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Champions, la sfida Napoli – Barcellona: le squadre arrivano fra gli applausi

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Ha attraversato tutta la città per raggiungere lo stadio San Paolo fra gli applausi dei tifosi del Napoli: si saranno meravigliati Messi e compagni ma Maradona prima e Lavezzi poi lo avevano detto alla ‘pulce’ che quello napoletano è un pubblico straordinario. Palato fine, amore per il calcio oltre che, sviscerato, per il Napoli. Vedere Messi ritenuto oggi il miglior calciatore al mondo, il ‘figlio’ calcistico di Maradona fa applaudire anche chi tifa azzurro. E a proposito i napoletani sono entrati nel loro tempio del calcio con il piglio di chi sa che stasera deve fare la partita della vita,

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Tennis: Roma in ansia per Sinner, e Alcaraz non ci sarà

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L’ansia per Jannik Sinner, la rinuncia di Carlos Alcaraz, i forti dubbi su Daniil Medvedev e i punti interrogativi per Novak Djokovic e Rafa Nadal. Non è spensierato l’avvicinamento dei big del tennis, e dei loro tifosi, agli Internazionali d’Italia della prossima settimana. La tempesta perfetta che si è abbattuta sul Masters 1000 di Madrid, che tra defezioni, ritiri e sconfitte legati a problemi fisici ha perso per strada i primi quattro giocatori al mondo, rischia di avere riflessi sul torneo romano e in prospettiva anche sul secondo slam stagionale, il Roland Garros, che comincerà il 26 maggio. Gli occhi sono tutti puntati su Sinner, in attesa del suo arrivo nella Capitale previsto per domenica, al termine dei tre giorni di riposo e terapie cui il campione azzurro si sta sottoponendo per superare il dolore all’anca che lo ha indotto a fermarsi nel torneo madrileno. Lunedì ci sono i sorteggi dei tabelloni, maschile e femminile, e il timore è che alcune caselle importanti restino vuote.

Per l’altoatesino non viene valutata questa eventualità, anche se la prudenza è d’obbligo, mentre ha già alzato bandiera bianca Alcaraz, annunciando sui social che non farà gli Internazionali di Roma: “Ho sentito dolore dopo aver giocato a Madrid, fastidio al braccio – le parole del n.3 al mondo su Instagram -. Dagli esami è emerso un edema muscolare, conseguenza del mio ultimo infortunio, e purtroppo non potrò giocare a Roma. Ho bisogno di riposo per recuperare e giocare al 100% senza dolore. Mi dispiace molto”. Domenica prossima il murciano – eliminato a Madrid dal russo Andrey Rublev, che domenica giocherà per il titolo dopo aver sconfitto in due set lo statunitense Taylor Fritz in semifinale – compirà 21 anni e avrà tempo per rifarsi, al contrario del connazionale Nadal, che ancora non ha deciso su Roma, uno dei suoi tornei preferiti. Le quattro partite che ha giocato a Madrid sono un segnale positivo, ma lo stesso maiorchino dopo la sconfitta con il ceco Liri Lehecka ha detto di poter solo sperare di esserci, a Roma.

Intanto, il campione uscente Daniil Medvedev attende gli esiti degli esami per capire l’entità dell’infortunio muscolare che lo ha obbligato ieri a fermarsi durante il match con Lehecka a Madrid. Difficile che il n.4 al mondo possa giocare al Foro Italico, mentre al momento niente lascia pensare che manchi il n.1, Novak Djokovic, che da una ventina di giorni si allena senza pressione dopo l’uscita di scena a Montecarlo. Anche lui ama molto Roma.

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Tra film scudetto e mercato, Napoli prepara match con l’Udinese

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Una metà dei napoletani pensa allo scudetto dello scorso anno e lo rivive attraverso il film “Sarò con te”, che domani approderà nelle sale. L’altra metà pensa al nuovo Napoli, a partire dai due argomenti che tengono banco tra i tifosi, che non vedono l’ora di archiviare una stagione deludente: chi sarà il nuovo allenatore e chi sarà il bomber al posto di Osimhen? Per il resto la città pensa poco a questa squadra, che lunedì torna però in campo e ha ancora quattro partite da disputare a cominciare dalla sfida dura sul campo dell’Udinese. Calzona cerca nelle sue ultime settimane la concentrazione del gruppo, visto senza troppa allegria alla prima del film che racconta il passato.

Il Napoli è nono in classifica, fuori da tutto, ma secondo l’allenatore, e non solo, ha il dovere di dimostrare che vuole riprendere la rincorsa, sperando magari in una miracolosa rimonta. Calzona vuole vedere la squadra finalmente funzionare e ha lavorato molto in settimana sull’assetto della difesa che ha preso quest’anno 43 gol finora in 34 partite di campionato, il peggior reparto delle prime dieci in classifica. Il tecnico ci ha lavorato molto ma non è riuscito a ottenere quegli automatismi che devono essere naturali e che invece sono mancati, anche da parte delle ‘stelle’ azzurre, a cominciare da di Di Lorenzo che continua a vivere una stagione difficile. Oggi si è allenato a parte Juan Jesus che è quindi in dubbio per la trasferta a Udine, con Ostigard pronto a sostituirlo nella difesa centrale al fianco di Rrahmani.

A centrocampo mancherà invece sicuramente l’infortunato Zielinski, con Calzona che in questi giorni sta valutando Traoré, anche se al momento sembra favorito Cajuste che il club azzurro vuole trovi davvero un ruolo: Traoré è infatti in prestito e a fine stagione tornerà al Bournemouth, mentre Cajuste è stato acquistato a gennaio e la società vuole valorizzarlo, puntando anche su di lui per costruire la nuova squadra, visto che anche per Zielinski sarà l’estate dell’addio. Davanti ci sarà il trio che sa dare spettacolo ma segna meno quest’anno. Osimhen ha giocato solo 22 partite tra campionato e Champions in azzurro, fermato prima dall’infortunio e poi dalla Coppa d’Africa: ora il bomber è a 16 gol fatti e vuole arrivare almeno a 20 per salutare Napoli come si deve.

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Futuro da scrivere, Allegri ora pensa a non perdere

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La Juventus continua a non vincere ma la concorrenza non ne approfitta, così i bianconeri sono sempre più vicini all’obiettivo Champions, più facile da quando i posti disponibili sono diventati 5. La squadra di Massimiliano Allegri è al lavoro alla Continassa con la consapevolezza di poter chiudere la questione già domenica sera all’Olimpico: se Vlahovic e compagni dovessero battere la Roma avrebbero il pass in tasca senza preoccuparsi della concorrenza. In alternativa, bisognerà collezionare cinque dei 12 punti a disposizione nelle ultime quattro giornate, sempre che l’Atalanta sesta in classifica (e prima esclusa, ma la Dea può cercare l’altra strada per la Champions vincendo l’Europa League) non commetta passi falsi.

Allegri, però, preferisce non fare nessun tipo di calcolo, anche perché il rendimento della sua Juve non lo permette. Le sole due vittorie in campionato dal 27 gennaio ad oggi rappresentano un bottino troppo misero per basare la corsa Champions sulle “disgrazie” altrui, così a Roma l’obiettivo è la vittoria. E c’è da superare il tabù trasferte, dal momento che i bianconeri non trovano i tre punti lontano dallo Stadium addirittura dal 21 gennaio scorso. Alla Continassa, poi, si cerca di prendere confidenza con l’Olimpico, considerando che sempre dalla Capitale passerà l’altro obiettivo stagionale: il prossimo 15 maggio sarà quello il teatro della finalissima di coppa Italia contro l’Atalanta di Gasperini.

L’appuntamento farà da spartiacque tra le sfide di campionato contro Roma e Salernitana prima e contro Bologna e Monza poi, a quel punto sarà tempo di discussioni sul destino di Allegri. “In questo momento il mio futuro è quello di 20 giorni, da ora a fine stagione, perché abbiamo due obiettivi da raggiungere” diceva il tecnico dopo aver pareggiato contro il Milan. Nel frattempo continuano a rimbalzare voci di divorzio con il tecnico toscano con un anno d’anticipo rispetto al termine del contratto e di un approdo sotto la Mole di Thiago Motta, autore del ‘miracolo’ Bologna, ma ai vertici della società non si vuole sbilanciare ancora nessuno. Sarà un maggio bollente tra campo e futuro in casa Juve, mentre nel quartier generale proseguono i lavori in vista della trasferta contro i giallorossi. Yildiz ha trascorso l’antivigilia seguendo un programma personalizzato, ma dovrebbe riaggregarsi al resto dei compagni giusto in tempo per la rifinitura: lo staff medico è fiducioso, il gioiellino turco non dovrebbe aver problemi a partire con la squadra per la Capitale. Chi, invece, rimarrà sicuramente a Torino è Alex Sandro, frenato da un sovraccarico muscolare al soleo della gamba destra.

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