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Asteroide di 1km di diametro saluterà la Terra il 18 gennaio

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 Un asteroide due volte e mezzo piu’ grande dell’Empire State Building ‘salutera” la Terra il prossimo 18 gennaio: con un diametro di circa un chilometro, il sasso cosmico denominato (7482) 1994 PC1 fara’ il suo passaggio ravvicinato quando in Italia saranno le 22:51, sfrecciando a una velocita’ relativa alla Terra di quasi 20 chilometri al secondo. Non ci sara’ alcun pericolo, comunque: il copione sara’ molto diverso da quello del film ‘Don’t look up’, perche’ l’asteroide passera’ a una distanza di sicurezza di 1,93 milioni di chilometri, oltre cinque volte la distanza che separa la Terra dalla Luna. L’asteroide e’ una vecchia conoscenza degli astronomi e per questo la sua traiettoria e’ stata calcolata con un margine di errore minimo, pari a soli 133 chilometri. Come si evince dalla sigla che lo identifica, l’asteroide e’ stato scoperto nel 1994 dall’astronomo Robert McNaught del Siding Spring Observatory, in Australia. Ricostruendo a ritroso il suo cammino, e’ stato possibile ritrovare immagini del sasso spaziale fino al 1974 e proprio questa enorme mole di dati permette oggi di definire con un buon margine di certezza la sua orbita. L’ultimo passaggio ravvicinato e’ avvenuto 89 anni fa, il 17 gennaio 1933, a una distanza di 1,1 milioni di chilometri, simile a quella prevista per il prossimo passaggio del 18 gennaio 2105. Tutte occasioni preziose per studiare piu’ da vicino questo corpo celeste appartenente alla categoria degli asteroidi di tipo S, caratterizzati da una composizione pietrosa costituita principalmente da silicati. Per osservare (7482) 1994 PC1 il prossimo 18 gennaio, dovrebbe bastare un piccolo telescopio amatoriale.

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Il Sassuolo ferma ancora l’Inter, 1-0 e torna a sperare

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Come all’andata, il Sassuolo batte nuovamente l’Inter e riaccende le proprie sperane di salvezza. Una vera bestia nera i neroverdi per i neo campioni d’Italia, visto che le uniche due sconfitte in campionato per la squadra di Inzaghi sono arrivate solo contro gli emiliani di Ballardini. Frenata inattesa quella dell’Inter che pur lasciando a riposo diversi titolari, si è presentata a Reggio Emilia con una formazione in grado di fare la differenza contro un avversario che solo vincendo avrebbe potuto tornare in corsa. Inoltre con questa sconfitta senza segnare gol, l’Inter interrompe una serie di 42 gare consecutive in cui ha sempre realizzato una rete.

E non potrà nemmeno puntare a superare quota 100, ma almeno sperare di andare oltre i 97 punti all’epoca di Mancini. Cambi annunciati fin dalla vigilia nelle file dell’Inter. In difesa Pavard, De Vrij e Bastoni, con la mediana formata dall’ex Frattesi e Asslani e Mkhitaryan. Corsie esterne presidiate Dumfries e Carlos Augusto, in avanti Lautaro con Sanchez preferito a Arnautovic. Ballardini inizia con difesa a cinque, la novità è Kumbulla che affianca in zona centrale Erlic e Ferrari.

In mezzo c’è il giovane classe 2005, Luca Lipani. Davanti l’inedito tandem d’ attacco formato da Pinamonti e Laurientè. Gara iniziata a ritmi bassi, Sassuolo guardingo, Inter che accetta di non forzare. Il gioco staziona a centrocampo fino al 16′ quando Audero si deve allungare per deviare il tiro di Lipani. Si vede Lautaro a caccia di un gol che manca dal 28 febbraio. L’assist dalla destra è di Dumfries, il bomber anticipa i difensori di casa ma colpisce solo l’esterno della rete. A sorpresa il vantaggio del Sassuolo. Doig strappa la palla dai piedi di Dumfries posizionato sulla linea di fondo campo. La sfera arriva a Laurientè che mette la palla all’incrocio. C’è la reazione dell’Inter ma non è serata per Dumfries.

Passaggio filtrante per l’esterno olandese che non inquadra la porta. Al 28′ ci prova questa volta Sanchez da posizione centrale, attento Consigli che respinge il pericolo. La squadra di casa pur correndo prevedibili rischi, resta in partita senza fare le barricate. Quasi alla fine del primo di recupero annullato il pari dell’Inter per un fuori gioco millimetrico di Lautaro, autore della rete. Il controllo al Var suggerisce all’arbitro Marchetti di cambiare la decisione dopo la convalida del gol. Nella ripresa l’Inter ci prova in modo poco convinto. Meglio il finale dei primi 45 minuti in cui la squadra di Inzaghi è apparsa più convinta.

Nonostante uno stadio praticamente tutto interista, il Sassuolo non si perde d’animo e, strada facendo, mostra autorevolezza, ma soprattutto sicurezza nei propri mezzi concedendo pochissimo agli avversari. Inzaghi nella ripresa poco convinto dai suoi, varia modulo di gioco (3-4-1-2) inserendo Arnuatovic e Cuadrado. Ma lo schieramento più offensivo non cambia la situazione, il Sassuolo si abbassa e inizia a coltivare il sogno della vittoria. Al 35′ Kumbulla è decisivo su Arnautovic, unica occasione costruita dall’Inter nella ripresa. Il Sassuolo per ora può respirare. Per l’Inter la sconfitta numero 10 contro i neroverdi su 22 gare giocate.

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16enne ‘radicalizzato’ attacca agente con coltello, ucciso dalla polizia

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Un 16enne ‘radicalizzato’ è stato ucciso dalla polizia australiana dopo aver ferito una persona con un coltello nell’Australia occidentale. Lo hanno reso noto il primo ministro dello Stato e la polizia. L’adolescente, armato di coltello, “si è precipitato” contro le forze dell’ordine ed è stato colpito a morte da un agente, ha spiegato il premier Roger Cook ai giornalisti, aggiungendo che secondo le prime informazioni il ragazzo si era radicalizzato online.

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Carente in Italia un farmaco chemioterapico molto usato

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Si chiama fluorouracile ed è un farmaco chemioterapico molto utilizzato dai pazienti oncologici. Al momento, è però “carente o disponibile in quantità ridotta” in Italia. A dare notizia dell’ultima carenza registrata sul nostro territorio è l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) insieme all’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), che rassicura tuttavia i pazienti che si stanno mettendo in atto tutte le procedure necessarie per ripristinarne la disponibilità e fornisce indicazioni precise ai medici oncologi su come gestire la situazione. “Le confezioni disponibili non saranno in grado di soddisfare le richieste del mercato per i prossimi mesi”, afferma l’Aifa sul proprio sito. L’Agenzia assicura però di essere “in costante contatto con i titolari delle Autorizzazioni alle Immissioni in Commercio dei medicinali a base di Fluorouracile per avere aggiornamenti su eventuali prossime forniture aggiuntive”.

L’Aifa si è inoltre detta disponibili a rilasciare alle strutture sanitarie che ne faranno richiesta l’autorizzazione a importare il farmaco dall’estero. A preoccupare è però proprio il largo utilizzo di questo chemioterapico. Il fluorouracile, spiegano gli oncologi, è un farmaco che rientra in numerosi schemi di trattamento per neoplasie dell’apparato gastroenterico, della mammella e del distretto testa-collo e la sua carenza, sia pur transitoria, “rappresenta un reale problema per la pratica clinica oncologica anche a causa della impossibilità di sostituirlo con altri farmaci per uso parenterale”. “Stimiamo – sottolinea il presidente Aiom, Francesco Perrone – che circa il 20% dei nuovi pazienti oncologici ogni anno potrebbe avere potenzialmente bisogno del fluorouracile, si tratta di 70-75mila pazienti l’anno”.

Proprio per contribuire al superamento della carenza, spiega, “daremo indicazioni ai clinici affinchè considerino schemi terapeutici alternativi con farmaci orali, come la capecitabina, per i pazienti che inizieranno un nuovo trattamento nelle prossime settimane, se previsti nelle linee guida disponibili e clinicamente indicati. Cercheremo di dare la priorità ai pazienti già in trattamento e ci auguriamo che questa allerta possa presto rientrare”. Ribadendo che Aifa “sta già mettendo in moto anche tutte le procedure inerenti l’import del farmaco per superare il momento di criticità”, il presidente degli oncologi sottolinea anche “l’importanza di questa rinnovata collaborazione con l’Agenzia: questo metodo di collaborazione, e la condivisione dei contenuti, tra società scientifiche ed un ente regolatorio come Aifa – afferma – è fondamentale ed è a tutto vantaggio dei pazienti”.

Il problema della periodica carenza di farmaci non è una novità in Italia, ma si è da qualche anno acuito a seguito del conflitto in Ucraina e della difficoltà di produzione di alcuni principi attivi in vari paesi. Un problema che il nuovo presidente Aifa, Robert Nisticò, ha indicato come una priorità nel suo discorso di insediamento all’Agenzia, lo scorso 22 aprile: “Sarà nostro compito fondamentale assicurare che non ci siano carenze nel mercato di farmaci indispensabili. In questo particolare momento in cui purtroppo ci sono conflitti alle nostre porte che pesano sulla filiera del farmaco anche in Italia, l’Agenzia insieme con le industrie, dovrà assicurare la massima disponibilità per un approvvigionamento continuo dei farmaci essenziali sia nel nostro Paese che nei paesi più in difficoltà”. Presso il ministero della Salute è inoltre attualmente attivo un Tavolo tecnico di lavoro nel settore dell’approvvigionamento dei farmaci sul territorio italiano.

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