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A Sanremo ci sono anche Francini ed Egonu. E Zelensky sarà ospite alla finale

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Dopo aver lasciato il segno ai festival di Cannes e Venezia e, qualche giorno fa, ai Golden Globes, Volodymyr Zelensky sarà ospite, in videocollegamento, nella serata finale di Sanremo, sabato 11 febbraio. Ad annunciarlo, a sorpresa, in diretta da Kiev dove ha appena intervistato il presidente ucraino, è Bruno Vespa, ospite a Domenica in nel giorno in cui Amadeus svela al Tg1 i nomi delle ultime due co-conduttrici del festival: Paola Egonu, star della Nazionale di pallavolo femminile, e Chiara Francini, attrice e scrittrice, capace di passare con disinvoltura dal cinema alla fiction, dai romanzi al teatro. Al desiderio espresso da Zelensky di portare il suo messaggio al festival risponde indirettamente, nelle parole dello stesso Vespa, Amadeus: “Caro presidente, la aspettiamo per la serata finale di Sanremo”.

Egonu, regina del volley, sarà sul palco giovedì 9 febbraio, Francini venerdì 10, a completare così il cast delle presenze femminili che poteva già contare su Chiara Ferragni, protagonista con Amadeus e Gianni Morandi della prima serata di martedì 7 febbraio e della finale, e su Francesca Fagnani, all’Ariston mercoledì 8 febbraio. Ma al Tg1 delle 13.30 il direttore artistico annuncia anche il ritorno dei superospiti internazionali: i Black Eyed Peas, il trio californiano da 6 Grammy, 35 milioni di album e 120 milioni di singoli venduti, milioni di stream, saranno sul palco mercoledì. Sono le stesse Francini ed Egonu a rivelare, in video, la loro presenza al festival.

“Carissimo Ama e carissimi amici del Tg1, domenica scorsa ho ricevuto un vocale con una voce inconfondibile, la tua, Ama, e così è cominciata per me una settimana da 007: nessuno doveva saperlo. Oggi finalmente posso dirlo: ci vediamo a Sanremo, Ama, missione compiuta”, sorride Francini. Talento e ironia, sguardo magnetico e battute fulminanti, paladina del movimento Lgbt+, giudice di ‘Drag Race Italia’, alla seconda edizione su Real Time, in questi giorni Francini è in scena a Lucca con ‘Una ragazza come io’, one woman show scritto a quattro mani con Nicola Borghesi (che ne firma anche la regia) in cui ripercorre la sua vita, il percorso ‘sano e caparbio’ dall’infanzia a Campi Bisenzio al successo. “Sanremo? Ci andrei subito. Sarebbe la gioia della mi’ mamma”, aveva dichiarato qualche settimana fa.

E oggi, pronta a tornare in scena con lo spettacolo che chiuderà la tournée a Nizza Monferrato il 17 gennaio, per riprendere poi ‘Coppia aperta quasi spalancata’ nei panni che furono di Franca Rame, parla del festival come di “un sogno che si avvera per ogni ragazza italiana, un traguardo incredibile per una ragazza di provincia come me”. “Grandissima campionessa del volley, grande orgoglio italiano”, nelle parole di Amadeus, Egonu racconta la sua gioia ai fan su Instagram: “Ciao ragazzi, ho una bellissima notizia, non vedevo l’ora di condividerla con voi. Ci vediamo a febbraio al Festival di Sanremo. Mi raccomando, non mancate”.

Classe 1998, nata a Cittadella da genitori nigeriani, la schiacciatrice, reduce dal bronzo ai Mondiali, ma anche dallo sfogo contro i commenti dei leoni da tastiera (“mi chiedono se sono italiana”) che l’avevano spinta ad annunciare l’intenzione – poi smentita – di lasciare la maglia azzurra, ha sfidato il muro del pregiudizio, dal razzismo alla sessualità, e si è divertita a prestarsi come modella per Armani e doppiatrice per Disney, nel cartoon ‘Soul’. Amadeus mette a segno anche il colpo Black Eyed Peas: “Finalmente dopo tre anni Sanremo torna ad ospitare grandi nomi della musica internazionale.

Arrivano da Los Angeles, da 25 anni realizzano hit note in tutto il mondo e mercoledì faranno ballare il pubblico in teatro a casa”, nella stessa serata in cui l’Ariston accoglierà Al Bano, Massimo Ranieri e Gianni Morandi, per la prima volta insieme nella storia del festival. Critico il capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Cultura alla Camera, Alessandro Amorese: “La Rai è sempre più arcobaleno ma nel senso di becera propaganda Lgbt” in riferimento al gruppo americano Black Eyed Peas, dichiaratamente sostenitore di posizioni Lgbt.

Già confermati Salmo, che si esibirà dalla nave Costa ormeggiata davanti a Sanremo, e Mahmood e Blanco, che apriranno il festival con Brividi, la canzone con cui hanno vinto l’edizione 2022, a poco più di venti giorni dal fischio di inizio il direttore artistico è pronto ad altri annunci: una novità la regalerà domani all’amico Fiorello, che torna in onda in diretta con Viva Rai2!, un’altra notizia arriverà “al Tg1 in settimana”.

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A Che Tempo Che Fa sul Nove ospiti Fagnani, Scurati, Bova

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Domani sul Nove, e in streaming su discovery+, nuovo appuntamento con “Che Tempo Che Fa” di Fabio Fazio, con Luciana Littizzetto, Filippa Lagerbäck, Mara Maionchi, Ubaldo Pantani, la Signora Coriandoli, Francesco Paolantoni. Ospiti di questa puntata: Francesca Fagnani, conduttrice di Belve e autrice del libro inchiesta “Mala. Roma Criminale” in uscita il 30 aprile; lo scrittore Premio Strega Antonio Scurati; Raoul Bova e Rocío Muñoz Morales, protagonisti di “Celebrity Hunted: Caccia all’uomo”; Noemi, in anteprima tv col nuovo singolo Non ho bisogno di te e conduttrice insieme a Ermal Meta del prossimo Concerto del Primo Maggio di Roma. E ancora: il Presidente del CONI Giovanni Malagò; Franco Di Mare, in libreria con “Le parole, per dirlo. La guerra fuori e dentro di noi”; il content creator e divulgatore Edoardo Prati; Roberto Burioni, Professore Ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele; l’economista Tito Boeri; la Vicedirettrice de La Stampa Annalisa Cuzzocrea; l’inviato di Avvenire Nello Scavo; l’editorialista di Repubblica Massimo Giannini; Michele Serra.

Chiude la serata l’immancabile appuntamento con Che tempo che fa – Il Tavolo con Mara Maionchi, la Signora Coriandoli, Francesco Paolantoni e Ubaldo Pantani. Ospiti della puntata: Max Giusti e Mago Forest, nel cast della terza edizione di GialappaShow; Andrea Delogu, fra i protagonisti del film Sei nell’anima, biopic ispirato alla vita e alla carriera di Gianna Nannini diretto da Cinzia TH Torrini, dove interpreta Mara Maionchi; Sara Franceschi, vincitrice della medaglia di Bronzo nei 400 metri misti agli ultimi Mondiali di nuoto in vasca lunga svoltisi a Doha; Paola Barale, in teatro dal 9 maggio con Tris di cuori; Frank Matano; Simona Ventura. Torna al tavolo anche Noemi.

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Gianna Nannini: ho sperimentato tutto, anche la follia

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“Ho sperimentato la vera follia, il non capire chi sei, il rendermi poi conto che se non esci da lì è finita… È stato difficile ma ci sono riuscita: la mia mente ha fatto tutto”. Così Gianna Nannini si racconta nel libro ‘Cazzi miei’ che ha ispirato ‘Sei nell’anima’, la storia dell’artista, prodotto da Indiana Production e diretto da Cinzia TH Torrini, che andrà su Netflix il 2 maggio con protagonista Letizia Toni nei panni dell’icona del rock. Il film racconta solo i primi trent’anni di Gianna Nannini. Si parte dall’infanzia ribelle e agiata, fino alla consacrazione in quel 1983 che considera la sua “vera nascita”.

Scritto da Cinzia TH Torrini e Cosimo Calamini insieme a Donatella Diamanti e alla stessa Nannini, il film è un viaggio dentro la mente creativa di questa artista unica, e rivoluzionaria che non ha mai accettato compromessi. Fanno parte del cast anche Selene Caramazza, una parrucchiera salentina, Maurizio Lombardi, il padre, Stefano Rossi Giordani e Andrea Delogu che interpreta una giovane Mara Maionchi. “Di questo film mi sono innamorata e riconosciuta. Mi sono come guardata attraverso gli occhi di Letizia Toni che è di una bravura straordinaria e con la quale sono in piena simbiosi. Il risultato finale fa un certo effetto, è come veder scorrere davanti agli occhi una parte di vita che mi ha formata, un lasso di tempo preciso che mi porta al giorno in cui sono nata davvero, a Colonia, in Germania, nel 1983” dice ancora Nannini a Roma nella sede Netflix. Un riferimento della rockstar all’album Latin Lover che proprio in quell’anno confermò il suo successo europeo, specie in Germania dove arrivò a vendere circa 250mila copie.

Ma il 1983, che è anche il titolo di un brano dell’album pubblicato poche settimane fa, è poi l’anno di una sua profonda crisi d’identità, puntualmente descritta nel film: “Sono stata vittima di uno stato psicotico molto grave, ma non indotto dalle droghe. Era come trovarsi sperduta fuori dall’utero materno, ma poi per fortuna ne sono uscita”. Del padre, famoso industriale dolciario toscano, interpretato dal bravissimo Maurizio Lombardi, dice: “Era una persona molto aperta, non è mai stato violento con me, solo non voleva cantassi perché per lui era una cosa che fanno solo le poco di buono. Poi però mi trovò un’insegnante bulgara che mi diede dieci lezioni e soprattutto mi insegnò a respirare, cosa che ha cambiato per sempre il mio canto”.

Protagonista nei panni dell’icona del rock femminile italiano è appunto Letizia Toni, giovane attrice nata a Pistoia nel 1993, che si è calata perfettamente nel ruolo di Gianna Nannini, anche nel cantare credibilmente le sue canzoni: “Ho studiato tanto – dice – sono andata a Siena per sentire sulla pelle quello che avevo studiato, vedere tutti i posti dove ha vissuto, la sua contrada. E questo per cogliere in pieno la sua vera identità. Poi fra me e la Nannini – continua – ci sono tante coincidenze: anche mio padre è un imprenditore e ho, proprio come lei, un fratello più grande e uno più piccolo. Infine anche mio padre non vuole che faccia l’attrice”.

Dice infine la regista: “Ho conosciuto Gianna Nannini negli anni ’70. Molte cose ci accomunano, è sempre stata per me un mito, simbolo di libertà, senza compromessi, coraggiosa nell’essere sé stessa nel bene e nel male. Ci siamo poi incontrate un giorno a Milano e da lì è iniziato tutto. Avrei combattuto per realizzare il film che l’avrebbe raccontata nel modo più fedele, con le sue lotte, i suoi conflitti, le cadute e le risalite. Un coraggioso regalo di Gianna al suo pubblico – conclude Cinzia TH Torrini – , perché la sua storia ha un grande messaggio di rinascita”.

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Rai Fiction: Sandokan, al via le riprese della nuova serie

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Inizieranno a Formello le riprese di “Sandokan”, la serie evento internazionale prodotta da Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Rai Fiction. Il nuovo adattamento della storica saga di romanzi di Emilio Salgari – sviluppata per la televisione da Alessandro Sermoneta, Scott Rosenbaum e Davide Lantieri, e diretta da Jan Maria Michelini e Nicola Abbatangelo – andrà in onda prossimamente su Rai 1 e sarà distribuita in tutto il mondo da Fremantle International e in Spagna da Mediterráneo Mediaset España Group.

Protagonisiti, Can Yaman nei panni della Tigre della Malesia, in una veste originale, affiancato dall’esordiente Alanah Bloor nel ruolo di Marianna. Con loro ci saranno Ed Westwick (Gossip Girl, I figli degli uomini) nel ruolo dell’antagonista Lord Brooke, mentre sarà Alessandro Preziosi (I Medici, Black Out, La vita bugiarda degli adulti) a dare il volto all’iconico Yanez de Gomera. Si uniranno al cast anche John Hannah (The last of us, Quattro Matrimoni e un funerale, Sliding Doors, La Mummia), Madeleine Price, Gilberto Gliozzi (Loro, I delitti del Barlume), Mark Grosy (Zero Zero Zero) e Samuele Segreto (Stranizza d’amuri, L’Ora).

La storia è ambientata nel Borneo, a metà del 1800. Un paradiso abitato dalle tribù native dei Dayak, che vivono secondo le loro antiche tradizioni, ma dominato dalla spietata legge degli inglesi, all’apice del loro potere coloniale. Sandokan vive alla giornata, senza schierarsi: combatte per se stesso e per la sua ciurma di pirati, tra cui il fidato Yanez. Ma la sua vita cambia quando, durante un’incursione, incontra Marianna, la bella figlia del console britannico di Labuan.

È l’inizio di una storia d’amore impossibile tra due anime inaspettatamente simili: Marianna, di sangue nobile, ma con lo spirito selvaggio di chi è cresciuto in un paradiso tropicale, e Sandokan, leader pirata e avventuriero, che porta in sé il sangue di re guerrieri. Sulle loro tracce si metterà il leggendario cacciatore di pirati, Lord James Brooke, che non si fermerà davanti a niente pur di catturare Sandokan e conquistare il cuore di Marianna.

Da un’idea di Luca Bernabei, la serie sarà una grande epopea con un tratto da fiaba e un forte legame con l’ambiente, e racconterà le origini della Tigre della Malesia, che torna sul piccolo schermo, la nascita del suo mito, la sua scoperta di essere figlio di un antico re guerriero, l’amore con Marianna, l’amicizia con Yanez e la rivalità con Lord Brooke: avventura, azione, eroismo ed una rivoluzionaria storia d’amore, in un racconto per adulti e bambini. Prima location delle riprese è Formello, dove il set di “Sandokan” inaugurerà il nuovo Teatro 7, nel polo produttivo targato Lux Vide, e si terranno tra il Lazio, la Toscana, l’isola di Reunion e la suggestiva Calabria, dove è stata costruita la colonia inglese di Labuan a Lamezia Terme, con il sostegno della Film Commission e della Regione Calabria.

“Siamo molto orgogliosi – dice Luca Bernabei, Amministratore Delegato di Lux Vide – di riportare nelle case degli italiani l’iconica saga di Sandokan. In questi anni abbiamo lavorato per realizzare un progetto internazionale, che valorizzasse l’IP di Emilio Salgari attraverso una chiave contemporanea. Ringrazio Rai Fiction e Fremantle International che hanno creduto in questo progetto e nel nostro desiderio di raccogliere tutta la famiglia davanti alla tv! Sono sicuro che la regia di Jan Michelini e Nicola Abbatangelo restituirà uno stile unico alla serie, dando nuova vita al più famoso pirata del Borneo.

Grazie a un talentuoso cast e alle sceneggiature dell’Headwriter Alessandro Sermoneta esploreremo luoghi lontani, sogneremo e ci emozioneremo come avviene con le grandi storie LUX!”. “Sandokan – aggiunge Maria Pia Ammirati, Direttore di Rai Ficition – è un personaggio-mito che segna la storia della Rai. Dall’immaginazione di Emilio Salgari quell’eroe è passato nelle immagini di uno sceneggiato che il pubblico non ha mai dimenticato. Siamo dunque felici e orgogliosi di riportare sullo schermo uno dei grandi protagonisti del nostro immaginario”. “Siamo entusiasti – conclude Jens Richter, CEO Commercial and International di Fremantle – di collaborare con Lux Vide e Rai Fiction a questa emozionante e ambiziosa rivisitazione di una saga molto amata per un nuovo pubblico in tutto il mondo”.

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