Le ultime notizie sul caso degli abusi su un turista quindicenne avvenuti a bordo di una nave da crociera gettano luce su nuovi sviluppi. Gli inquirenti di Napoli stanno lavorando duramente per ricostruire gli eventi del 24 giugno scorso, quando il giovane turista è stato vittima di presunti abusi sessuali da parte di un membro dell’equipaggio dell’Honduras.
La vicenda è stata resa nota per prima dal gruppo Caltagirone con i giornali il Mattino e il Messaggero, dando ampio spazio alla denuncia della famiglia del ragazzo ai magistrati di Napoli e poi all’inchiesta in corso.
Le versioni contrastanti tra la giovane vittima e l’uomo accusato di abusi sessuali, attualmente in custodia cautelare, hanno portato a una serie di indagini approfondite. Oltre alle testimonianze raccolte dai potenziali testimoni a bordo della nave, le autorità hanno acquisito frame dai video delle telecamere di sorveglianza presenti sulla nave. Uno di questi video potrebbe rivelarsi cruciale per la ricostruzione dei fatti, poiché mostra l’uomo accusato entrare nella cabina del giovane turista utilizzando un passepartout.
La versione del 54enne accusato di abusi sessuali differisce notevolmente da quella del quindicenne, negando ogni forma di aggressione sessuale e respingendo le accuse. Tuttavia, il giudice per le indagini preliminari ha ritenuto che le prove presentate a suo carico fossero sufficienti per convalidare il fermo e disporre la sua custodia cautelare in carcere. Attualmente, l’uomo rischia una condanna fino a dodici anni di reclusione.
Le indagini si concentrano anche sui movimenti dell’accusato a bordo della nave prima e dopo l’incidente, nonché sulle circostanze dettagliate dell’aggressione. Il fascicolo è stato affidato al sostituto procuratore Emanuele De Franco, del pool della sezione “Fasce deboli” della Procura di Napoli, che opera sotto la guida del procuratore aggiunto Raffaello Falcone.
L’attenzione degli inquirenti è rivolta principalmente alla ricostruzione degli eventi che hanno preceduto e seguito l’aggressione. Allo stesso tempo, si sta preparando un importante passo nell’iter giudiziario dell’inchiesta: l’incidente probatorio. Questo evento, previsto per il 21 luglio, avrà il compito di consolidare le prove dell’aggressione sessuale denunciata dal giovane turista spagnolo. Data la delicatezza del caso e la giovane età della vittima, l’incidente probatorio si svolgerà in modalità protetta, garantendo al ragazzo tutte le tutele necessarie. Sarà ascoltato davanti al giudice per le indagini preliminari, assistito dall’avvocato Alexandro Maria Tirelli, presidente delle Camere penali del diritto europeo e internazionale.
Il racconto del giovane turista è un’esperienza di orrore e terrore. Ha raccontato di aver incontrato l’addetto alle pulizie 54enne in corridoio mentre si dirigeva verso la sua cabina per prendere un telo da mare. L’uomo gli avrebbe dato una carezza sulla spalla e gli avrebbe detto di avere qualcosa per lui. Inizialmente, il giovane ha ignorato l’uomo, ma lo ha incrociato di nuovo mentre tornava indietro lungo il corridoio. A quel punto, l’uomo l’avrebbe convinto a seguirlo in cabina con una scusa e avrebbe perpetrato gli abusi. Il quindicenne ha descritto di essere rimasto paralizzato dalla paura e di aver supplicato l’uomo di smettere fino a quando quest’ultimo ha lasciato la cabina. Il giovane è poi corso a chiedere aiuto al fratello.
Il processo investigativo e giudiziario continua, con l’obiettivo di fare piena luce su questa terribile vicenda di presunti abusi sessuali. Le autorità stanno dedicando ogni sforzo per raccogliere prove solide e garantire che giustizia sia fatta nei confronti del presunto colpevole. Nel frattempo, il turista quindicenne e la sua famiglia stanno ricevendo supporto e assistenza legale per affrontare le conseguenze di questa traumatica esperienza.