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Cronache

Accuse al procuratore Gratteri, il Csm trasferisce a Torino il Procuratore generale di Catanzaro

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Deve lasciare non solo Catanzaro ma anche le sue funzioni di Procuratore generale: costano caro al magistrato Otello Lupacchini le critiche pubbliche rivolte al procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, all’indomani di “Rinascita Scott”, l’operazione contro la ‘ndrangheta che ha portato a centinaia di arresti. La Sezione disciplinare del Csm con un provvedimento cautelare ha disposto il suo trasferimento alla procura generale di Torino, senza il grado di “capo” ma come semplice sostituto Pg. E’ una vittoria per il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e per il procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi, che non solo avevano promosso l’azione disciplinare, ma avevano anche chiesto al “tribunale delle toghe” di destinare Lupacchini intanto ad altra sede e funzioni, prima di arrivare a una decisione sul merito delle accuse. Mentre il legale del magistrato, l’avvocato Ivano Iai, parla di un provvedimento ingiusto e sproporzionato, lamentando tra l’altro che si sia limitata la liberta’ di manifestazione del pensiero del suo assistito e che che tre dei giudici disciplinari erano incompatibili perche’ avrebbero anticipato il loro giudizio. A far finire nei guai il Pg di Catanzaro e’ stata un’intervista a Tgcom, concessa dopo quel maxi-blitz. “I nomi degli arrestati e le ragioni degli arresti – aveva detto – li abbiamo conosciuti soltanto a seguito della pubblicazione sulla stampa che evidentemente e’ molto piu’ importante della procura generale contattare e informare. Al di la’ di quelle che sono poi, invece, le attivita’ della procura generale, che quindi puo’ rispondere soltanto sulla base di cio’ che normalmente accade e cioe’ l’evanescenza come ombra lunatica di molte operazioni della procura distrettuale di Catanzaro stessa”. Parole con le quali, secondo Bonafede e Salvi, Lupacchini avrebbe delegittimato Gratteri. A carico del Pg di Catanzaro c’era anche un’altra accusa: aver offeso il Csm per aver pubblicato su Facebook una petizione on line a sostegno di un magistrato del suo distretto, il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla, trasferito d’ufficio da Palazzo dei marescialli a seguito di un’indagine della procura di Salerno. Il destino di Lupacchinisembrava comunque gia’ segnato: prima del ministro e del Pg della Cassazione si erano mossi i consiglieri di Palazzo dei marescialli, che sempre per l’intervista avevano aperto a carico del magistrato la procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilita’ funzionale. Davanti alla Prima Commissione e alla Sezione disciplinare del Csm il Pg aveva assicurato che non intendeva denigrare Gratteri, ma semmai sollecitare una riflessione su criticita’ presenti nei rapporti istituzionali tra Procure. Una linea ribadita dal suo avvocato che ora denuncia il “silenzio” calato sugli esiti degli esposti presentati da Lupacchini a Bonafede e Salvi “indicativi delle criticita’ e delle violazioni riscontrate circa il mancato coordinamento e collegamento della Procura Distrettuale con la Procura Generale di Catanzaro”.

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Cronache

Caserta: bancarotta e riciclaggio nei supermercati, arrestati imprenditori

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Due imprenditori attivi nel settore dei supermercati sono stati arrestati nell’ambito di una inchiesta coordinata dalla procura della Repubblica di Napoli Nord e condotta dalla locale sezione di polizia giudiziaria – nucleo Guardia di Finanza – e dal Gruppo della finanza di Aversa. M.P. F.V. sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip, per le accuse, contestate a vario titolo, di bancarotta fraudolenta distrattiva, documentale e per plurime operazioni dolose, consistite nel sistematico e reiterato inadempimento delle obbligazioni fiscali per oltre 337 mila euro. Contestate anche ipotesi di autoriciclaggio: secondo procura, gli imprenditori avrebbero distratto l’intero asset aziendale rimettendolo in tre distante societa’, risultate cloni della fallita.

Alle due societa’ clone e’ stata inoltre contestata la responsabilita’ amministrativa del reato, in conseguenza del delitto di autoriciclaggio commesso dalle figure apicali nell’interesse ed a vantaggio di esse. Il passivo accertato e’ pari a circa 654mila euro nei confronti dei creditori, oltre a quanto dovuto all’Erario. Oltre all’arresto dei due imprenditori, amministratori di diritto e di fatto delle imprese coinvolte, il gip ha disposto la misura dell’obbligo di dimora L.R.K., M.P., P.G. e M.P., anch’essi imprenditori operanti nel settore dei supermercati che concorrevano con i primi due nella consumazione degli illeciti in trattazione. Nel contempo, sono state sottoposte a sequestro due societa’-clone della fallita, con sede in Aversa, ed e’ stato disposto il sequestro preventivo diretto e per equivalente di somme per complessivi 120.325 euro. I provvedimenti sono stati notificati questa mattina.

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Cronache

Latitante sorpreso dai Carabinieri durante la partita del Napoli

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I carabinieri della stazione Chiaia e della stazione San Giuseppe hanno arrestato il 19enne della Romania Luca Paul Antonescu. L’uomo – dichiarato latitante lo scorso 4 aprile – era sfuggito all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Napoli perché ritenuto gravemente indiziato di 1 tentato furto avvenuto lo scorso marzo in un noto hotel di via Partenope e di ricettazione poiché trovato in possesso – dai carabinieri della compagnia centro e sempre nello stesso mese – con un coltello a serramanico, con una chiave di un’auto verosimilmente oggetto di furto e con svariati documenti di riconoscimento intestati ad altre persone.

Ieri sera la fine della latitanza del 19enne che era in giro per Fuorigrotta. I Carabinieri, impegnati nel servizio di ordine pubblico in occasione della partita Napoli-Roma, erano a piazzale Tecchio e hanno riconosciuto il 19enne. Arrestato, ora è in carcere in attesa di giudizio.

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Cronache

Napoli: ‘meglio in carcere che a casa con mia moglie’ e si fa arrestare

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Preferisce il carcere agli arresti domiciliari con la moglie e si fa arrestare. È successo a Napoli, dove un 33enne del centro storico ha evaso i domiciliari presentandosi ai Carabinieri nella Caserma Pastrengo. Qui l’uomo ha chiesto di parlare con un maresciallo, spiegando che non voleva più scontare la pena in casa ma in carcere, lontano dalla moglie con la quale poco prima aveva litigato, decidendo così di uscire dall’abitazione. I Carabinieri lo hanno arrestato per evasione. Il 33enne ha così trascorso la notte in camera di sicurezza, in attesa di conoscere la decisione del giudice sul suo prossimo collocamento.

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