancora. La cronologia della navigazione su internet, o altri appunti rinvenuti nel Pc o nel cellulare, e i messaggi conservati potrebbero risultare decisivi. La difesa dell’imputato, rappresentata dal professor Giovanni Caruso, dal canto suo potrebbe chiedere la perizia psichiatrica, qualora Turetta venisse rinviato a giudizio davanti alla Corte d’Assise, con il rischio di venire condannato alla pena dell’ergastolo.

La Procura ha scelto per ora la via del totale silenzio sugli accertamenti, anche per cercare di attenuare il clamore mediatico che la vicenda di Giulia ha suscitato, anche se i riflettori si riaccenderanno in occasione del processo. Nel frattempo il papà di Giulia, Gino Cecchettin, mantiene vivo il suo impegno di testimoniare l’impegno contro la violenza di genere e la sopraffazione. Il 6 maggio prossimo verrà pubblicato un dialogo tra lui e il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, nell’ambito del Festival Francescano di Bologna. Fu proprio Zuppi, nell’immanenza della tragedia, ad aiutare Gino mettendolo in contatto anche con papa Francesco. “Quando leggevo storie di femminicidi – ha detto il papà di Giulia – ne rimanevo colpito, scosso, ma poi egoisticamente giravo pagina. Io ero ‘normale’, e nel mondo ‘normale’ certe cose non accadono. Non è così. Nessuno di noi è immune, perché l’idea della prevaricazione riguarda tutti indistintamente, riguarda il mondo nel quale viviamo”.

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La Luna strega il cielo di maggio con cinque fasi

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La Luna strega il cielo di maggio, che sarà caratterizzato da una particolarità nel calendario delle fasi lunari: invece delle consuete 4 fasi, questo mese se ne verificheranno 5. La Luna all’ultimo quarto, dunque, che aprirà maggio, tornerà poi anche per chiudere il mese. Come ricorda l’Unione Astrofili Italiani, l’ultimo mese che ha ospitato una fase lunare in più è stato agosto dello scorso anno e per il prossimo dovremo aspettare dicembre. Il calendario primaverile vedrà il satellite della Terra protagonista anche di un bis con Saturno: potremo ammirare per ben due volte la congiunzione, il 4 e il 31 maggio, quando la falce di Luna calante incontrerà il pianeta poco prima dell’alba nella costellazione dell’Acquario.

In questo periodo i pianeti lasciano il cielo della sera: quelli visibili ad occhio nudo sono tutti osservabili solo al mattino presto, prima del sorgere del Sole. Venere e Giove, i più luminosi, sono adesso invisibili poiché troppo vicini alla nostra stella: Giove sarà in congiunzione con il Sole il 18 maggio, mentre Venere lo sarà il mese prossimo. Tra le prime luci dell’alba si potranno invece individuare facilmente Marte e Saturno, mentre per Mercurio le condizioni sono meno favorevoli, a causa della sua posizione molto bassa sull’orizzonte.

Da segnalare anche Urano, al momento invisibile per la sua imminente congiunzione con il Sole, che il 23 maggio supererà il limite tra due costellazione, evento piuttosto raro per i lenti pianeti più esterni, lasciando l’Ariete ed entrando nel Toro. Il cielo primaverile è dominato dalle costellazioni del Leone e della Vergine, tra le più estese dello zodiaco, ma le stelle più brillanti si trovano più a Nord-Est: Arturo nel Bootes e Vega nella Lira, futura protagonista dei cieli estivi insieme alla costellazione del Cigno e a quella dell’Aquila. Nelle prime ore della sera, basse sull’orizzonte occidentale, c’è ancora il tempo di ammirare alcune delle costellazioni che sono state protagoniste dei cieli invernali, come l’Auriga, i Gemelli e il Cancro. Maggio è un buon mese anche per l’osservazione di diversi sciami di meteore.

Le Eta Aquaridi, legate ad antichi residui della cometa Halley, costituiscono una delle correnti meteoriche più cospicue dell’anno con un picco nella notte tra 5 e 6. Sono però difficili da ammirare alle nostre latitudini, mentre si trova in posizione molto più favorevole chi cercherà di individuarle dall’emisfero australe. A queste meteore si aggiungono le alfa Scorpidi, con le loro caratteristiche stelle cadenti brillanti e colorate che raggiungono il picco tra 2 e 3 maggio, le Eta Liridi, che in questi ultimi anni si sono mostrate abbastanza attive e il cui massimo è previsto il 9 del mese, e le Eta Ofiuchidi, con il picco atteso per il 12.

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Napoli, cambiano le scadenze per l’acconto Tari del 2024

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Su proposta dell’assessore al Bilancio, Pierpaolo Baretta, la Giunta ha approvato la delibera per la riformulazione delle scadenze per l’acconto Tari del 2024. Nel bilancio di previsione 2023-2025, approvato dal Consiglio comunale, è stata stanziata una somma di 6 milioni e mezzo di euro, finalizzata a riconoscere un bonus ai cittadini per mitigare i disagi relativi all’incremento dei prezzi dei prodotti di prima necessità (in particolare quelli energetici).

Tale bonus, che è stato confermato nel bilancio 2024-2026, sarà erogato, per semplicità amministrativa, in occasione della prima rata del 2024 alle famiglie in regola col pagamento della Tari 2023. Al fine di verificare i pagamenti 2023 e predisporre i criteri di erogazione del bonus agli aventi diritto si è reso necessario spostare a luglio la prima rata Tari 2024, al fine di erogare contestualmente il bonus stesso. Da qui l’esigenza di una diversa tempistica delle scadenze di pagamento relative all’acconto Tari 2024, che sarà la seguente: prima rata: 15 luglio 2024; seconda rata: 16 settembre 2024; terza rata: 18 novembre 2024. Pagamento in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2024.

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