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Cronache

Strage dei delfini uccisi dal morbillo, trovati gli elementi inquinanti

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E’ il Morbillivirus dei cetacei (virus Cemv) il principale responsabile della moria di delfini registrata sulle coste toscane quest’anno. La conferma oggi dalla Regione Toscana che ha annunciato i risultati delle analisi fisiche, batteriologiche ed ecotossicologiche compiute dall’Universita’ di Siena, insieme all’istituto zooprofilattico sperimentale per la Regione Lazio e Arpat. Dall’inizio dell’anno sono 40 i delfini deceduti in Toscana, a fronte di una media annuale di 20/30, ma le analisi, spiega Cecilia Mancusi biologa dell’Arpat “sono state fatte su una quindicina di esemplari, tutti gli altri erano in condizione di degrado per cui non e’ stato possibile fare tutte le analisi”. Se da una parte gli esperti confermano che e’ il Morbillivirus “la patologia riscontrata come probabile causa della morte”, dall’altra, aggiunge Mancusi, sono state riscontrate delle “concause”. E quest’ultime sarebbero legate all’inquinamento del mare causato dalle attivita’ dell’uomo. Le carcasse dei delfini spiaggiate sulle coste toscane hanno rivelato “alti livelli di contaminazione da Ddt, ma anche da altri componenti chimici tossici che l’uomo in qualche modo riversa in mare”. Inquinamento a cui i delfini, essendo cetacei che si trovano in cima alla catena alimentare, sono particolarmente esposti. “Loro mangiano tutto quello che c’e’ sotto di loro nella catena alimentare: gli inquinanti si accumulano nei loro tessuti e deprimono le difese immunitarie. Essendo immunodrepessi poi si ammalano piu’ facilmente, smettono di alimentarsi e tutti questi elementi insieme li portano alla morte”. Dalle analisi commissionate dalla Regione Toscana ed effettuate sui primi esemplari di delfini spiaggiati era gia’ emersa una caratteristica comune che sostiene questa tesi: lo stomaco completamente vuoto. I risultati di oggi confermano dunque quanto scoperto in un primo momento, tuttavia resta ancora un nodo da sciogliere per gli esperti.

Delfini a largo di Lampedusa

La biologa Mancusi spiega che negli anni passati erano state registrate altre morie di delfini, ma queste colpivano solo le stenelle (specie di piccole dimensioni con una diversa colorazione dei fianchi rispetto al dorso), avvenivano in inverno e interessavano anche altri mari. Quest’anno invece, dice Mancusi “il fenomeno interessa in modo particolare il tursiope, si e’ manifestato solo in Toscana e nel periodo estivo”. Una situazione diversa dal solito su cui, conclude, “stiamo ancora ragionando”. Alla luce degli ultimi risultati l’assessore toscano all’ambiente Federica Fratoni ha detto che “siamo impotenti davanti a questo virus, ma potremmo fare molto circa un altro problema evidenziato dalle analisi”, ovvero quello dei prodotti chimici. “Per questo – aggiunge Fratoni – faccio un appello al Governo perche’ finalmente l’Italia aderisca alla Convenzione di Stoccolma del 2001, che mette al bando gli inquinanti organici persistenti. Il nostro e’ l’unico Paese europeo a non aver ancora sottoscritto quel patto di civilta’: e’ giunto il momento di rimediare a questo errore”.

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Cronache

Maltempo in Campania: prorogata l’allerta meteo e disagi diffusi

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La Protezione Civile della Campania ha prorogato di 24 ore l’allerta meteo di colore giallo su gran parte della regione, fino alle 12 di lunedì 13 gennaio. Contestualmente è stato emesso un nuovo avviso per vento forte, mare agitato, nevicate e gelate sull’intero territorio regionale.

Raccomandazioni della Protezione Civile

La Protezione Civile ha invitato i Sindaci della Campania ad attivare i Centri Operativi Comunali (COC), adottare misure di prevenzione e monitorare alberi, strutture esposte al vento e il rischio idrogeologico. Si raccomanda massima prudenza agli automobilisti, in particolare per chi si dirige verso zone interne e montuose, raccomandando pneumatici da neve.

Isola di Capri isolata dal mare

L’isola di Capri è completamente isolata da questa mattina a causa della tempesta di mare e vento di grecale che ha colpito il Golfo di Napoli. Le ultime partenze e arrivi sono avvenuti ieri sera. A Napoli, raffiche di vento fino a 100 km/h hanno causato danni significativi: al Vomero, un albero si è spezzato e i rami caduti hanno colpito tre auto in sosta.

Nevicate e disagi in provincia

  • Benevento e Irpinia: La neve ha imbiancato il Taburno, l’Alto Sannio e il Fortore, mentre nell’Avellinese un albero caduto sulla linea elettrica ha bloccato una tratta ferroviaria della Circumvesuviana tra Napoli e Baiano. Alcuni comuni hanno già disposto la chiusura delle scuole per la giornata di domani.
  • Vesuvio: Prima nevicata dell’anno anche sul vulcano simbolo di Napoli.

Criticità nel Salernitano

Nel Salernitano si segnalano allagamenti, frane ed esondazioni, con disagi nell’area universitaria di Fisciano, nel Cilentoe nel Vallo di Diano. La circolazione ferroviaria tra Sapri e Maratea è rallentata per i danni causati dal maltempo, con possibili ritardi per i treni ad alta velocità e intercity. A Sarno, un albero è caduto lungo la provinciale Sarno-Striano nei pressi dello svincolo autostradale. Il sindaco Francesco Squillante ha attivato il COC e disposto la chiusura delle scuole per lunedì 13 gennaio.

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Cronache

Arrestati a Marbella tre pericolosi latitanti del crimine organizzato

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Tre pericolosi latitanti, Ciro Marigliano, Stanislao Marigliano e Michele Sannino, figure di spicco del crimine organizzato, sono stati arrestati in un’operazione congiunta tra la Polizia italiana e l’Unidad de Droga y Crimen Organizado (UDYCO) spagnola.

. I tre, figure di spicco del crimine organizzato, erano destinatari di Mandati d’Arresto Europei e sono stati catturati nella località costiera di Marbella, nota anche come rifugio per molti latitanti.
Ciro Marigliano, ricercato da luglio per tentato omicidio, è stato fermato in strada mentre era con la moglie. Poco dopo, sono stati arrestati anche Stanislao Marigliano e Michele Sannino, ricercati per traffico internazionale di droga e associazione a delinquere di stampo camorristico. Le indagini, coordinate dal Servizio Centrale Operativo (SCO) e dalla questura di Napoli, hanno portato all’emissione di Mandati d’Arresto Europei da parte della Procura di Napoli.

L’operazione rappresenta un duro colpo per le organizzazioni criminali, evidenziando l’efficacia della collaborazione internazionale nella lotta contro la criminalità organizzata. Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’operazione:

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Nuovi attacchi hacker all’Italia, banche e aziende target

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Nuovi attacchi in mattinata degli hacker della crew filorussa Noname057(16) ad obiettivi italiani: questa volta nel mirino ci sono i siti di banche (come Intesa, Monte paschi), porti (Taranto, Trieste), aziende (Vulcanair). L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale è al lavoro avvisando i soggetti colpiti e supportandoli nel ripristino delle funzionalità. Alcuni domini risultano intaccati dagli attacchi, che sono sempre di tipo Ddos, Distributed denial of service. La novità del giorno è che si registrano hackeraggi anche da un altro gruppo, i palestinesi Alixsec che, tra gli altri, hanno attaccato Olidata.

Alixsec, a quanto si apprende, ha rivendicato gli attacchi di oggi che sono stati compiuti da una crew che fa parte di un’organizzazione che riunisce i gruppi di hacker pro-Palestina. L’organizzazione sostiene la causa russa ed è dunque plausibile un legame con i Noname. Gli hacktivisti filopalestinesi hanno nel mirino in particolare gli interessi israeliani e da tempo hanno ingaggiato una cyber-guerra contro Tel Aviv.

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