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Il libro nero di Epstein, il finanziere miliardario suicida in cella che abusava di minorenni e le cedeva ai potenti del mondo: tutti i nomi dei vip che tremano

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“Sapesse quanto materiale scottante ho su molti potenti…”. A parlare, esattamente un anno fa, era Jeffrey Epstein, in un lungo colloquio con James Stewart del New York Times. Travolto dalle accuse di abusi su minori e di sfruttamento della prostituzione minorile, non nascondeva di avere informazioni imbarazzanti e compromettenti sulle inclinazioni sessuali e sull’uso di droghe da parte di personalità della politica, dello spettacolo, della moda, della finanza. Insomma di tutto quel mondo che – tra New York, Hollywood, Palm Beach, passando per Parigi e le Isole Vergini – ruotava attorno ai mega party e ai festini che il finanziere suicida organizzava nelle sue lussuose dimore. E ora che il controverso miliardario si e’ tolto la vita sono ancora in molti a tremare, forse ancor piu’ di prima. Perche’ al vaglio degli investigatori e degli inquirenti e’ tornato quel “black book” di Epstein che piu’ che una rubrica di contatti assume le inquietanti sembianze di una vera e propria lista nera. Lista gia’ pubblicata nel 2015 e rubata dalla casa del finanziere da un dipendente che tento’ invano di venderla. Dentro – secondo quanto riporta il New York Magazine – c’e’ di tutto, centinaia e centinaia di nomi tra quelli delle vittime degli abusi sessuali e quelli dei contatti di lavoro e social. Cosi’ come pieno zeppo di nomi noti e del jet set e’ il registro di volo dell’aereo privato di Epstein, quel “Lolita Express” su cui portava i suoi amici nell’isola privata dei Caraibi. Quella “Isle of Sin”, isola del peccato, dove nelle ultime ore e’ scattato un raid dell’Fbi per cercare di scovare tracce di cio’ che accadeva veramente, elementi da trasformare in eventuali prove nel corso del’indagine. L’elenco dei nomi venuto alla luce e’ interminabile, e dimostra quanto fitta, trasversale e bipartisan fosse la rete del miliardario newyorchese. Una rete che probabilmente gli ha permesso di sopravvivere per decenni ad accuse pesantissime come nulla fosse, nella piu’ piena impunita’ e mantenendo alta la propria credibilita’. Ci sono numeri, domicili e indirizzi email di personaggi del mondo del cinema e dello spettacolo come Woody Allen, Kevin Spacey, Bill Cosby, tutti travolti da scandali sessuali. Ci sono quelli di star della musica come Mick Jagger e di figure legate alla monarchia britannica come il principe Andrea d’Inghilterra, amico personale di Epstein, e della sua ex moglie Sarah Ferguson, a cui il finanziere americano avrebbe prestato 18 mila dollari per estinguere un debito. C’e’ persino Charles Spencer, il fratello di Lady Diana, scovato tra i nomi del registro di volo. E poi ancora personalita’ del calibro di Tony Blair, , Michael Bloomberg, Richard Branson, Rupert Murdoch, persino Henry Kissinger e Ted Kennedy. C’e’ chiaramente Bill Clinton, che piu’ volte avrebbe volato sul Boeing di Epstein per recarsi ai Caraibi: un aspetto sul quale Donald Trump ha chiesto venga fatta chiarezza, come sull’intera vicenda della morte del finanziere. Il presidente nei giorni scorsi ha strizzato l’occhio alle varie teorie complottiste secondo cui dietro al suicidio di Epstein ci sarebbero addirittura i Clinton. Ma nel black book naturalmente c’e’ anche Trump e una serie di personaggi a lui molto legati: da Steve Bannon al miliardario Tom Barrack. Proprio Trump, Barrack ed Epstein nel jet set degli anni ’80 e ’90 venivano chiamati “i tre moschettieri”, anche se oggi tutti prendono le distanze dal finanziere suicida. Non mancano infine i nomi italiani, come quello del guru della ristorazione Giuseppe Cipriani, il fondatore dell’Harry’s Bar morto nel 1980 e i cui locali – hanno scritto in molti – venivano considerati “terreno di caccia” da Henry Weinstein. C’e’ il finanziere Andrea Bonomi, coinvolto nello scandalo dei Panama Papers, e quel Flavio Briatore che insieme all’allora fidanzata Naomi Campbell fu fotografato vicino ad Epstein e alla sua inseparabile Ghislaine Maxwell in occasione di un party a Saint Tropez, organizzato nel 2002 per celebrare il compleanno della top model. Negli scatti compare anche Virginia Roberts, la principale accusatrice di Epstein che denuncia di essere stata trasformata in vera e propria schiava del sesso quando era ancora minorenne. Due i punti in comune tra Briatore e il finanziere americano: l’amicizia con Trump e la frequentazione delle Isole Vergini.

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Crisi per Chiara Ferragni, perde un altro contratto

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Il momento critico per Chiara Ferragni prosegue. L’imprenditrice digitale coinvolta nel caso Balocco ha perso un altro accordo di collaborazione: Pantene di cui era testimonial dal 2016 ha scelto da gennaio la modella israeliana Havi Mond. Ferragni, al centro di una indagine della Procura per truffa aggravata per il pandorogate, per cui l’Antitrust ha inflitto alle sue societa’ Fenice e Tbs Crew una sanzione di oltre un milione di euro per una presunta pubblicità ingannevole legata alla vendita del Balocco Pink Christmas (udienza del suo ricorso è fissata al 17 luglio) continua nel momento no.

I follower sono da oltre 29 milioni 700mila sono scesi a 29 milioni ma è sulla reputation che si sta misurando il suo appeal. Negli ultimi mesi non è stata confermata nel cda di Tod’s e ha interrotto altre collaborazioni come quella con le Cartiere Pigna. Prima di Pigna, era stata la Safilo a chiudere il rapporto per una linea di occhiali,mentre Coca Cola aveva bloccato uno spot previsto alla la fine di gennaio. Oggi online si sono scatenati i commenti sul fatto che il brand svizzero di shampoo e prodotti per capelli, nel gruppo Procter & Gamble abbia scelto un’altra testimonial. La stessa Mond ha pubblicato sulla propria pagina Instagram le prime immagini della campagna già a gennaio.

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Giulia Cecchettin, verso richiesta giudizio per Turetta

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Si avvicina la chiusura delle indagini per il femminicidio di Giulia Cecchettin, con la probabile richiesta di rinvio a giudizio per Filippo Turetta, che si trova in carcere a Verona da novembre con l’ipotesi di reato di omicidio volontario. A sei mesi dal delitto della giovane di Vigonovo (Venezia), la Procura della repubblica di Venezia potrebbe avanzare l’istanza al Gip già a giugno, così da non far scadere i termini di custodia cautelare del giovane di Torreglia (Padova). Il processo a Turetta potrebbe così aprirsi agli inizi di autunno, tra settembre ed ottobre. Sulla decisione di mandare a processo in Assise il giovane pesa la valutazione relativa alla premeditazione del delitto. La Procura ha gli esiti dell’autopsia sul corpo della vittima, le analisi sulle macchie di sangue e gli altri elementi raccolti dai Ris nella Fiat Punto nera di Turetta.

Importanti saranno gli accertamenti tecnici sullo smartphone e sul pc portatile, anche questi sequestrati nella sua macchina dopo l’arresto in Germania al termine di 8 giorni di fuga. La contestazione dell’aggravante della premeditazione impedirebbe alla difesa di chiedere il rito abbreviato, con un eventuale sconto di pena. Si tratterà di ipotizzare se Turetta abbia potuto architettare il delitto: il fatto che avesse portato con sé il coltello utilizzato per colpire Giulia è un elemento; il nastro adesivo usato per legarla un altro; il fatto che avesse fatto il pieno alla macchina un altro ancora. La cronologia della navigazione su internet, o altri appunti rinvenuti nel Pc o nel cellulare, e i messaggi conservati potrebbero risultare decisivi. La difesa dell’imputato, rappresentata dal professor Giovanni Caruso, dal canto suo potrebbe chiedere la perizia psichiatrica, qualora Turetta venisse rinviato a giudizio davanti alla Corte d’Assise, con il rischio di venire condannato alla pena dell’ergastolo.

La Procura ha scelto per ora la via del totale silenzio sugli accertamenti, anche per cercare di attenuare il clamore mediatico che la vicenda di Giulia ha suscitato, anche se i riflettori si riaccenderanno in occasione del processo. Nel frattempo il papà di Giulia, Gino Cecchettin, mantiene vivo il suo impegno di testimoniare l’impegno contro la violenza di genere e la sopraffazione. Il 6 maggio prossimo verrà pubblicato un dialogo tra lui e il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, nell’ambito del Festival Francescano di Bologna. Fu proprio Zuppi, nell’immanenza della tragedia, ad aiutare Gino mettendolo in contatto anche con papa Francesco. “Quando leggevo storie di femminicidi – ha detto il papà di Giulia – ne rimanevo colpito, scosso, ma poi egoisticamente giravo pagina. Io ero ‘normale’, e nel mondo ‘normale’ certe cose non accadono. Non è così. Nessuno di noi è immune, perché l’idea della prevaricazione riguarda tutti indistintamente, riguarda il mondo nel quale viviamo”.

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La Luna strega il cielo di maggio con cinque fasi

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La Luna strega il cielo di maggio, che sarà caratterizzato da una particolarità nel calendario delle fasi lunari: invece delle consuete 4 fasi, questo mese se ne verificheranno 5. La Luna all’ultimo quarto, dunque, che aprirà maggio, tornerà poi anche per chiudere il mese. Come ricorda l’Unione Astrofili Italiani, l’ultimo mese che ha ospitato una fase lunare in più è stato agosto dello scorso anno e per il prossimo dovremo aspettare dicembre. Il calendario primaverile vedrà il satellite della Terra protagonista anche di un bis con Saturno: potremo ammirare per ben due volte la congiunzione, il 4 e il 31 maggio, quando la falce di Luna calante incontrerà il pianeta poco prima dell’alba nella costellazione dell’Acquario.

In questo periodo i pianeti lasciano il cielo della sera: quelli visibili ad occhio nudo sono tutti osservabili solo al mattino presto, prima del sorgere del Sole. Venere e Giove, i più luminosi, sono adesso invisibili poiché troppo vicini alla nostra stella: Giove sarà in congiunzione con il Sole il 18 maggio, mentre Venere lo sarà il mese prossimo. Tra le prime luci dell’alba si potranno invece individuare facilmente Marte e Saturno, mentre per Mercurio le condizioni sono meno favorevoli, a causa della sua posizione molto bassa sull’orizzonte.

Da segnalare anche Urano, al momento invisibile per la sua imminente congiunzione con il Sole, che il 23 maggio supererà il limite tra due costellazione, evento piuttosto raro per i lenti pianeti più esterni, lasciando l’Ariete ed entrando nel Toro. Il cielo primaverile è dominato dalle costellazioni del Leone e della Vergine, tra le più estese dello zodiaco, ma le stelle più brillanti si trovano più a Nord-Est: Arturo nel Bootes e Vega nella Lira, futura protagonista dei cieli estivi insieme alla costellazione del Cigno e a quella dell’Aquila. Nelle prime ore della sera, basse sull’orizzonte occidentale, c’è ancora il tempo di ammirare alcune delle costellazioni che sono state protagoniste dei cieli invernali, come l’Auriga, i Gemelli e il Cancro. Maggio è un buon mese anche per l’osservazione di diversi sciami di meteore.

Le Eta Aquaridi, legate ad antichi residui della cometa Halley, costituiscono una delle correnti meteoriche più cospicue dell’anno con un picco nella notte tra 5 e 6. Sono però difficili da ammirare alle nostre latitudini, mentre si trova in posizione molto più favorevole chi cercherà di individuarle dall’emisfero australe. A queste meteore si aggiungono le alfa Scorpidi, con le loro caratteristiche stelle cadenti brillanti e colorate che raggiungono il picco tra 2 e 3 maggio, le Eta Liridi, che in questi ultimi anni si sono mostrate abbastanza attive e il cui massimo è previsto il 9 del mese, e le Eta Ofiuchidi, con il picco atteso per il 12.

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