Francesco Basentini non è più il Capo del Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) ma percepirà comunque più o meno 300 mila e passa euro annui. Il ministro Guardasigilli Alfonso Bonafede l’ha ricollocato in una delle poltrone delle tante Task Force al servizio del Governo in questa fase dell’epidemia. Sono una quindicina di team di intelligenze che contano 450 tra esperti, scienziati, magistrati e altri. Nelle carceri è cambiato il Capo, ora si chiama Bernardo Petralia, ma non è cambiato l’andazzo delle scarcerazioni. Oggi, ad esempio, ve ne segnaliamo ben tre: tutti camorristi di rango, gente di primissimo piano del clan dei Casalesi, che hanno avuto ruoli apicali, importanti, sia nel settore economico-finanziario, sia nel business dei rifiuti, che nell’inquinamento dell’economia legale in Emilia Romagna e Toscana. Da oggi tornano a casa tre detenuti del circuito di Alta Sicurezza. Ve li passiamo in rassegna, perchè possiate apprezzare vita e opere degli scarcerati.
Sergio Orsi
Lascia il carcere di Catanzaro e torna a casa sua, a Casal di Principe, Sergio Orsi. Chi è Sergio Orsi? È un imprenditore, laureato, ha 63 anni, ed è ritenuto dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli l’imprenditore di riferimento del clan dei Casalesi nell’affare dei rifiuti. Il fratello di Sergio Orsi, Michele, fu ucciso nel 2008 dai sicari dell’ala stragista dei Casalesi guidati da Giuseppe Setola. Orsi doveva scontare un residuo di pena di un anno per la condanna divenuta definitiva, per i reati di concorso esterno in camorra e corruzione nel processo Eco 4, relativo alla gestione delle attività connesse ai rifiuti nel Casertano. Nello stesso procedimento ha avuto origine il processo in cui è stato condannato l’ex sottosegretario Nicola Cosentino. Fine pena per Orsi era il mese di gennaio del 2021. È già a casa sua. Scarcerato a tempo per concessione della detenzione domiciliare.
Carcere di Secondigliano. Detenuti che giocano a pallone nel centro Penitenziario
L’altro scarcerato è Giacomo Capoluongo. Anche lui laureato, 63 anni, ufficialmente un agricoltore, arrestato nell’ottobre del 2019 nell’ambito di una inchiesta molto delicata della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Secondo quanto raccontato da alcuni pentiti era il cassiere del clan dei Casalesi, gruppo Schiavone. Secondo questi collaboratori di giustizia Capoluongo gestiva le entrate e le uscite del gruppo criminale, ne organizzava le misure di welfare per le famiglie dei detenuti, tenendo in piedi una sorta di onorata previdenza mafiosa. Il dottor Capoluogo è laureato e può fregiarsi di questo titolo, sotto accusa per associazione mafiosa, detenuto in attesa di giudizio, è andato ai domiciliari con provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Napoli. Anche per lui è una scarcerazione a tempo. Dovrebbe tornare in cella appena cesserà l’emergenza sanitaria e lo spauracchio Covid 19. Ha già lasciato il carcere di Secondigliano. Ma non è andato a casa sua a San Cipriano di Aversa. I carabinieri che vorranno controllarlo, per capire se si sta comportando bene, potranno trovarlo ad Arezzo. Oggi quest’uomo è libero. Certo, in attesa di giudizio per reati gravissimi.
Giacomo Capoluongo
Il terzo beneficiato della circolare Basentini è Antonio Noviello. Personaggio dal pedigree criminale lungo quanto la transiberiana. Il signor Noviello, 45 anni, licenza elementare, era in carcere dal 2007 perché ritenuto affiliato al clan dei Casalesi. Per la magistratura antimafia napoletana Antonio Noviello era il responsabile della gestione delle sale da gioco e di alcuni investimenti milionari della cosca nella economia legale dell’Emilia Romagna. Quand’era più giovane aveva fatto qualche lavoro sporco, era stato condannato per la gambizzazione di un imprenditore. Ma poi si era dedicato all’economia del vizio. Si occupava per conto dei casalesi dell’azzardo. E lo faceva a livelli altissimi. Era il regista dell’installazione delle apparecchiature e delle loro modifiche per frodare i monopoli. Aveva a che fare con chi nella famiglia mafiosa capeggiata da Nitto Santapaola si occupava di analoghi affari. Un settore dell’economia criminale casalese documentato anche da rapporti tra il gruppo Schiavone e la società di scommesse “Betting 2000”, titolare di concessione del ministero delle Finanze.
Noviello, peraltro plurisanzionato anche in cella per intimidazioni a compagni di cella, avrebbe dovuto restare in carcere fino al luglio del 2021. È a casa grazie al provvedimento del magistrato di sorveglianza di Torino che gli ha concesso di lasciare il carcere di Asti e tornare da mammà, a Casal di Principe, dove dovrebbe restare chiuso dentro ai domiciliari fino a fine pena, il 23 luglio del 2021, indossando il braccialetto elettronico.
Quale sia stato l’effetto del defenestramento di Basentini, della nomina di un vice, Roberto Tartaglia, e dell’arrivo del neo Capo del Dap, Bernardo Petralia, francamente ancora nessuno l’ha capito visto che criminali di primissimo piano, del circuito di Alta sicurezza, continuano a tornare a casa.
Giornalista. Ho lavorato in Rai (Rai 1 e Rai 2) a "Cronache in Diretta", “Frontiere", "Uno Mattina" e "Più o Meno". Ho scritto per Panorama ed Economy, magazines del gruppo Mondadori. Sono stato caporedattore e tra i fondatori assieme al direttore Emilio Carelli e altri di Sky tg24. Ho scritto libri: "Monnezza di Stato", "Monnezzopoli", "i sogni dei bimbi di Scampia" e "La mafia è buona". Ho vinto il premio Siani, il premio cronista dell'anno e il premio Caponnetto.
È morto Nicola Rivelli (foto Imagoeconomica del 13 aprile del 2000), ex parlamentare e storico militante di Forza Italia. A comunicarlo è stato Fulvio Martusciello, coordinatore regionale del partito in Campania, che ha annunciato il decesso avvenuto a causa di un arresto cardiaco.
Un protagonista della Seconda Repubblica
Rivelli è stato una figura centrale nella prima fase di costruzione del centrodestra italiano. «È stato parlamentare in una fase cruciale per il centrodestra, quando si costruivano i nuovi equilibri della Seconda Repubblica», ha dichiarato Martusciello. «Ha partecipato con determinazione alla nascita del progetto politico che avrebbe portato Forza Italia a guidare il Paese».
Politico, artista, cittadino
Ma Nicola Rivelli non è stato soltanto un uomo di partito. «Napoli perde una figura poliedrica, capace di esprimersi in politica come nell’arte e nella vita civile», ha sottolineato ancora Martusciello, ricordando il contributo di Rivelli anche fuori dalle aule parlamentari. Uomo brillante e mai banale, con una visione capace di andare oltre il contingente, ha saputo guadagnarsi la stima anche al di fuori del perimetro politico.
Una presenza costante e leale
«Sempre coerente, sempre presente, sempre con noi, fino alla fine», ha detto commosso il coordinatore regionale. «La sua amicizia è stata per me un punto fermo. Lo ricorderemo sempre con affetto e gratitudine».
L’It-Alert inviato sui telefonini di tutta Roma ha spaventato i cittadini che alle 13:10 hanno ricevuto il messaggio da parte della Protezione Civile Nazionale. Sui social impazza la protesta con molti utenti che ritengono eccessivo l’utilizzo del sistema – previsto per gravi emergenze o catastrofi imminenti – per annunciare gli orari di chiusura di piazza San Pietro. “Ma vi pare un uso corretto di questo strumento?”, si chiede un utente. Nessun commento dalla Protezione Civile, che ha ritenuto opportuno l’invio del messaggio per aggiornare la popolazione riguardo orari e modalità dell’ultimo saluto al Papa.
È la seconda volta che la Protezione Civile utilizza lo strumento dell’It-Alert, il sistema di allarme pubblico ufficialmente operativo dal 13 febbraio 2024. Al termine dei test effettuati in tutta Italia, It-Alert ha debuttato ufficialmente il 9 dicembre 2024 in occasione del disastro nello stabilimento Eni di Calenzano, in provincia di Firenze, nel quale persero la vita cinque persone.
Una scossa di magnitudo 2.7 si è verificata questa mattina alle 8.28 nella zona dei Campi Flegrei. E’ stata avvertita dalla popolazione dei comuni dell’area e in alcuni quartieri occidentali di Napoli. L’evento ad una profondità di 4 chilometri. La scossa di questa mattina rientra nell’ambito di uno sciame sismico che ha visto in precedenza una scossa di 2.1 alle 22,26 di ieri.