“Certi napoletani hanno il vizio di portare i soldi all’estero” e guardando le foto di questa Fondazione ci si accorge che esistono ancora gesti veramente solidali, loro lo fanno in modo silenzioso e sempre con il sorriso sulle labbra, specie quando gli euro raccolti servono a salvare bimbi nati malati, malformati e soprattutto orfani e soli nel continente africano. Alberto Corbino, presidente dell’omonima Fondazione tesse da più di tre anni un filo che corre sulla cooperazione privata e a volte sponsorizzata ma concreta tra Napoli e le periferie degradate dellla Repubblica Democratica del Congo. In una delle aree di crisi più gravi del pianeta, la Fondazione ha quasi completato un orfanotrofio – centro di Comunità che attualmente ospita 75 minori, tutti adottabili anche a distanza in età che va da pochi mesi fino a 15 anni, e che costituisce una piccola oasi di pace in un territorio devastato. La Fondazione è inoltre attiva in Pakistan, con un progetto di mensa scolastica e in Uganda, dove supporta un progetto imprenditoriale per mamme e bimbi albini, esclusi dalla comunità per credenze ancestrali legate alla religione di quei villaggi. Mani tese anche a supportare associazioni di volontariato per i ragazzi con zero possibilità di praticare sport e attività ludiche che vivono nei Quartieri della città. La Festa per Silvana, giunta alla sua terza edizione, è nata per ricordare la generosità di Silvana Cariello, offrendo ai napoletani occasioni di bellezza e di musica prodotta dai ragazzi dei quartieri partenopei e al contempo aiutando i minori di Napoli e dell’Africa. “Gocce in un mare troppo vasto, forse – ci sottolinea il presidente della Fondazione Alberto Cariello Corbino – ma pur sempre gocce necessarie a ricordarci la nostra umanità più profonda”. Negli anni scorsi le due edizioni furono al teatro Augusteo, un successo di sostenitori e genitori anche dei ragazzi dell’Orchestra dei Quartieri Spagnoli che suonava per la fondazione, “la generosità è un fatto circolare dicevano, una lezione antica che Napoli ricorda bene”. Quest’anno la festa si terrà domenica 1 dicembre, con la visita allo straordinario Complesso Monumentale di Donnaregina e dopo il tour alle 11.30 ascoltando il concerto “Immersi nella bellezza” dell’orchestra “Discantus Ensemble” e del “Coro Polifonico di Napoli” diretti dal maestro Luigi Grima. Un’occasione unica per essere immersi nell’incanto che questa città riesce ad offrire in un circuito di energie positive con la donazione simbolica per sostenere i minori meno fortunati. I ragazzi del Ronin Club dei Quartieri Spagnoli sono stati di recente incoronati a Tokio Campioni del Mondo a squadre di Chanbara, un’arte marziale a spada giapponese, “anche se nessuno ne parla – dice Corbino”. L’associazione napoletana di volontariato interculturale è guidata da Karen Torre, attiva da 6 anni è situata presso la Chiesa di San Matteo ai Quartieri Spagnoli accoglie circa 90 atleti tra napoletani, filippini e di altre comunità e ha formato decine di campioni italiani, europei e mondiali, perimetrando un fazzoletto di vicoli come un luogo riconoscibile di sport e di sana aggregazione per tanti ragazzi che resterebbero altrimenti alla disponibilità della subcultura della strada.
nella gallery momenti di importanti eventi nel complesso monumentale di Donnaregina