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Cronache

Nicola Gratteri: la mafia recluta i giovani sui social, servono esempi e famiglie presenti

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Il procuratore Nicola Gratteri ha recentemente sottolineato l’importanza di parlare ai giovani di soldi come mezzo per coinvolgerli in discorsi significativi. Nel corso di un convegno a Napoli organizzato da Intesa Sanpaolo su etica, legalità ed economia, Gratteri ha dichiarato che il tema del denaro è un modo efficace per catturare l’attenzione dei ragazzi.

Gratteri ha iniziato a sperimentare questa approccio un mese fa a Trento, quando ha chiesto agli studenti universitari quanto costasse la cocaina nella loro città. L’insolita domanda ha suscitato silenzio e risolini tra gli studenti, dimostrando che molte persone non sono consapevoli di certi aspetti della società.

Il magistrato, noto per il suo impegno nella lotta alla criminalità organizzata, ha dichiarato di visitare le scuole dal 1989, sottolineando che riceve almeno 350 richieste pendenti per incontri. Ha criticato la tendenza dei dirigenti scolastici a invitare personaggi di spicco, siano essi magistrati o showgirl, ma ha assicurato che i suoi incontri nelle scuole avvengono durante le ferie o nel pomeriggio.

Gratteri ha evidenziato che questi incontri sono fondamentali, in quanto molte persone si avvicinano a lui affermando di aver scelto carriere nella polizia, finanza, magistratura o carabinieri dopo un incontro nella loro scuola. Il procuratore ha commentato che i ragazzi fanno una “radiografia” delle persone che incontrano e che questi incontri li segnano profondamente.

Il magistrato ha anche criticato l’attuale cultura dell’apparenza, dove la società sembra premiare il possesso di beni materiali piuttosto che la qualità umana. Ha spiegato come i social media siano utilizzati dai figli dei mafiosi per ostentare ricchezza e successo, influenzando i giovani a seguire un modello distorto.

Gratteri ha suggerito di coinvolgere i giovani in esperienze significative, come abbracciare coetanei tossicodipendenti o visitare i reparti geriatrici. Ha anche sottolineato l’importanza di una maggiore valorizzazione degli insegnanti, fornendo loro migliori strumenti e potere educativo.

Infine, il procuratore ha toccato brevemente l’aspetto religioso, affermando di credere nell’essere onesti e generosi. Ha chiuso l’intervista con un tocco leggero, commentando sulla bontà del caffè a Napoli e il suo impegno a resistere alle tentazioni culinarie per mantenere la forma a 65 anni.

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Pm, dipendente arrestato ha ricevuto tangenti per 200mila euro

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Sono state calcolate in 200 mila euro le tangenti che secondo le indagini della GdF e della Procura di Monza il funzionario comunale di Usmate Velate (Monza) arrestato oggi con alcuni imprenditori avrebbe percepito dal 2022. L’uomo avrebbe ricevuto il denaro per mettere a punto varianti al Piano di Governo del Territorio di Usmate con l’obiettivo di far lievitare il valore di aree agricole trasformandole in edificabili e produttive. Per pagare il funzionario comunale gli imprenditori indagati utilizzavano una società che era stata, di fatto, creata ad hoc, verso la quale emettevano fatture per operazioni inesistenti. Gli arrestati (3 in carcere e 6 ai domiciliari), come ha spiegato il procuratore di Monza, Claudio Gittardi, hanno creato un “articolato sistema corruttivo, concepito attraverso e a beneficio” del funzionario pubblico. Oltre agli arresti i finanzieri hanno eseguito perquisizioni nelle province di Monza, Lecco, Bergamo e Brescia.

Ribadiamo  sempre che per noi l’odierno indagato, benché accusato di gravi reati, è da considerare presunto innocente.

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Cronache

Caserta: bancarotta e riciclaggio nei supermercati, arrestati imprenditori

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Due imprenditori attivi nel settore dei supermercati sono stati arrestati nell’ambito di una inchiesta coordinata dalla procura della Repubblica di Napoli Nord e condotta dalla locale sezione di polizia giudiziaria – nucleo Guardia di Finanza – e dal Gruppo della finanza di Aversa. M.P. F.V. sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip, per le accuse, contestate a vario titolo, di bancarotta fraudolenta distrattiva, documentale e per plurime operazioni dolose, consistite nel sistematico e reiterato inadempimento delle obbligazioni fiscali per oltre 337 mila euro. Contestate anche ipotesi di autoriciclaggio: secondo procura, gli imprenditori avrebbero distratto l’intero asset aziendale rimettendolo in tre distante societa’, risultate cloni della fallita.

Alle due societa’ clone e’ stata inoltre contestata la responsabilita’ amministrativa del reato, in conseguenza del delitto di autoriciclaggio commesso dalle figure apicali nell’interesse ed a vantaggio di esse. Il passivo accertato e’ pari a circa 654mila euro nei confronti dei creditori, oltre a quanto dovuto all’Erario. Oltre all’arresto dei due imprenditori, amministratori di diritto e di fatto delle imprese coinvolte, il gip ha disposto la misura dell’obbligo di dimora L.R.K., M.P., P.G. e M.P., anch’essi imprenditori operanti nel settore dei supermercati che concorrevano con i primi due nella consumazione degli illeciti in trattazione. Nel contempo, sono state sottoposte a sequestro due societa’-clone della fallita, con sede in Aversa, ed e’ stato disposto il sequestro preventivo diretto e per equivalente di somme per complessivi 120.325 euro. I provvedimenti sono stati notificati questa mattina.

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Cronache

Latitante sorpreso dai Carabinieri durante la partita del Napoli

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I carabinieri della stazione Chiaia e della stazione San Giuseppe hanno arrestato il 19enne della Romania Luca Paul Antonescu. L’uomo – dichiarato latitante lo scorso 4 aprile – era sfuggito all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Napoli perché ritenuto gravemente indiziato di 1 tentato furto avvenuto lo scorso marzo in un noto hotel di via Partenope e di ricettazione poiché trovato in possesso – dai carabinieri della compagnia centro e sempre nello stesso mese – con un coltello a serramanico, con una chiave di un’auto verosimilmente oggetto di furto e con svariati documenti di riconoscimento intestati ad altre persone.

Ieri sera la fine della latitanza del 19enne che era in giro per Fuorigrotta. I Carabinieri, impegnati nel servizio di ordine pubblico in occasione della partita Napoli-Roma, erano a piazzale Tecchio e hanno riconosciuto il 19enne. Arrestato, ora è in carcere in attesa di giudizio.

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