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Amato, Afina: bilancio positivo per questo NauticSud anche se mancano gli ormeggi

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Una risorsa e un’opportunità: è questo Napoli e per il Sud il Nauticsud, che ha tagliato il traguardo del mezzo secolo di edizioni. Dati di affluenza e di vendita stabili, eguagliando quelli del 2023, ma con una crescita della qualità dell’offerta esposta, del pubblico interessato all’acquisto e relativi alle vendite delle imbarcazioni realizzate in mostra. Dimostrazione evidente della valenza espositiva è la permanenza della barca regina del salone del cantiere Riva, il Rivale 56, nelle acque di Mergellina per altri 10 giorni, al molo Branchizio, per la definizione di alcune contrattualizzazioni avviate in fiera.

Il bilancio è più che positivo, e non solo per i dati di affluenza dei visitatori paritari allo scorso anno, quanto per la qualità del pubblico che ha visitato il salone – afferma Gennaro Amato, presidente Afina società organizzatrice dell’esposizione -. Ma quello che stupisce è l’interesse per l’acquisto, anche se legato a patti di garanzia di un ormeggio, nonostante tutti sanno che comprare una barca significa affrontare diverse difficoltà, soprattutto a Napoli”.

L’allarme di Afina sulla scarsità degli ormeggi è un deterrente, infatti, per i molti napoletani che vorrebbero diventare armatori, meno, invece, per il pubblico del centro e nord Italia che si è visto in fiera. Milanesi, veneti, toscani e persino stranieri dalla Spagna, Croazia e, addirittura dalla Svizzera, hanno trovato risposta alle loro necessità. Una partecipazione, quindi, che dimostra il valore del Salone per la filiera, ma anche per l’intero territorio cittadino che, in 9 giorni di esposizione, ha registrato presenze negli alberghi, ristoranti e vendita di servizi. Un volano che non è sfuggito alle aziende presenti in fiera che hanno gradito lo sforzo organizzativo di Afina tanto da richiedere disponibilità degli spazi per il 2025.

Il bilancio del Nauticsud è stato impreziosito dai contenuti degli Stati Generali della Nautica da diporto, che hanno visto la partecipazione del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Ma soprattutto la presenza del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, del dicastero del Turismo, con il ministro Daniela Santanchè e quello con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, condotto da Adolfo Urso. Porti per il diportismo e una proposta per la patente nautica, a partire dai 25 cavalli, sono stati alcuni dei temi importanti trattati, ma anche la Blue Economy, le aree marine protette e l’ecosostenibilità hanno trovato confronti costruttivi e produttivi.

NauticSud 50° edizione 2024 Mostra d’Oltremare Napoli
Convegno con Vincenzo De Luca Presidente Regione Campania.
Foto: Stefano Renna

 “L’appuntamento degli Stati Generali della Nautica, condivisi con la Presidenza del Consiglio, e con la premier Giorgia Meloni, hanno acceso i riflettori su quattro argomenti determinanti per il futuro del settore e della leadership mondiale dell’esportazione e produttività della nautica da diporto italiana – conferma Gennaro Amato -. Le proposte sulla sicurezza, infrastrutture, ecosostenibilità del mare e fruizione delle AMP, hanno trovato consensi tra i Ministri del Governo e questo ci consentirà di procedere nei programmi della nostra associazione che punta a risolvere le incertezze e le criticità del comparto, come gli ormeggi, ma allo stesso tempo a promuovere la sicurezza in mare. La nostra proposta di legge sul patentino nautico, a partire dai 25 cavalli rispetto all’attuale regolamentazione che parte dai 40 hp a salire, servirà a garantire sicurezza in mare sia per gli armatori sia per i bagnanti, insegnando le regole basilari della guida in mare a persone che si avvicinano, grazie ai charter e noleggi, per la prima volta alla conduzione di imbarcazioni”.

Afina intanto è già al lavoro sul tema della “patente di civiltà e sicurezza in mare”, come l’ha definita il presidente Gennaro Amato, grazie ad un’intesa con l’onorevole Gimmi Cangiano, della commissione parlamentare trasporti con delega al mare.  Un disegno di legge, scritto a quattro mani dagli avvocati dell’Associazione Filiera Italiana della Nautica e da alcuni giuristi contattati, sarà presto sul tavolo della commissione parlamentare per poter avviare l’iter della auspicata futura legge per la sicurezza in mare.

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Andrea Vianello lascia la Rai dopo 35 anni: “Una magnifica cavalcata, grazie a tutti”

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Dopo 35 anni di giornalismo, programmi, dirette e incarichi di vertice, Andrea Vianello (foto Imagoeconomica in evidenza) ha annunciato il suo addio alla Rai. L’annuncio è arrivato con un messaggio pubblicato su X, nel quale il giornalista ha comunicato di aver lasciato l’azienda con un «accordo consensuale».

Una lunga carriera tra radio, tv e direzioni

Nato a Roma il 25 aprile 1961, Vianello entra in Rai nel 1990 tramite concorso, dopo anni di collaborazione con quotidiani e riviste. Inizia al Gr1 con Livio Zanetti, poi al Giornale Radio Unificato, raccontando da inviato alcuni dei momenti più drammatici della cronaca italiana: dalle stragi di Capaci e via D’Amelio al caso del piccolo Faruk Kassam.

Nel 1998 approda a Radio anch’io, e successivamente a Tele anch’io su Rai2. Tra il 2001 e il 2003 è autore e conduttore di Enigma su Rai3, per poi guidare Mi manda Rai3 fino al 2010. Dopo l’esperienza ad Agorà, nel 2012 diventa direttore di Rai3.

Nel 2020 pubblica “Ogni parola che sapevo”, un racconto toccante della sua battaglia contro un’ischemia cerebrale che gli aveva tolto temporaneamente la parola, poi recuperata con grande determinazione.

Negli ultimi anni ha diretto Rai News 24, Rai Radio 1, Radio1 Sport, il Giornale Radio Rai e Rai Gr Parlamento. Nel 2023 viene nominato direttore generale di San Marino RTV, ma si dimette dopo dieci mesi. Di recente si parlava di un suo possibile approdo alla guida di Radio Tre.

Le parole d’addio: “Sempre con me il senso del servizio pubblico”

«Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia Rai’», scrive Vianello. «Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico».

Il Cdr del Tg3: “Un altro addio che pesa”

Dura la reazione del Comitato di redazione del Tg3: «Anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai», scrivono i rappresentanti sindacali, parlando apertamente di “motivi politici”. «È l’ennesimo collega di grande livello messo ai margini in un progressivo svuotamento di identità e professionalità». E concludono con un appello: «Auspichiamo che questa emorragia si arresti, e che la Rai possa recuperare la sua centralità informativa e culturale».

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Esteri

Mosca: generale ucciso in attacco terroristico

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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha condannato come “un attacco terroristico” l’attentato in cui è morto oggi vicino a Mosca il generale Yaroslav Moskalik, ucciso dall’esplosione di un ordigno posto sulla sua auto. “La questione principale – ha detto Zakharova, citata dall’agenzia Tass – è come fermare la guerra nel cuore dell’Europa e del mondo. Vediamo così tante vittime ogni giorno. Anche oggi, un militare russo è stato ucciso in un attacco terroristico a Mosca”. (

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Esteri

‘Usa offriranno pacchetto di armi da 100 miliardi a Riad’

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Gli Stati Uniti sono pronti a offrire all’Arabia Saudita un pacchetto di armi del valore di ben oltre 100 miliardi di dollari: lo riferisce la Reuters sul proprio sito citando sei fonti a conoscenza diretta della questione e aggiungendo che la proposta dovrebbe essere annunciata durante la visita di Donald Trump nel regno a maggio. Il pacchetto offerto arriva dopo che l’amministrazione dell’ex presidente Joe Biden ha tentato senza successo di finalizzare un patto di difesa con Riad nell’ambito di un accordo più ampio che prevedeva la normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele.

La proposta di Biden offriva l’accesso ad armamenti statunitensi più avanzati in cambio del blocco degli acquisti di armi cinesi e della limitazione degli investimenti di Pechino nel Paese. La Reuters non è riuscita a stabilire se la proposta dell’amministrazione Trump includa requisiti simili.

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