Collegati con noi

Cultura

L’omicidio di Stefano Cucchi diventa un libro di Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo per Rizzoli

Pubblicato

del

Ilaria Cucchi e l’avvocato Fabio Anselmo raccontano ‘Il Coraggio e l’Amore’ che ci sono voluti per arrivare alla verita’ sulla morte di Stefano Cucchi, avvenuta il 22 ottobre 2009 mentre era in stato di arresto per detenzione di stupefacenti, in un libro in presa diretta che uscira’ il 22 ottobre per Rizzoli. Una battaglia giudiziaria, durata dieci anni, che viene ripercorsa a voci alternate dalla sorella di Stefano e dal legale di famiglia, oggi compagni di vita, in ogni singolo momento del durissimo percorso in cui si sono dovuti districare, tra trappole e ingiurie. “Dopo dieci anni di menzogne e depistaggi in quest’aula e’ entrata la verita’ raccontata dalla viva voce di chi era presente quel giorno. Sentivo il carabiniere Tedesco descrivere come e’ stato ucciso mio fratello e il mio sguardo cercava quello dei miei genitori che ascoltavano raccontare come e’ stato ucciso il loro figlio. E’ stato devastante, ma a questo punto quanto accaduto a Stefano non si potra’ mai piu’ negare”, afferma Ilaria Cucchi raffigurata come una vera eroina del nostro tempo, con il volto segnato dal dolore eppure luminoso e fiero, nel murale dell’artista Jorit riprodotto nella copertina de ‘Il Coraggio e L’Amore.

 

Giustizia per Stefano: la nostra battaglia per arrivare alla verita” (euro 19). Sono 448 pagine in cui giorno dopo giorno, ora dopo ora, Ilaria Cucchi, madre di due bambini e nel 2009 amministratrice di condomini, e Fabio Anselmo, specializzato in casi di abusi delle forze dell’ordine, rievocano i fatti con estrema lucidita’ e rigore, ma allo stesso tempo restituendo al lettore tutte le emozioni che hanno vissuto nella formidabile prova di tenacia e coraggio affrontata in questi lunghi anni che ha portato anche alla nascita del loro amore. Ilaria non si e’ mai rassegnata da quando venne comunicata, con grande insensibilita’, alla madre la morte, a 31 anni, di Stefano, chiedendole di firmare l’autorizzazione all’autopsia.

Ilaria Cucchi. Jorit l’ha disegnata a Napoli sui muri della città

“Rabbrividisco mentre varco, per ultima, le porte tagliafuoco dell’obitorio per un istinto forte, quasi violento. Non debbo andarmene da li’. Non posso lasciarlo. E’ mio fratello. Ma quel corpo orribile, tremendamente sfigurato, che ho appena visto steso, parzialmente coperto da un lenzuolo, non era Stefano. Mi e’ bastato vedere quel volto devastato da ferite e lividi dopo aver sentito le urla dei miei genitori. No, non era Stefano. Non quello, non cosi'” racconta Ilaria. Alla famiglia disperata che esigeva una spiegazione furono date risposte poco credibili e confuse: una caduta dalle scale, la conseguenza di un precedente stato di malattia. Versioni inaccettabili per Ilaria Cucchi, che l’hanno spinta, con l’assistenza dell’avvocato Anselmo, a cercare giustizia.

Advertisement

Cultura

Il caffè simbolo di Napoli, una due giorni per celebrarlo

Pubblicato

del

Non c’è giornata dei napoletani che non inizi con un caffè: che sia tradizionale, macchiato, schiumato, freddo o caldo, in tazza o in vetro, ma il buongiorno è sempre accompagnato da un caffè. E per celebrare questo legame imprescindibile tra la città e la sua bevanda, il Comune di Napoli propone una due giorni, il 7 e 8 maggio, dedicata interamente al caffè con la manifestazione ‘Nu bbellu ccafè’ in programma al Maschio Angioino. “Parlare del caffè a Napoli è parlare di noi – ha detto il sindaco, Gaetano Manfredi – il senso del caffè è socialità, cultura, storia, è stare insieme. Il grande valore di Napoli oggi è essere una grande capitale in cui le persone stanno insieme ed è importante soprattutto in un momento fatto di grandi divisioni, sofferenze e guerre e il caffè è anche momento di pace”.

Un legame che è celebrato e raccontato da sempre anche dalla musica, dal teatro, dalla letteratura. “Il caffè, insieme alla pizza, è uno degli emblemi della nostra città – ha detto l’assessora al Turismo, Teresa Armato – vogliamo fare in modo che le nostre tradizioni enogastronomiche diventino sempre più attrattori turistici perché a Napoli vengono per tante ragioni e una di queste sono sicuramente il mangiare e il bere le nostre prelibatezze”. L’idea della manifestazione è nata da un ordine del giorno proposto dalla vicepresidente del Consiglio comunale, Flavia Sorrentino, e approvato all’unanimità, con cui si chiedeva di istituire la Giornata del caffè in città.

Al Maschio Angioino, napoletani e turisti potranno partecipare a incontri che spiegheranno il caffè, le sue varianti e come si è arrivati al rito del caffè, potranno partecipare a workshop, a cui si affiancheranno momenti di assaggio, competizioni e contest. Alla manifestazione parteciperanno esperti di caffè, tutte le torrefazioni napoletane, molti bar napoletani fra cui lo storico Gambrinus. Un’iniziativa che si pone anche nel solco del percorso che la città di Napoli, insieme ad altre città italiane, ha messo in campo affinché il caffè sia riconosciuto patrimonio Unesco.

“Con questa manifestazione proviamo a diffondere questa dipendenza – ha sottolineato lo scrittore Maurizio De Giovanni – cerchiamo di fare da ‘pusher’ di una dipendenza fondamentale per i napoletani per cui il caffè è una modalità di incontro sociale”. Il logo della manifestazione è stato realizzato dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.

Continua a leggere

Cronache

Strasburgo: Getty restituisca la statua dell’Atleta di Lisippo all’Italia

Pubblicato

del

L’Italia ha tutto il diritto di confiscare e chiedere la restituzione della statua greca in bronzo dell’Atleta vittorioso attribuita a Lisippo che si trova attualmente nel museo della la villa Getty a Malibu, in California. Lo ha stabilito oggi all’unanimità la Corte europea dei diritti umani respingendo il ricorso presentato dalla fondazione Paul Getty per violazione della protezione della proprietà.

Nella sua sentenza, la Corte di Strasburgo ha quindi riconosciuto la legittimità dell’azione intrapresa dalle autorità italiane per recuperare l’opera d’arte che venne rinvenuta nelle acque dell’Adriatico, al largo delle Marche, nel 1964. E che, dopo varie vicissitudini, venne acquistata dalla fondazioni Getty nel 1977 per approdare infine al museo di Malibu. I giudici, in particolare, hanno sottolineato che la protezione del patrimonio culturale e artistico di un Paese rappresenta una priorità anche dal punto di vista giuridico. Inoltre, diverse norme internazionali sanciscono il diritto di contrastare l’acquisto, l’importazione e l’esportazione illecita di beni appartenenti al patrimonio culturale di una nazione.

La fondazione Getty, sottolinea inoltre la Corte, si è comportata “in maniera negligente o non in buona fede nel comprare la statua nonostante fosse a conoscenza delle richieste avanzate dallo Stato italiano e degli sforzi intrapresi per il suo recupero”. Da qui la constatazione che la decisione dei giudici italiani di procedere alla confisca del bene conteso “è stata proporzionata all’obiettivo di garantirne la restituzione”.

Continua a leggere

Cultura

“L’avvocato del D10S”: Angelo Pisani e la battaglia giudiziaria per Maradona

Pubblicato

del

Il libro “L’avvocato del D10S” di Angelo Pisani non è solo un tributo a Diego Armando Maradona, ma anche una narrazione intensa e appassionata delle battaglie legali che hanno segnato la vita del leggendario calciatore. L’opera, pubblicata da LOG edizioni e lunga 159 pagine, è disponibile al prezzo di 14,90 euro e si rivela un testo cruciale per chi desidera comprendere a fondo le vicende giuridiche e umane del “pibe de oro”.

Angelo Pisani, che ha rappresentato Maradona nelle aule di giustizia, descrive con fervore la sua lotta per dimostrare l’innocenza del calciatore di fronte alle accuse di evasione fiscale e altri gravi addebiti mossi dalla giustizia italiana. Attraverso un lavoro legale che si è esteso per decenni, Pisani è riuscito a infrangere il “muro di titanio” di Equitalia, sancendo giuridicamente l’innocenza di Diego.

Il titolo del libro, “L’avvocato del D10S”, è una chiara dichiarazione di stima e devozione verso Maradona, e il sottotitolo “Un’arringa in difesa di Diego Armando Maradona” stabilisce inequivocabilmente il tono dell’opera. Le prefazioni e le postfazioni scritte da noti esponenti del tifo calcistico partenopeo e figure chiave dell’ambiente sociale latino, come Maurizio de Giovanni, Gianni Minà e Nicola Graziano, arricchiscono ulteriormente il testo, aggiungendo diverse prospettive sulla figura di Maradona.

Il libro offre un ritratto inedito di Maradona, non solo come sportivo eccezionale ma anche come eroe umano e difensore dei più deboli, costantemente in lotta contro figure potenti come i presidenti della FIFA, Joao Havelange e Sepp Blatter. Inoltre, evidenzia il supporto di Maradona ai governi di sinistra in America Latina, una posizione che lo ha reso un bersaglio politico tanto quanto una stella del calcio.

Pisani non manca di ricordare il sostegno di Fidel Castro a Maradona durante i suoi momenti più bui, come la lotta contro la tossicodipendenza, un periodo durante il quale Maradona stesso riconoscerà il suo debito verso il leader cubano tatuandosi l’immagine del Che Guevara.

Il culmine del libro si raggiunge nel racconto del 25 maggio 2014, quando la giustizia italiana, dopo una lunga serie di battaglie legali, ha finalmente scagionato Maradona da ogni accusa di evasione fiscale. Questo evento non solo ha rappresentato una vittoria legale, ma ha anche simboleggiato la riscossa di un uomo contro un sistema che sembrava schiacciarlo.

“L’avvocato del D10S” di Angelo Pisani è quindi molto più di un semplice racconto giuridico; è un’affascinante biografia che intreccia diritto, sport e politica, mostrando come la vita di uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi sia stata incessantemente intrecciata con le dinamiche del potere a livello mondiale.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto