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Cronache

Bus Mestre,superperito torna sul cavalcavia della strage

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Strada chiusa e traffico in tilt oggi a Mestre per permettere la seconda fase delle perizie sullo stato del cavalcavia superiore, teatro il 3 ottobre scorso della sciagura del bus di turisti precipitato nel vuoto, che ha provocato 21 morti e 15 feriti. L’attività è stata la continuazione di quanto avviato, con un primo intervento, il 25 ottobre scorso. Il consulente della Procura, Placido Migliorino, il super esperto del Mit, è stato impegnato con i suoi collaboratori nella prosecuzione degli accertamenti già iniziati il 25 ottobre scorso. E’ chiamato a rispondere al quesito posto dalla Pm Laura Cameli, per capire se vi fosse una situazione “di precarietà o di pericolo imminente” del tratto stradale incriminato. Con Migliorino e il magistrato si sono ritrovati avvocati e periti di parte dei tre indagati, ovvero l’Ad della società di trasporto che usa mezzi elettrici Yutong E 12 di produzione cinese, e due funzionari del Comune.

Con una serie di carotaggi sono stati prelevati parte dell’asfalto e del cemento stradale, alcuni tratti del guardrail – circa 30 centimetri di lunghezza l’uno – un montante della stessa barriera e due bulloni. Come era stato fatto nella prima giornata di perizia, anche oggi sono state prese con un drone misure e ricostruzioni grafiche in 3D del tratto di sovrappasso. I tecnici si sono quindi spostati nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo di Mestre, dove è custodito sotto sequestro l’autobus. Qui Migliorino ha fatto produrre immagini 3D ed ha prelevato una parte di guardrail di circa 40 centimetri che la notte dell’incidente è rimasto conficcato nel mezzo prima che questi precipitasse. Nelle prossime settimane si procederà agli esami di laboratorio su tutti i componenti del cavalcavia prelevati nelle due ispezioni.

Durante le operazioni, seguite da giornalisti ed operatori delle tv, è stato surreale veder passare nei tratti di strada adiacenti al cavalcavia gli stessi autobus di quello del disastro, ovvero i mezzi della società ‘La Linea’, tornati da qualche giorno in servizio dopo che, precauzionalmente, erano stati ritirati dall’esercizi. Con l’intervento di oggi sono ora in corso tutte le indagini di laboratorio relative all’inchiesta. Intanto si è appreso qual è il quesito che la Procura ha posto agli specialisti dell’ospedale di Padova con la nuova perizia sul cuore di Alberto Rizzotto, l’autista deceduto nello schianto. L’accertamento chiesto alla cardiologa Cristina Basso dovrà verificare la presenza di eventuali “elementi patologici a carico dei vasi coronarici, e/o del tessuto miocardico”. La relazione arriverà solo a gennaio 2024. Prima di questa, dovrebbero arrivare – a iniziare dal 5 dicembre – le risposte dei periti sulle registrazioni delle tre telecamere di bordo dell’autobus (la cosiddetta ‘scatola nera’) e del telefonino del conducente.

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Forte scossa di terremoto all’alba tra Napoli e Pozzuoli, in migliaia svegliati con la paura

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Mattinata di grande paura per i residenti nell’area del supervulcano dei Campi Flegrei. Alle 5.44 circa, infatti, c’è stata una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 della scala Richter. Una scossa in mare, nel Golfo di Pozzuoli. La scossa è stata avvertita dalla popolazione tra Pozzuoli e l’area Ovest di Napoli; in molti, infatti, sono stati svegliati dal terremoto. Moltissime le telefonate ai centralini dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine. Alcune squadre della protezione civile potrebbe uscire subito per verificare eventuali danni,

 

 

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Milano, diciottenne ucciso a colpi di pistola nella notte

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Nella notte scorsa assurdo delitto alla periferia di Milano. Un giovane diciottenne, di origine slava, è stato brutalmente ucciso con tre colpi d’arma da fuoco al torace in via Varsavia, vicino all’ortomercato. Secondo quanto emerso da una prima ricostruzione, il ragazzo si trovava a bordo di un furgone quando è stato avvicinato da un gruppo di individui che hanno aperto il fuoco.

I dettagli dell’aggressione dipingono un quadro di violenza e paura. La vittima, evidentemente ignara del pericolo, stava riposando all’interno del mezzo insieme a una donna, forse la sua compagna. Gli assassini hanno infranto i vetri del furgone per accertarsi della presenza di persone all’interno, prima di aprire il fuoco. Il giovane è stato soccorso tempestivamente dagli operatori del 118, ma purtroppo i loro sforzi sono stati vani: è spirato poco dopo il suo arrivo all’ospedale Policlinico.

La compagna del ragazzo, fortunatamente, è sopravvissuta all’attacco, ma è stata portata in ospedale in stato di choc, testimone impotente della tragedia che si è consumata sotto i loro occhi.

Le indagini sono ora nelle mani degli agenti della Polizia di Stato, impegnati a cercare di gettare luce su questo terribile crimine. La zona intorno all’ortomercato, come riportato dalle autorità, è nota per essere frequentata da roulotte e furgoni abitati, soprattutto da comunità nomadi. Tuttavia, quanto accaduto stanotte ha scosso la comunità locale e ha sollevato interrogativi su quanto sicure siano realmente queste aree.

Mentre la città si ritrova a piangere la perdita di un giovane vita spezzata troppo presto, ci si interroga anche su quali misure possano essere prese per prevenire simili tragedie in futuro. In un momento in cui la sicurezza pubblica è al centro delle preoccupazioni di tutti, è fondamentale che le autorità agiscano con fermezza per garantire la protezione di tutti i cittadini, indipendentemente dal loro status sociale o dalle loro abitudini di vita.

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Fassino denunciato per tentato furto di un profumo al duty free dell’aeroporto di Fiumicino, informativa in Procura

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Arriverà nelle prossime ore in Procura una prima informativa su Piero Fassino, denunciato per tentato furto di un profumo al duty free dell’aeroporto di Fiumicino. Gli investigatori della Polaria hanno raccolto tutti gli elementi – comprese le immagini registrate dalle telecamere del sistema di videosorveglianza – e le trasmetteranno all’autorità giudiziaria competente, quella di Civitavecchia, che valuterà come procedere. Fassino, in quanto parlamentare, non è stato ascoltato ma – spiegano fonti investigative – se vorrà potrà rilasciare dichiarazioni spontanee.

Già ieri il deputato del Pd – parlamentare per 7 legislature, ex ministro della Giustizia dal 2000 al 2001, poi segretario dem fino al 2007 e sindaco di Torino per cinque anni dal 2011 al 2016 – ha fornito la sua versione sostenendo di aver già chiarito con i responsabili del duty free la questione: “volevo comprare il profumo per mia moglie, ma avendo il trolley in mano e il cellulare nell’altra, non avendo ancora tre mani, ho semplicemente appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone, in attesa di andare alle casse”. In quel momento, ha aggiunto, “si è avvicinato un funzionario della vigilanza che mi ha contestato quell’atto segnalandolo ad un agente di polizia.

Certo non intendevo appropriarmi indebitamente di una boccettina di profumo”. Fassino ha anche sostenuto che si era offerto subito di pagarla e di comprarne non una ma due, proprio per dimostrare la sua buona fede, ma i responsabili hanno comunque deciso di sporgere denuncia. Al parlamentare del Pd, dopo quella espressa ieri dal deputato di Forza Italia Ugo Cappellacci, è arrivata la solidarietà del coordinatore di Fratelli d’Italia in Piemonte Fabrizio Comba. “Conosco l’uomo e il politico integerrimo, il tritacarne mediatico in cui è stato infilato è indecoroso per la sua storia personale e, quindi, anche per la storia del nostro paese. E’ un avversario politico – ha concluso Comba – ma non per questo mi permetto di dubitare della sua integrità, convinto delle sue straordinarie qualità morali”.

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