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Fiorello e gli altri, la Rai lavora al dopo Amadeus

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Il giorno dopo l’annuncio ufficiale del divorzio, a Viale Mazzini si lavora al dopo Amadeus. Gli occhi sono puntati su Fiorello: lo showman continua a ribadire che, dopo il 10 maggio, lo aspetta un “lungo letargo” sul divano di casa. I prossimi palinsesti dovranno quindi fare a meno di Viva Rai2!? Il dubbio è legittimo, ma il re dell’intrattenimento è imprevedibile. E chissà che non faccia capolino sul Nove per una rimpatriata con Ama, una reunion degli Amarello. Si rincorrono intanto indiscrezioni sui possibili nuovi addii alla tv pubblica: su tutti, quello di Sigfrido Ranucci, che potrebbe cambiare squadra dopo essere finito a più riprese nel mirino della maggioranza di governo (e non solo) per le inchieste di Report.

Domani e dopodomani è in programma un cda della Rai che dovrebbe decidere anche sulle repliche estive del programma. Non è attesa, invece, prima di un paio di giorni la firma di Amadeus sotto il contratto per Nove, che gli affiderà la fascia strategica dell’access e un format musicale di prima serata, sul modello di Arena Suzuki o dello storico Festivalbar. Gli avvocati sono al rush finale, mentre Affari Tuoi – nel giorno del video social di addio del conduttore – fa il botto su Rai1, oltre 6 milioni e il 28.4% di share. Per trattenere Fiorello – è il retroscena del Corriere della Sera – si sarebbe mossa Giorgia Meloni in persona con una telefonata ai dirigenti di Viale Mazzini. Fantasie, dicono fonti vicine alla premier. Lo showman commenta a modo suo: “La cosa un pochino mi lusinga… Ma addirittura convincetelo, legatelo, coccolatelo? Un bel massaggio all’ego certamente, però tutto questo non regge, chi mi conosce sa che purtroppo io ho un contratto con il mio divano: dal 10 maggio chi mi vuole sa dove trovarmi, mi riposo per un lungo periodo, devo fare solo riposo, un lungo letargo”.

E ripete che il suo destino non è legato a quello di Amadeus: “Siamo molto amici, ma abbiamo due vite diverse: mia moglie si chiama Susanna, lui è sposato con Giovanna, abbiamo figli diversi, facciamo cose diverse, lui vive a Milano, io a Roma, lui va al Nove, io no”. La strategia di crescita del gruppo Warner Bros Discovery, sempre più protagonista del panorama televisivo italiano, potrebbe puntare anche sul potenziamento dell’informazione: di qui i rumors – rilanciati dalla Stampa – su una campagna acquisti che guarderebbe a personaggi come Ranucci, Federica Sciarelli, Francesca Fagnani. Senza dimenticare i volti di punta di La7, come Giovanni Floris, Lilli Gruber, Corrado Formigli.

“A partire da domenica 21 aprile, dalle 20.55 su Rai3 Report sarà ancora in onda. Almeno fino a giugno”, scrive Ranucci su Facebook. In bilico sarebbero le repliche estive del programma, questione finita anche in Vigilanza: se ne parlerà nell’ambito dei palinsesti estivi domani in cda, ma l’orientamento sarebbe quello di mandarle in onda rimontate. “La sola prospettiva che personaggi del calibro di Sigfrido Ranucci, Federica Sciarelli o Francesca Fagnani possano lasciare la Rai è emblematica del problema gigantesco che chi si appresta a dirigere l’azienda deve affrontare”, avverte il capogruppo M5S in Vigilanza, Dario Carotenuto. “In fuga da TeleMeloni, in fuga dalla Rai. Se scappano tutti forse Giorgia Meloni una domanda se la dovrebbe porre”, afferma Peppe De Cristofaro (Avs).

Per l’Usigrai, perdere Ranucci e Sciarelli sarebbe “ancor più doloroso perché si tratta di giornalisti interni da sempre impegnati nella ricerca della verità”: “ci chiediamo se il mandato di questo vertice sia quello di distruggere la Rai”. È partito anche il totonomi per riempire le caselle lasciate vuote da Amadeus. Ad Affari Tuoi, nella fascia cruciale dell’access prime time, potrebbe approdare Stefano De Martino, ma non si esclude l’ipotesi Marco Liorni, che sta ottenendo risultati molto positivi nel preserale con L’Eredità. Più complessa è la partita Sanremo: in pole position per raccogliere l’eredità del quinquennio di Ama sarebbe Carlo Conti, che ha già condotto il festival – come peraltro Antonella Clerici – anche se i bookmaker sono pronti a scommettere sul ritorno di Paolo Bonolis.

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L’Ema blocca un medicinale contro l’Alzheimer

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L’Agenzia europea per i medicinali ha respinto la raccomandazione per il farmaco Lecanemab contro l’Alzheimer. L’Ema ha annunciato che il rischio di gravi effetti collaterali è superiore all’effetto positivo atteso.

“Il Comitato per i medicinali per uso umano” dell’Ema “ha raccomandato di non concedere un’autorizzazione all’immissione in commercio per Leqembi”, ha sottolineato l’autorità, facendo riferimento in particolare all’insorgere di rischi di emorragia cerebrale nelle persone trattate con il farmaco. Il Lecanemab – nome commerciale Leqembi – è disponibile negli Stati Uniti dall’inizio del 2023 per il trattamento dell’Alzheimer in stadio iniziale. Sebbene la terapia non migliori i sintomi, può rallentarne leggermente la progressione della malattia. Il farmaco, secondo gli esperti, sarebbe quindi adatto solo per un gruppo molto limitato di malati di Alzheimer, meno del 10%. A fronte dei possibili edemi ed emorragie cerebrali, la terapia deve essere monitorata regolarmente con esami di risonanza magnetica. Ora la società farmaceutica Eisai, che ha presentato la domanda, potrà richiedere un riesame entro 15 giorni.

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Preoccupa il virus Oropouche, primi 2 morti in Brasile

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Sale la preoccupazione per il virus Oropouche, diffuso soprattutto nell’America centro-meridionale e nei Caraibi ma che ha fatto registrare ad oggi 4 casi anche in Italia: l’infezione ha causato due primi decessi in Brasile, nello stato di Bahia, e si tratta dei primi registrati a livello mondiale. La conferma è giunta dal Ministero della Salute brasiliano. La febbre di Oropouche è un’infezione virale tropicale trasmessa da moscerini e zanzare e prende il nome dalla regione in cui è stata scoperta e isolata per la prima volta nel 1955, presso il laboratorio regionale di Trinidad, vicino al fiume Oropouche, a Trinidad e Tobago. Il primo decesso è stato confermato il 17 giugno. Il paziente aveva 24 anni, viveva a Valença ed è morto a marzo. Lunedì scorso è stato invece registrato il secondo decesso, di una donna, ed il ministero della Salute sta ancora indagando su un’altra morte sospetta nello stato di Santa Catarina.

L’Organizzazione panamericana della sanità (Paho) ha inoltre emesso un allarme epidemiologico per informare i Paesi membri sull’identificazione di possibili casi, attualmente in fase di indagine in Brasile, di trasmissione del virus Orov dalla madre al bambino durante la gravidanza. In Italia, ad oggi, sono stati diagnosticati 4 casi tutti di importazione, ovvero di soggetti rientranti dal Brasile e da Cuba. La malattia da virus Oropouche, spiega l’Istituto superiore di sanità, è una arbovirosi causata dal virus Oropouche (Orov), un virus a Rna che può essere trasmesso agli esseri umani principalmente attraverso la puntura di Culicoides paraensis, un piccolo dittero ematofago di 1-3 mm, simile ad un moscerino, che nelle aree endemiche si trova in zone boschive nei pressi di ruscelli, stagni e paludi, o di alcune zanzare come Culex quinquefasciatus.

Nessuno di questi vettori al momento è presente in Italia o in Europa. Non è stata al momento confermata la possibilità di una trasmissione da uomo a uomo del virus. Nel 2024 (al 23 luglio), sono stati registrati oltre 7700 casi nel mondo in cinque paesi: Brasile, Bolivia, Peru, Cuba e Colombia. I primi casi registrati anche in Italia sono senza conseguenze gravi. Il rischio di infezione, chiarisce l’Iss, è presente se si viaggia nei paesi in cui è presente il virus. Per chi si trova in queste zone si raccomanda di mettere in atto tutte le precauzioni necessarie ad evitare il contatto con gli insetti vettori: usare repellenti chimici, indossare vestiti che coprano braccia e gambe, soggiornare in case dotate di zanzariere e cercare di ridurre le attività all’aperto nei periodi di maggiore attività vettoriale (alba e crepuscolo).

I sintomi principali dell’infezione sono febbre, mal di testa, dolore articolare e, in qualche caso, fotofobia, diplopia (visione doppia), nausea e vomito. Se si è di ritorno da un viaggio nei paesi in cui è presente il virus e si hanno questi sintomi il consiglio è di rivolgersi al proprio medico. Grazie ad un team multi-disciplinare di esperti, L’Iss è in prima linea per monitorare il rischio da virus Oropouche in Italia per gli aspetti virologici ed epidemiologici.

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Economia

Bollette più chiare, in arrivo dal prossimo anno

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Basta con una sequela di numeri incomprensibili: dal prossimo anno infatti le bollette di luce e gas saranno più semplici da capire. Basterà un colpo d’occhio – spiega l’Arera, l’autorità per l’energia – per rendersi conto di prezzi e consumi. La nuova bolletta debutterà dal primo luglio del 2025, con un frontespizio uguale per tutti e con le principali informazioni generali. Poi uno ‘scontrino dell’energia’, per capire immediatamente consumi e prezzi, e un box offerta che ricorda le condizioni sottoscritte per verificarne l’applicazione.

E’ stata infatti approvata – a seguito di un lungo processo di consultazione con imprese, consumatori e stakeholder – e sottoposta all’analisi dell’impatto della regolazione (Air) la delibera che introduce una revisione organica delle informazioni indicate nella bolletta e della loro organizzazione, estendendola poi alla totalità dei clienti finali connessi in bassa tensione: domestici, condomini, piccole e medie imprese, box, cantine e magazzini. I venditori avranno 12 mesi di tempo per adeguare i propri sistemi all’invio della nuova bolletta. “Una riforma auspicata da tempo e da più parti, che evolve la struttura introdotta nel 2014 con la bolletta 2.0, allineando le informazioni per tutti e rendendole ancora più chiare e semplici, ma soprattutto dando rilevanza al ruolo dei consumatori, mettendoli in grado di verificare i consumi e le proprie scelte di efficienza energetica e di comparare agilmente il proprio profilo con le proposte del mercato”, commenta il presidente di Arera Stefano Besseghini.

Plaudono i consumatori: “Ringraziamo Arera per aver accolto la nostra richiesta e concluso l’iter per rendere le bollette dell’energia più comprensibili agli utenti, specie sul fronte del costo al KWh della luce e al metro cubo per il gas”, afferma Consumerismo No Profit. “In una fase in cui i prezzi dell’energia continuano a essere altissimi e fuori controllo, giudichiamo positivamente la notizia che Arera ha ufficializzato oggi sul debutto della nuova bolletta”, commenta l’Adoc. In dettaglio la nuova bolletta sarà composta da un frontespizio unificato, che corrisponde alla prima facciata della bolletta in cui i venditori sono tenuti a riportare l’importo da pagare e tutte le informazioni essenziali sul cliente sul tipo di servizio in cui è rifornito, sul contratto di fornitura, su fatturazione e pagamenti, etc. Poi un scontrino dell’energia, che riporterà la formazione del costo complessivo dell’energia in relazione ai volumi consumati secondo la struttura quantità x prezzo, suddiviso in “quota consumi” e “quota fissa”, più la “quota potenza” per l’energia elettrica, e ulteriormente dettagliato per voci di spesa (vendita e ‘rete e oneri’). In questa sezione saranno riportate separatamente anche l’Iva e le accise, eventuali bonus, altre partite (interessi di mora, prodotti e/o servizi aggiuntivi etc.) e il canone Rai.

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